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Moscarossa
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Stantiòn
Sr. Member (376 post)
K+ 491 | K- 34
Ho iniziato la mia carriera di punter quasi per caso, nel luglio del 2010. Prima di allora, non mi interessava sapere cosa pensa la maggior parte della gente sull'argomento. Col passare del tempo, ho notato che esiste uno stereotipo che vuole l’uomo che paga per il sesso come un grezzo materialista privo di anima, per il quale la pay rappresenta solo un corpo che serve a soddisfare i suoi bisogni. Che poi, a voler sottilizzare, questo comportamento verso le donne è ricorrente in molti uomini, sia che paghino oppure no.
Ebbene, avendo avuto modo di conoscere almeno una decina di punters personalmente (alcuni li considero veri e propri amici) e altrettanti virtualmente grazie a GF, posso dire che si tratta di un pregiudizio, perché le cose non stanno proprio così, e in molti casi, si può scorgere nel punter una insospettabile sensibilità.
Il rapporto pay-punter è qualcosa di molto particolare e complesso. Anche se si tratta di uno scambio servizio-denaro equiparabile a un qualsiasi altro scambio del genere, in realtà presta il fianco a implicazioni di natura psicologica molto profonde in cui la sincerità dei sentimenti non può essere contemplata come fattore positivo e fondante di una relazione, ma che anzi rappresenta un elemento di debolezza del quale la controparte potrebbe approfittarsi.
Per questo, è raro che tra pay e punter si crei una sincera amicizia, oppure qualcosa di più profondo, a meno che entrambi non scelgano – ed è cosa molto difficile - di rompere il muro che li separa. Tuttavia, quando questo avviene, capita che pian piano si arrivi ad aprirsi e a confidarsi segreti che normalmente vengono nascosti anche a chi è più intimo. Soprattutto quando c’è il rischio che venga manifestato ciò che palesa vulnerabilità.
Non sono dunque molti i punters che si aprono nei confronti di una pay, e sono ancora meno i casi in cui accade il contrario. Il motivo è nella strana commistione che esiste tra denaro, sesso e sentimento, condito spesso di moralismo e sensi di colpa. Per cui, quasi sempre, ciascuna delle parti attribuisce all’altra la mancanza morale più grande, forse per attenuare l’eventuale senso di colpa che prova per la propria debolezza. Il sentimento di rivalsa e una certa attitudine che molti hanno a volersi ergere al di sopra degli altri, poi, aumenta ancor più le distanze e accentua le incomprensioni.
Non è semplice comprendere questi meccanismi. Certe cose affiorano solo col tempo, col senno di poi e dopo aver acquisito conoscenze ed esperienze tali da poter valutare il tutto con un metro più preciso. Magari, per quanto possa essere complicato, cercando di porsi in equilibrio tra i due mondi: quello delle pay e quello dei punters. Perché pay e punters, in fondo, sono due facce della stessa medaglia. Gli uni non possono esistere senza le seconde e viceversa, e non è che una parte sia migliore dell’altra. Esistono solo le persone. Persone buone, cattive, oneste, disoneste, coerenti, incoerenti e tutto ciò che le rende umane. E’ sulla base della loro individualità che devono essere valutate, non per la categoria alla quale, sbagliando, vengono accomunate. Così esistono punters dotati di grandissima sensibilità, così come ne esistono di cinici e insensibili. E ciò vale esattamente per le pay.
Ma allora cos’è che impedisce ai punters, che non sono gli esseri ignobili e schifosi che lo stereotipo imporrebbe, di creare punti di contatto e magari anche un qualche tipo di relazione con pay dotate dello stesso tipo di sensibilità? Sembrerebbe nulla, invece gli ostacoli sono spesso insormontabili. Tempo fa, una pay mi confidò una storia che non ho dimenticato. Si era invaghita di un cliente che andava a trovarla regolarmente. Queste furono le sue parole: <<Lui ha un bimbo piccolo che l’aspetta a casa. E’ per lui che lo fa e quando sente il mio abbraccio affettuoso dove può rifugiarsi, ci si butta e contraccambia. Mi rendo conto che può essere tutta un’illusione, o almeno non sono in grado di capire se tutto quello che dice e fa con me sia realmente sincero, ma credo di saper riconoscere un contatto affettuoso da uno finto. Basta avere un po’ di sensibilità per percepirlo, e se l’avverto non mi risparmio. Dò tutto quello che posso dare, felice di regalargli qualche ora di serenità. Forse sarò sciocca, ma donare e ricevere affetto è una sensazione che va oltre il denaro, e poco importa se è solo per poche ore. L’importante è che arrivi dal cuore.>>
Molte pay sono abituate a conoscere gli uomini. Basta uno sguardo e poche parole per capire la natura di chi hanno davanti. Sono psicologhe laureate sul campo. Talvolta sensibili, anche se cercano di nasconderlo. Dietro a tanto carattere, a volte si nasconde una dolcezza genuina che non lasciano uscire perchè qualcuno potrebbe approfittarne e renderle vulnerabili. Non si fidano. Il loro passato forse è troppo ingombrante.
Quando incontro pay con queste caratteristiche, sono felice di aver speso così il mio tempo. Il denaro è solo un dettaglio in questo caso. Non capitano spesso queste situazioni, ma quando ci entri è difficile poi uscirne. Forse è questo il motivo che rende pericolosi i rapporti prolungati e profondi tra punter e pay.
bringonthenight
Sr. Member (237 post)
K+ 83 | K- 78
Bravo!
Analisi lucida e perfetta che condivido pienamente.
Oltretutto esposta con semplicità e chiarezza non comuni: scrivi molto bene.
morio
Sr. Member (427 post)
K+ 67 | K- 45
Stantiòn:

