bjcabrio:
Emy-bg:
Borsato:
Glauco C:
Borsato:
Glauco C:
Dupanèt:
trombeur69:
Dupanèt:
Trovo anch'io abbastanza sgradevole questo 3D...
In questi ultimi tempi ho avuto il piacere di entrare parecchio in confidenza con una Pay
Sò abbastanza cose di lei e anche quanto guadagna e quante cose deve pagare
Certo che se facesse la commessa o un altro mestiere non potrebbe permettersi tutte le cose che ha.
E devo dire che non è una che si fa prendere dalla smania di spendere e spandere...
Vero è anche che se ha problemi fisici non può lavorare. Fare la Pay è una scelta che una donna ha
a seconda che madre natura le abbia donato bellezza ed un adeguato carattere .
Io non riuscire a stare con persone che magari non mi piacciono , e a fingere di provare piacere.
Per questo credo che tutto ciò che riescono a guadagnare è strameritato...d'altro canto cari amici
punters...mica ci sfilano i soldi dal portafoglio....siamo noi che glie li portiamo...
A furia di sentire dire che è sgradevole questo post.....
vorrei sapere il perché? Perché si fanno i conti in tasca ad altri? e allora?
Se succede non c'è nulla di male a farlo, l'importante è cercare di farlo senza invidia..... ed in modo imparziale.
questi tabu non hanno senso... saluti a tutti
Scusa trombeur
è una questione puramente personale..io lo trovo sgradevole..non certo da tagliarmi le vene
ma un poco fastidioso.
E comunque io ho solo espresso una opinione personale e ho spiegato il mio punto di vista sopra...
Lungi da me il voler fare della polemica e voler imporre la mia visione delle cose...
Ho soltanto voluto scrivere 2 righe come altri hanno fatto e altri faranno
Forse faccio parte delle persone a cui piace farsi "i cazzi propri"...
Comunque rispetto il punto di vista tuo e quello di altri come è giusto che sia 
Comunque molte pay non dovrebbero lamentarsi soprattutto perchè il lavoro che fanno se lo sono scelto,mentre molte donne son costrette a subirlo o a cercarlo inutilmente.Credo che il vecchio detto di pensare a chi sta peggio,in questo caso possa essere ben calzante
Scusa se mi permetto... Io non credo che se lo siano scelto se avevo possibilità di scelta facevo il presidente per non parlare delle stradali malmenate picchiate e seviziate attirate col miraggio di un lavoro non so' pay pure quelle scusami ma non sono d'accordo .
Cosa c'entra fare il presidente?Dico solo che molte messe di fronte ad un bivio se fare la escort o fare un lavoro normale,hanno scelto la prima possibilità,se non è scelta questa..vedi tu cosa lo può essere
perdonami ma un lavoro normale neanche a me l'hanno offerto e' una scelta obbligata mi sembra!
bOrsato , potrò essere antipatico a qualcuno , ma comunque in ogni caso , penso che una persona , almeno nel mondo occidentale , ********se non schiavizzata ed obbligata****** , ha ancora opportunità diverse che vendere il proprio corpo.
NONOSTANTE LA CRISI . CHE Cè MA NON BISOGNA USARLA COME SCUSA!!
Una persona con orgoglio ed amore per il prorpio corpo striscia la lingua in terra e chiede aiuto a qualcuno ...con umiltà....piuttosto che concedersi tutti i giorni.......ammettiamolo, una persona che lo fà di mestiere ,deve , o sceGLIE di andare con cani e porci .
almeno in italia in qualche modo un panino lo trovi ..ed anche in modo dignitoso !!!!!!(non siamo in africa)...li si che ci sono i veri problemi!!!!
Ammettiamo il caso che una donna(extracomunitaria , senza documenti , oppure comunitaria o come volete) si ritrovi senza lavoro con un figlio da sola ...se veramente si rimbocca le maniche , ha indubbiamente almeno in europa , strumenti che le danno la possibilità di superare le difficoltà ...e tutto il resto sono palle!!!!!
ah è vero ...ci sono le unghie da rifare ...i capelli 1/2 volte a settimana da sistemare ...l estetista ...
è COMUNQUE UN DISCORSO COMPLICATO , CON SITUAZIONI DIVERSE PER OGNUNO DI NOI
..ma sveglia ragazzi....qualcuno spesso e volentieri si dimentica cosa vuol dire lavorare veramente e farsi il culo......
oppure , non sà cosa vuol dire perchè non lo ha mai fatto !!!!!!!
