Scoperta ormai la zona, percorro nottetempo la via Emilia e stavolta mi fermo per le mie ricerche a Sordio. Sono stato incerto, di conseguenza, se presentare la mia nuova conoscenza nella sezione Milano OTR o in Lombardia varie. Fra quanti mi hanno preceduto in loco c’è chi ha fatto la prima, chi la seconda scelta. Perché è vero che siamo già in provincia di Lodi, però la gravitazione milanese di quest’area mercenaria mi pare evidente e forse una collocazione conseguente agevola gli eventuali lettori interessati. Alla fine comunque ho optato per Lombardia varie, anche per non sembrare ai colleghi lodigiani uno dei soliti milanesi che si allargano troppo, perpetuando gli atteggiamenti imperialistici dei tempi lontani, correva l’anno 1111, in cui li asfaltammo.
All’altezza dell’incrocio che si visualizza con le coordinate 4 5 . 3 4 3 0 5, 9 . 3 5 8 9 4 (Bing maps) lavora una coppia di ragazze. Quando riesco ad avvicinarmi è però disponibile solo una biondina, che carico dopo il rapido accordo.
Rende esclusivamente servizi coperti, 20 il pompino, 30 il boccafiga, 100 per un’ora d’albergo, non pratica l’anale. Inizio d’abitudine con il pompino.
Si presenta come Anna, 30 anni (ben portati) da compiere nel corso di quest’anno, Sagittario, rumena.
Porta i capelli lunghi, biondi come dicevo, fissati sul lato a lasciare sgombra la fronte, sopra la tempia sinistra, da una rosa color rosa di plastica. L'accessorio non sarà il massimo dello chic, ma mi ha lusingato quel suo delicato e ingenuo voler piacerci. Ha occhi marroni, profilo del viso carino un po’ angoloso, molto est-europeo. È alta 1 e 56 (corregge con simpatia la mia approssimazione, 1 e 55, avanzata quando mi sono accorto che tutto il resto era tacco), proporzionata ma con le sue curve, femminile su culo e cosce, messe in mostra da un vestitino chiaro minimo, terza di seno leggermente lunga gradevole, solo sembra avere un po’ di pancetta, anche se coperta.
Si pone in modo molto gentile, ricambia le domande, parla un italiano accentato, ma dal buon lessico, considerando che dice di essere in Italia da un anno, si accompagna con un bel sorriso. Anche se non si scopre spontaneamente il seno, basta un complimento perché estragga le poppe, a patto che io spenga la luce dell'abitacolo perché fra il serio e il faceto mi dice in sostanza che non vuole farsi vedere da tutti (!). Svolge il suo compito con tranquillità.
L’imbosco è a distanza media dal luogo di ingaggio, viabilisticamente separato ma vicino alla statale, usato anche da almeno una collega, comunque abbastanza tranquillo.
Il pompino è di livello buono. Le due note tecniche da segnalare sono l’apprezzabile profondità della presa e le variazioni di ritmo. Contiene l’uso della mano a qualche intervallo d’intensificazione (o di accelerazione). Non si è abbassata le mutandine, ma io avevo abbastanza lavoro da fare tra chiappe senza collant e tette.
Si prende in carico lei il preservativo e i fazzolettini che mi ha porto.
All’altezza dell’incrocio che si visualizza con le coordinate 4 5 . 3 4 3 0 5, 9 . 3 5 8 9 4 (Bing maps) lavora una coppia di ragazze. Quando riesco ad avvicinarmi è però disponibile solo una biondina, che carico dopo il rapido accordo.
Rende esclusivamente servizi coperti, 20 il pompino, 30 il boccafiga, 100 per un’ora d’albergo, non pratica l’anale. Inizio d’abitudine con il pompino.
Si presenta come Anna, 30 anni (ben portati) da compiere nel corso di quest’anno, Sagittario, rumena.
Porta i capelli lunghi, biondi come dicevo, fissati sul lato a lasciare sgombra la fronte, sopra la tempia sinistra, da una rosa color rosa di plastica. L'accessorio non sarà il massimo dello chic, ma mi ha lusingato quel suo delicato e ingenuo voler piacerci. Ha occhi marroni, profilo del viso carino un po’ angoloso, molto est-europeo. È alta 1 e 56 (corregge con simpatia la mia approssimazione, 1 e 55, avanzata quando mi sono accorto che tutto il resto era tacco), proporzionata ma con le sue curve, femminile su culo e cosce, messe in mostra da un vestitino chiaro minimo, terza di seno leggermente lunga gradevole, solo sembra avere un po’ di pancetta, anche se coperta.
Si pone in modo molto gentile, ricambia le domande, parla un italiano accentato, ma dal buon lessico, considerando che dice di essere in Italia da un anno, si accompagna con un bel sorriso. Anche se non si scopre spontaneamente il seno, basta un complimento perché estragga le poppe, a patto che io spenga la luce dell'abitacolo perché fra il serio e il faceto mi dice in sostanza che non vuole farsi vedere da tutti (!). Svolge il suo compito con tranquillità.
L’imbosco è a distanza media dal luogo di ingaggio, viabilisticamente separato ma vicino alla statale, usato anche da almeno una collega, comunque abbastanza tranquillo.
Il pompino è di livello buono. Le due note tecniche da segnalare sono l’apprezzabile profondità della presa e le variazioni di ritmo. Contiene l’uso della mano a qualche intervallo d’intensificazione (o di accelerazione). Non si è abbassata le mutandine, ma io avevo abbastanza lavoro da fare tra chiappe senza collant e tette.
Si prende in carico lei il preservativo e i fazzolettini che mi ha porto.