Ho iniziato la mia carriera di punter quasi per caso, nel luglio del 2010. Prima di allora, non mi interessava sapere cosa pensa la maggior parte della gente sull'argomento. Col passare del tempo, ho notato che esiste uno stereotipo che vuole l’uomo che paga per il sesso come un grezzo materialista privo di anima, per il quale la pay rappresenta solo un corpo che serve a soddisfare i suoi bisogni. Che poi, a voler sottilizzare, questo comportamento verso le donne è ricorrente in molti uomini, sia che paghino oppure no.
Ebbene, avendo avuto modo di conoscere almeno una decina di punters personalmente (alcuni li considero veri e propri amici) e altrettanti virtualmente grazie a GF, posso dire che si tratta di un pregiudizio, perché le cose non stanno proprio così, e in molti casi, si può scorgere nel punter una insospettabile sensibilità.
Il rapporto pay-punter è qualcosa di molto particolare e complesso. Anche se si tratta di uno scambio servizio-denaro equiparabile a un qualsiasi altro scambio del genere, in realtà presta il fianco a implicazioni di natura psicologica molto profonde in cui la sincerità dei sentimenti non può essere contemplata come fattore positivo e fondante di una relazione, ma che anzi rappresenta un elemento di debolezza del quale la controparte potrebbe approfittarsi.
Per questo, è raro che tra pay e punter si crei una sincera amicizia, oppure qualcosa di più profondo, a meno che entrambi non scelgano – ed è cosa molto difficile - di rompere il muro che li separa. Tuttavia, quando questo avviene, capita che pian piano si arrivi ad aprirsi e a confidarsi segreti che normalmente vengono nascosti anche a chi è più intimo. Soprattutto quando c’è il rischio che venga manifestato ciò che palesa vulnerabilità.
Non sono dunque molti i punters che si aprono nei confronti di una pay, e sono ancora meno i casi in cui accade il contrario. Il motivo è nella strana commistione che esiste tra denaro, sesso e sentimento, condito spesso di moralismo e sensi di colpa. Per cui, quasi sempre, ciascuna delle parti attribuisce all’altra la mancanza morale più grande, forse per attenuare l’eventuale senso di colpa che prova per la propria debolezza. Il sentimento di rivalsa e una certa attitudine che molti hanno a volersi ergere al di sopra degli altri, poi, aumenta ancor più le distanze e accentua le incomprensioni.
Non è semplice comprendere questi meccanismi. Certe cose affiorano solo col tempo, col senno di poi e dopo aver acquisito conoscenze ed esperienze tali da poter valutare il tutto con un metro più preciso. Magari, per quanto possa essere complicato, cercando di porsi in equilibrio tra i due mondi: quello delle pay e quello dei punters. Perché pay e punters, in fondo, sono due facce della stessa medaglia. Gli uni non possono esistere senza le seconde e viceversa, e non è che una parte sia migliore dell’altra. Esistono solo le persone. Persone buone, cattive, oneste, disoneste, coerenti, incoerenti e tutto ciò che le rende umane. E’ sulla base della loro individualità che devono essere valutate, non per la categoria alla quale, sbagliando, vengono accomunate. Così esistono punters dotati di grandissima sensibilità, così come ne esistono di cinici e insensibili. E ciò vale esattamente per le pay.
Ma allora cos’è che impedisce ai punters, che non sono gli esseri ignobili e schifosi che lo stereotipo imporrebbe, di creare punti di contatto e magari anche un qualche tipo di relazione con pay dotate dello stesso tipo di sensibilità? Sembrerebbe nulla, invece gli ostacoli sono spesso insormontabili. Tempo fa, una pay mi confidò una storia che non ho dimenticato. Si era invaghita di un cliente che andava a trovarla regolarmente. Queste furono le sue parole: <<Lui ha un bimbo piccolo che l’aspetta a casa. E’ per lui che lo fa e quando sente il mio abbraccio affettuoso dove può rifugiarsi, ci si butta e contraccambia. Mi rendo conto che può essere tutta un’illusione, o almeno non sono in grado di capire se tutto quello che dice e fa con me sia realmente sincero, ma credo di saper riconoscere un contatto affettuoso da uno finto. Basta avere un po’ di sensibilità per percepirlo, e se l’avverto non mi risparmio. Dò tutto quello che posso dare, felice di regalargli qualche ora di serenità. Forse sarò sciocca, ma donare e ricevere affetto è una sensazione che va oltre il denaro, e poco importa se è solo per poche ore. L’importante è che arrivi dal cuore.>>