Concordo con Emy! Di gente disposta a farsi un culo quadro ( 12 al giorno ) per 1200 euro al mese ne conosco poca...pochissima!
Un esempio: nei miei viaggi di lavoro in russia e ucraina ho visto ragazze ( grandi fiche) guidare camion, costruire strade, lavorare in siderurgia per 500 euro mese quando va bene...
Quando alcune di loro vengono qui e vedono che con 10 sgorgoni (bbj) al mese guadagnano come prima col cazzo che tornano indietro!! Anche se "organizzate" fal pappa di turno sono ben contente di farlo, fidatevi :-)
Quindi la storia della povera ragazza obbligata è la tipica stronzata buonista italica...
Magari non solo italico.........Il fenomeno della tratta di esseri umani tocca anche la Svizzera
È un affare mondiale di 10 miliardi di dollari all'anno, la tratta di esseri umani; le vittime, soprattutto donne, sono probabilmente intorno a 2 milioni. Tocca non solo altri paesi, ma anche la Svizzera. Tra 1500 a 3000 persone subiscono la schiavitù nel nostro Paese.
Il profondo solco nelle condizioni di vita, tra paesi poveri e ricchi, spinge un crescente numero di persone alla migrazione. Oggi, si contano oltre 200 milioni di migranti. Aumentano anche le persone che, senza permesso, arrivano in Europa: sono circa mezzo milione ogni anno. Più alte sono le barriere per ottenere un permesso di soggiorno, più i migranti sono disposti a pagare un mucchio di soldi ai così detti agenti di viaggio o passatori per raggiungere l"Europa e il nostro Paese. Questo contrabbando di esseri umani è molto redditizio; per il viaggio dal Senegal in Europa si pagano circa 5'000 franchi; un viaggio sicuro dalla Cina in Europa costa oltre 40'000 franchi.
Soprattutto le donne non sono in grado di pagare prima di partire e devono lavorare nel paese di destinazione in condizioni difficili, spesso come schiave, per saldare il debito. Quando esiste consenso tra la persona che vuole varcare una frontiera e il passatore, allora si tratta di contrabbando; se invece la persona viene costretta ad un lavoro e perde la libertà di movimento, si parla di tratta di esseri umani. Non è sempre facile distinguere un caso dall’altro.
Donne tenute come schiave
Il problema della tratta di esseri umani è stato, recentemente, oggetto di un convegno all’Università di Berna. Il professor Walter Kälin ha ricordato che la tratta di esseri umani è anche un reato contro i diritti dell’uomo e dovrebbe essere combattuto con determinazione. Il centro d’informazione femminile per donne originarie di altri continenti e dell’Europa orientale, chiamato FIZ, assiste da anni le immigrate in difficoltà. Dall’autunno 2004 il servizio FIZ Makasi (significa "forte” in una lingua africana) accompagna e consiglia le vittime della tratta di esseri umani; ha già dato un po’ di tranquillità e fiducia a molte donne. Marianne Schertenleib del FIZ ha descritto un caso tipo:
Una donna della Thailandia, attiva in Svizzera nel giro del sesso, cercava tramite una conoscente due ragazze thailandesi per farle lavorare in un bar. Le due ragazze arrivarono all’aeroporto di Zurigo, vennero condotte in un albergo dove furono informate di avere un debito di 26'000 franchi da restituire con il ricavo dalla prostituzione; saldato il debito avrebbero potuto tenere per sè la metà dell’incasso. Le due donne rifiutarono e vollero tornare a casa. Niente da fare, vennero picchiate e costrette a prostituirsi; furono sorvegliate, non poterono uscire. Dopo un po’ di tempo si propose loro un matrimonio che avrebbe fatto salire il debito, ma regolarizzato il loro soggiorno. Rifiutarono e più tardi una riuscì a fuggire, chiese aiuto a una donna, e venne porta dal FIZ che prese in cura la giovane traumatizzata dalla sua terribile esperienza e le procurò una dimora sicura.
Questa storia ci insegna che la tratta di esseri umani in Svizzera è organizzata per lo più da piccoli gruppi di persone, spesso provenienti dagli stessi paesi delle vittime, talvolta assieme a cittadini svizzeri. Le vittime provengono principalmente dall’Europa orientale, dalla Thailandia e dal Brasile. Tuttavia non tutte le prostitute di questi paesi sono vittime; ci sono delle donne che lo fanno di propria scelta per guadagnare molto in poco tempo.
