Arrivato a Berlino, ho cominciato naturalmente dal super-recensito Artemis. Era mercoledì, quindi non c'era gran affollamento. Bene, le ragazze (niente male, per carità hanno l'aspetto di quelle che hanno appena timbrato il cartellino. Adoro, ovviamente, i tacchi alti, ma volete mettere la sexitudine di un tacco dodici con quelle orribili zeppone? E poi, tentativi di seduzione assai scarsi. Non mi deprimo, e vago. Qualche approccio qua e là. Mi si appiccica una rumena (scusate, ma non ricordo il nome). Non vado mica con questa, penso. Però con lei almeno si imbastisce qualche discorso (in italiano, ma non ho problemi con l'inglese). Fatto sta che, capita la mia inesperienza del luogo, si offre per la "visita guidata". Mi porta in uno dei due cinema e lì, in quel momento, si proietta un bel pompino. Ti piace?, chiede. Che dire, ovvio che sì. Detto fatto, annuncia che è la sua specialità (mamma mia, se è vero), si tuffa e lo ingoia fino a farmi sentire il fondo della sua gola. Roba di gran classe. Ovviamente si fanno i due passi fino alla camera e si prosegue con 69, posizioni e magnifico spruzzo in bocca (a caro prezzo, 50 in più, rispetto ai 60 per bbj e scopata). Ottimo, ma 100 per 100 professionale, senza minimo gfe. Poi mi cincischio, tra sauna e relax, per alcune ore, senza trovare il minimo feeling (una tedeschina che mi arrapava, si rivelava ad alto tasso di stronzaggine). Mi consolo con una buona goulash suppe e me ne vado.
Giorno dopo, provo un puff, il Liberty. Caspita, a Milano, quando si telefona alle girl almeno due parole si scambiano. Qui no. Arriva la ragazza, ti dà la mano e ti dice un nome, tre secondi ed è già via, avanti la prossima. Scelgo una cubana, Leila, che si rivelerà un missile. Dovete stare molto attenti a dire subito tutta la lista degli extra, anche quelli più impensabili, perché poi rischiereste di interrompere l'atto per pagare il conto aggiuntivo. Una strusciatina di tette? E no, dovevi dirlo prima. Rinuncio. Nulla riesce a farla bagnare. Per carità, sarà colpa mia, forse la mia lingua alle alte latitudini fa cilecca. La chiusura in bocca è in realtà una sega. Non è nel mio costume protestare. Me ne vado. Non sono neanche stato i 30 minuti previsti (60+30 euro per il falso cim). Alla fine, un dubbio. Che non sia meglio il nostro caro sistema pay clandestino?
Giorno dopo, provo un puff, il Liberty. Caspita, a Milano, quando si telefona alle girl almeno due parole si scambiano. Qui no. Arriva la ragazza, ti dà la mano e ti dice un nome, tre secondi ed è già via, avanti la prossima. Scelgo una cubana, Leila, che si rivelerà un missile. Dovete stare molto attenti a dire subito tutta la lista degli extra, anche quelli più impensabili, perché poi rischiereste di interrompere l'atto per pagare il conto aggiuntivo. Una strusciatina di tette? E no, dovevi dirlo prima. Rinuncio. Nulla riesce a farla bagnare. Per carità, sarà colpa mia, forse la mia lingua alle alte latitudini fa cilecca. La chiusura in bocca è in realtà una sega. Non è nel mio costume protestare. Me ne vado. Non sono neanche stato i 30 minuti previsti (60+30 euro per il falso cim). Alla fine, un dubbio. Che non sia meglio il nostro caro sistema pay clandestino?