no purtroppo....
ma davvero pensi ke gli investitori istituzionali fossero così sprovveduti all'epoca da comprare bot, btp, ctz, cct ecc. denominati in lire per poi prendersi una perdita secca del 30-50% alla prossima svalutazione??
le emissioni venivano quotate in valute estere "forti" ke ad ogni svalutazione italiana raddoppiavano il valore in lire (quindi della quota di debito pubblico rappresentato) a compensazione delle svalutazioni ormai già messe in conto: una ogni 15-20 anni
anche il dollaro ha avuto i suoi momenti negativi....tempo addietro mi pare fosse a o,90 coll'euro.... comunque il mio discorso si riferiva ai risparmiatori italiani che si trovavano in mano dei btp che per anni hanno fruttato il 5% con inflazioni spesso a 2 cifre...inflazioni calcolate dall'ISTAT prendendo anche conme base le sigarette ''nazionali'' che di conseguenza non venivano mai aumentate di prezzo.
E' ovvio che i grossi ''risparmiatori'' che hanno la barchetta magari in Sardegna, ma targata a Panama o Terra del Fuoco, hanno pure
7 ferrari, una per giorno della settimana (una volta avevano 7 castelli, come ricorda la canzoncina).... dicevo che ovvio che costoro non investivano in lirette e tuttora di quello che succede alla lira, se dovesse tornare, a loro non interessa.... come non interessa a
quei ..... .. ..... che siedono al parlamento..... fanno presto a raddoppiarsi gli stipendi... anzi per evitarsi la fatica li avevano
agganciati automaticamente agli stipendi dei più alti magistrati