Molte pay sono abituate a conoscere gli uomini. Basta uno sguardo e poche parole per capire la natura di chi hanno davanti. Sono psicologhe laureate sul campo. Talvolta sensibili, anche se cercano di nasconderlo. Dietro a tanto carattere, a volte si nasconde una dolcezza genuina che non lasciano uscire perchè qualcuno potrebbe approfittarne e renderle vulnerabili. Non si fidano. Il loro passato forse è troppo ingombrante.
Quando incontro pay con queste caratteristiche, sono felice di aver speso così il mio tempo. Il denaro è solo un dettaglio in questo caso. Non capitano spesso queste situazioni, ma quando ci entri è difficile poi uscirne. Forse è questo il motivo che rende pericolosi i rapporti prolungati e profondi tra punter e pay.
ciao puoi trovare delle pay che possono essere veramente (pericolose ) x il cuore
paradosso
Jr. Member (158 post)
K+ 62 | K- 46
Mi accodo ai complimenti, analisi profonda che condivido confortato dal fatto che più volte ho verificato che il rapporto non è solo un "do ut des" economico, ma che grazie all'incontro delle sensibilità reciproche può donare a noi e loro qualcosa di più dal punto di vista umano.
Per il resto tutti noi (punter e pay) siamo a rischio nell'apertura totale e incondizionata proprio se, con il tempo, si stabilisce il feeling... da lì è un attimo a far casino!
don_zello
Hero Member (849 post)
K+ 777 | K- 157
Caro Stantiòn,
per quanto possa valere il mio parere da neofita di poca esperienza, condivido quello che esprimi.
Io stesso, normalmente restìo al mondo virtuale ed internettiano, sono entrato in questo forum per aver constatato un tenore di umanità decisamente oltre quello che vorrebbero il luogo comune e lo stereotipo.
Parlo sia per ciò che riguarda i punter che per le pay.
Fose non condivido la tua affermazione secondo cui “si tratta di uno scambio servizio-denaro equiparabile ad altre”, ma vedo che tu stesso ti smentisci poco dopo.
In fondo, si tratta sempre di passare del tempo con una donna, un uomo… Con una persona.
Penso che non bisogni mai dimenticare che c’è di mezzo la natura umana ed il suo NON essere, purtroppo (ma a mio avviso, per fortuna), scienza esatta e prevedibile. Ovviamente sia in bene, che in male.
Questo fa sì che qualcosa possa andare oltre la somma degli elementi, in maniera duratura, o anche solo per una mezz’ora.
Per quanto lo stereotipo voglia, tutto ciò non è per nulla diverso da quello che accade nella vita comune di tutti, conoscenze, lavoro, ecc…
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.
Pisopisello
Full Member (17 post)
K+ 22 | K- 1
Caro Stan,
sono d’accordo con le tue opinioni dettate dalle sensazioni che hai vissuto in questi anni di puntering, ma purtroppo la fredda ricerca ci condanna.
È stata pubblicata su Repubblica.it in occasione dell’8 marzo una ricerca sulla prostituzione (è ancora on line). Ebbene nell’articolo riguardante il cliente vi sono due affermazioni che riporto:
“Sono cresciute, in Italia, generazioni di maschi per i quali i problemi di carattere affettivo, sentimentale, sessuale, relazionale diventano pulsioni ingestibili che li spingono a rivolgersi alla prostituta, essendo sostanzialmente incapaci di relazionarsi davvero con una donna. I veri clienti sono questi: milioni di maschi per lo più in crisi di identità”;
“Le tipologie standard di "cliente", secondo la ricerca, sono quattro: quello affetto da dipendenza sessuale, quello che vuole sperimentare tutte le relazioni sessuali possibili, quello che cerca di riempire la solitudine e quello convinto che il sesso a pagamento rafforzi la propria virilità”.
Un panorama desolante.
Secondo te/voi è vero?
E se sì, in quale categoria vi riconoscete?
Non sarebbe male avere anche un'opinione della "controparte" (pay).
eternoinnamorato
IMPERATOR (17901 post)
K+ 1423 | K- 1047
Ciao


