"Che vuoi fare?" gridò lui.
"Bollire la bestia" rispose lei "che altro?"
"Ma non è morta, non puoi bollirla così!"
Lei lo fissò stupefatta. Aveva forse perduto il cervello?
"Non essere assurdo, le aragoste si fanno sempre bollire vive. Bisogna far così." Sollevò l'aragosta e la mise sul dorso. Essa fu scossa da un tremito.
Era strisciata nelle profondità marine sino alla crudele pentola. Per ore, in mezzo ai suoi nemici, aveva respirato segretamente. Era sopravvissuta al gatto del porto e alle sue grinfie. Ora entrava viva nell’acqua bollente. Così doveva.
Lui fissò la moglie nell’oscurità della cucina.
"Non sentono nulla." disse lei stizzita. Sollevò dal tavolo l’aragosta. Le restavano circa trenta secondi da vivere.
"Bèh", pensò lui, "è una morte veloce, in fondo."
Non lo è. Vi assicuro che non lo è...
"Bollire la bestia" rispose lei "che altro?"
"Ma non è morta, non puoi bollirla così!"
Lei lo fissò stupefatta. Aveva forse perduto il cervello?
"Non essere assurdo, le aragoste si fanno sempre bollire vive. Bisogna far così." Sollevò l'aragosta e la mise sul dorso. Essa fu scossa da un tremito.
Era strisciata nelle profondità marine sino alla crudele pentola. Per ore, in mezzo ai suoi nemici, aveva respirato segretamente. Era sopravvissuta al gatto del porto e alle sue grinfie. Ora entrava viva nell’acqua bollente. Così doveva.
Lui fissò la moglie nell’oscurità della cucina.
"Non sentono nulla." disse lei stizzita. Sollevò dal tavolo l’aragosta. Le restavano circa trenta secondi da vivere.
"Bèh", pensò lui, "è una morte veloce, in fondo."
Non lo è. Vi assicuro che non lo è...