Una legge da inasprire
Come aiutare le vittime, come punire gli autori? Il codice penale vigente permette di punire la tratta di esseri umani unicamente se collegati allo sfruttamento della prostituzione. Questo paragrafo di legge, di per sé blando, è difficilmente applicabile poiché occorre che la vittima sporga denuncia. Ma chi ha il coraggio di accusare il proprio aguzzino? Sono in poche: ogni anno in Svizzera vengono denunciati da 20 a 50 casi. Le condanne per la tratta di esseri umani sono pochissime e variano da due a cinque per anno, poiché è difficile fornire le prove all’autorità giudiziaria. Si contano invece oltre 50 denunce per il promovimento della prostituzione, un reato meno grave per il quale sono pronunciate da sei a 19 condanne ogni anno.
Fortunatamente, nel 2000, fu siglato, promosso dall’ONU, il così detto Protocollo di Palermo, che ha esteso la punibilità della tratta di esseri umani allo sfruttamento del lavoro coatto e del prelievo di organi. Di una particolare protezione godono i bambini sfruttati e comunque minori, poiché ogni persona fino all’età di 18 anni viene considerata tale. In seguito il Consiglio federale, nel 2005, ha proposto al parlamento una norma più incisiva contro la tratta di esseri umani. Il nuovo art. 182 del Codice penale dice che “chiunque, come offerente, intermediario o destinatario, fa commercio di un essere umano a scopo di sfruttamento sessuale, di sfruttamento del suo lavoro o di prelievo di un suo organo, è punito con la reclusione o con la detenzione”. Chi recluta una persona per i medesimi scopi rischia una simile pena. Se la vittima è minorenne o se l’autore fa mestiere abituale della tratta di esseri umani, la pena è più severa. La nuova norma non dovrebbe essere osteggiata in Parlamento e, fra non molto, sarà possibile intervenire più efficacemente.
Tuttavia, non puo’ esserci efficacia di procedura penale, senza un’adeguata protezione della vittima. Al momento la protezione è lacunosa e dipende dalla discrezione delle autorità. Secondo la legge federale concernente l’aiuto alle vittime di reati (LAV), le donne costrette alla prostituzione hanno diritto alla consulenza e al soccorso, benché prive di regolari permessi. In una circolare ai cantoni del 2004 l’Ufficio federale della migrazione ribadì la grande importanza che il Consiglio federale attribuisce alla lotta contro la tratta di esseri umani. Ricordò che i cantoni possono dare alle vittime un periodo di riflessione di 30 giorni per decidere se fare denuncia. In caso affermativo, i cantoni possono permettere temporaneamente il soggiorno in Svizzera, però, dopo la fine del procedimento penale, e l’eventuale condanna dell’autore, la vittima deve lasciare la Svizzera. Solo in situazioni eccezionali il cantone può concedere un permesso di soggiorno, p.e.,quando la vittima soffre di gravi problemi di salute o se sussiste, nel Paese della vittima, un grave pericolo di vendetta da parte dell’autore del reato.
Il FIZ riconosce che, negli ultimi anni, la protezione, prima quasi inesistente, è migliorata. Lamenta tuttavia delle lacune, poiché la sunnominata circolare non viene applicata in tutti i cantoni. Inoltre chiede per le vittime una possibilità di lavoro temporaneo o, meglio, un permesso di soggiorno. Per quelle che devono rimpatriare, il FIZ auspica un efficace aiuto al ritorno.
Il Ticino è più attento
Migliore sembra essere la situazione in Ticino. Le prostitute vittime della tratta di esseri umani ricevono l’assistenza di donne specializzate alle dipendenze del Cantone, nel quadro delle Legge federale concernente l’aiuto alle vittime di reati. Secondo le indicazione del commissario Bruno Ongaro, capo della Polizia cantonale di Lugano, la lotta alla tratta di esseri umani è un compito importante che ha dato dei risultati, cioè 5 condanne nel 2004, ma solo una nel 2005. È essenziale creare un rapporto di fiducia tra le vittime e la polizia, poiché altrimenti le donne non sporgono denuncia contro i loro sfruttatori. Senza denunce non si possono avviare i procedimenti penali, e quindi si possono punire gli autori della tratta di esseri umani.