In merito all'argomento lascio il mio pensiero...





Le motivazioni classiche credo che chiunque le conosca gia', superficialmente trattasi di un rapporto preconfezionato e facile, senza tutte quelle variabili che si frappongono tra NOI e la RAGAZZA in questione...Tempo per il corteggiamento, denaro , aspettative Nostre e della Ragazza piu' o meno soddisfatte, fantasie non sempre facili da realizzare, e sicuramente la possibilita' una volta terminato il rapporto , di NON dover rendere conto a Nessuno, se non a NOI stessi e alla Nostra coscienza..



In merito a cio' che “Viviamo” in questo rapporto a DUE, perche' di questo trattasi nonostante il denaro, le considerazioni sono molto diverse a Mio parere, poi ovviamente la cosa e' soggettiva...


Sostanzialmente e' una recita, e' un gioco delle parti, pero' hai mai letto il libro di Pirandello . “ Sei personaggi in cerca d'autore” ?

Questo personaggi ad un certo punto della narrazione non seguono piu' il copione , divengono dei soggetti a tutti gli effetti autonomi, questo per dirti che in un rapporto a due anche se mercenario si puo' creare una certa complicita' ed affiatameto che va aldila' degli schemi fissati.


Sigle e Rate rappresentano sostanzialmente l'ossatura dell'incontro, sono un il contenitore che ci siamo scelti per incontrarci traendone tutti e due un vantaggio, ma cio' che arricchisce veramente il contenitore 
NON potra' MAI trasparire da una Recensione.



In merito poi al Nostro atteggiamento hai mai ascoltato la canzone di Frank Sinatra “MY Way” ?
No e' cio' che facciamo nella vita, ma il Come e il Modo lo facciamo.

Un rapporto mercenario, vissuto nel come e modo giusto regala sensazioni ed un ricordo che personalmente mi accompagna durante l'arco della settimana, lascia un sapore dolce in bocca.
Se cosi' non fosse, se tutti gli incontri fossero grigi ed insignificanti, non esisterebbero sentimenti quali Amicizia ed Amore http://emoticonforum.alterv…" />che mooolto spesso viviamo parallelamente con le Escort...ovviamente senza dazione di denaro.



Forse e' proprio vero, che la miglior Recensione e' quella MAI scritta, che ognuno porta dentro di se'.....nonostante il rapporto mercenario a priori.

In caso di Necessita' Contattate il Nostro Moderatore GIZUR
Essenza
Sr. Member (391 post)
K+ 184 | K- 91
Pisopisello:

“Le tipologie standard di "cliente", secondo la ricerca, sono quattro:

1 - quello affetto da dipendenza sessuale,


Sarei uno di quelli

Pisopisello:

2 - quello che vuole sperimentare tutte le relazioni sessuali possibili,


Sarei uno di quelli

Pisopisello:

3 - quello che cerca di riempire la solitudine


Non sono uno di quelli

Pisopisello:

4 - quello convinto che il sesso a pagamento rafforzi la propria virilità”.
Non sono uno di quelli
La mano nella mano, la mano sulla cosa, il coso nella mano, il coso nella cosa, da cosa nasce cosa!
Maaaaaaaaaaaaaaaax
Super Hero (926 post)
K+ 772 | K- 434
Stantiòn:

Dietro a tanto carattere, a volte si nasconde una dolcezza genuina che non lasciano uscire perchè qualcuno potrebbe approfittarne e renderle vulnerabili. Non si fidano. Il loro passato forse è troppo ingombrante.
Quando incontro pay con queste caratteristiche, sono felice di aver speso così il mio tempo. Il denaro è solo un dettaglio in questo caso. Non capitano spesso queste situazioni, ma quando ci entri è difficile poi uscirne. Forse è questo il motivo che rende pericolosi i rapporti prolungati e profondi tra punter e pay.
Ciao Stan, complimenti, analisi che condivido completamente.
Quoto quelle righe in quanto le trovo significative, e ti posso garantire che é come hai scritto. Vero talune sono persone estremamente aride, magari belle fuori ma dentro brutte, dannose. Ma altre hanno su una maschera; se riesci a far si che si fidino di te a tal punto da fargliela togliere puoi scoprire persone stupefacenti, tra le migliori mai conosciute in vita mia.

Perché in fondo il succo di tutto é quanto dicevi tu: siamo due facce della stessa medaglia.
Taluni punters ti han sorpreso per il livello di umanità che hanno, alla faccia degli stereotipi. E parimenti han fatto con me alcune ragazze.

Ciao.
Attento perché il messaggio subliminale è fottiti, lasciami in pace e vaffanculo! (Drugo)
Spaz62
Sr. Member (335 post)
K+ 245 | K- 23
Pisopisello:

Caro Stan,
sono d’accordo con le tue opinioni dettate dalle sensazioni che hai vissuto in questi anni di puntering, ma purtroppo la fredda ricerca ci condanna.
È stata pubblicata su Repubblica.it in occasione dell’8 marzo una ricerca sulla prostituzione (è ancora on line). Ebbene nell’articolo riguardante il cliente vi sono due affermazioni che riporto:
“Sono cresciute, in Italia, generazioni di maschi per i quali i problemi di carattere affettivo, sentimentale, sessuale, relazionale diventano pulsioni ingestibili che li spingono a rivolgersi alla prostituta, essendo sostanzialmente incapaci di relazionarsi davvero con una donna. I veri clienti sono questi: milioni di maschi per lo più in crisi di identità”;
“Le tipologie standard di "cliente", secondo la ricerca, sono quattro: quello affetto da dipendenza sessuale, quello che vuole sperimentare tutte le relazioni sessuali possibili, quello che cerca di riempire la solitudine e quello convinto che il sesso a pagamento rafforzi la propria virilità”.
Un panorama desolante.
Secondo te/voi è vero?
E se sì, in quale categoria vi riconoscete?
Non sarebbe male avere anche un'opinione della "controparte" (pay).
Nessuna.
Io sono semplicemente avido di vita e ho deciso di non negarmi anche questo tipo di esperienza.Senza sottovalutare il fatto di poter annusare una fanciulla ancora in giovinezza,senza mettere in discussione rapporti consolidati.L'autore dell'articolo...o è una donna,o dovrebbe immantinente andare a troie!!!!
Jair
Hero Member (762 post)
K+ 501 | K- 84
Stantiòn sei una fonte inesauribile di sapere e come già detto...mi fai paura.Per l'analisi del racconto ognuno rimane comunque con la propria opinione.Per quanto riguarda il quesito postato da Piso...beh,non sono nessuna delle figure descritte in quanto 1°vado a pay(Ogni tanto)e non per dipendenza.2°non perchè sono solo(Una qualche trombo amica ce l'ho sempre).3°la mia virilità è forza fisica e mentale,ma attenzione una donna può distruggerla se non stiamo attenti.4°sperimentare tutte le relazioni sessuali possibili...boh!Vado ad allenarmi e ci penso!
Aloha!
...
EyesWideShut
Account eliminato
Stantiòn:

Molte pay sono abituate a conoscere gli uomini. Basta uno sguardo e poche parole per capire la natura di chi hanno davanti. Sono psicologhe laureate sul campo. Talvolta sensibili, anche se cercano di nasconderlo. Dietro a tanto carattere, a volte si nasconde una dolcezza genuina che non lasciano uscire perchè qualcuno potrebbe approfittarne e renderle vulnerabili. Non si fidano. Il loro passato forse è troppo ingombrante.
Quando incontro pay con queste caratteristiche, sono felice di aver speso così il mio tempo. Il denaro è solo un dettaglio in questo caso. Non capitano spesso queste situazioni, ma quando ci entri è difficile poi uscirne. Forse è questo il motivo che rende pericolosi i rapporti prolungati e profondi tra punter e pay.
Dupanèt
Super Hero (896 post)
K+ 397 | K- 100
caro Stan
leggo solo ora il tuo post meraviglioso perchè ho passato qualche giornata di sconforto
e non mi sentivo pronto ad affrontare questo argomento.
ma più che con te e con gli altri utenti del forum , con me
Le ragioni ed i motivo che mi hanno fatto imboccare questa strada sono talmente profondi
e contorti che ogni qual volta li riesumo dai cassetti dove sono ben serrati mi fanno sempre
male e mi fanno traballare come una folata improvvisa per un equilibrista sulla corda.
Maggiore è la sensibilità di una persona , più forte è il dolore che può provare ad ogni
stilettata che la vita ti riserva, ed io con l'armatura di ironia ed english humor di proteggermi
dai colpi che vita e sentimenti ti riservano.
Eppure queste "amicizie pericolose" riescono (o almeno nel mio caso) a darti un qualche cosa di
talmente sublime ed indefinibile...che ancora oggi io conservo come uno dei beni più preziosi
Io sono uno di quelli che dice "meglio rimorso che rimpianto"
non credete a tutto ciò che scrivo....le invento soltanto ma nella mente le vivo....
Stantiòn
Sr. Member (376 post)
K+ 491 | K- 34
Dupanèt:

caro Stan
leggo solo ora il tuo post meraviglioso perchè ho passato qualche giornata di sconforto
e non mi sentivo pronto ad affrontare questo argomento.
ma più che con te e con gli altri utenti del forum , con me
Le ragioni ed i motivo che mi hanno fatto imboccare questa strada sono talmente profondi
e contorti che ogni qual volta li riesumo dai cassetti dove sono ben serrati mi fanno sempre
male e mi fanno traballare come una folata improvvisa per un equilibrista sulla corda.
Maggiore è la sensibilità di una persona , più forte è il dolore che può provare ad ogni
stilettata che la vita ti riserva, ed io con l'armatura di ironia ed english humor di proteggermi
dai colpi che vita e sentimenti ti riservano.
Eppure queste "amicizie pericolose" riescono (o almeno nel mio caso) a darti un qualche cosa di
talmente sublime ed indefinibile...che ancora oggi io conservo come uno dei beni più preziosi
Io sono uno di quelli che dice "meglio rimorso che rimpianto"
ti capisco Dupa... la sensibilità è un'arma a doppio taglio, esattamente come la dignità.
Un giorno quando ci incontreremo dal vivo, ti farò dono di una cosa che ho scritto tempo fa sull'argomento.
stay hungry, stay foolish...
Dupanèt
Super Hero (896 post)
K+ 397 | K- 100
Stantiòn:

ti capisco Dupa... la sensibilità è un'arma a doppio taglio, esattamente come la dignità.
Un giorno quando ci incontreremo dal vivo, ti farò dono di una cosa che ho scritto tempo fa sull'argomento.
stay hungry, stay foolish...
Ne sarò onorato...caro Stan Jobs
non credete a tutto ciò che scrivo....le invento soltanto ma nella mente le vivo....
Moscarossa