Grazie, amici, fanno anch’io un giro di “aumenti”.
Pussynauta:
nn so' come avresti reagito se la girl che frequenti di più ti avesse fatto "ciao ciao" con la manina .. probabilmente nn salutarla avrebbe significato dare ancor più nell'occhio e quindi avresti ricambiato il saluto x educazione diciamo ! )
È la domanda fondamentale! È esattamente quello che mi chiedevo mentre mi avvicinavo sentendomi come un canoista alle cascate del Niagara. E temo che sì, avrei risposto al saluto. Poi, a seconda della reazione dell’amica accanto a me, avrei optato fra un “mamma mia, come stanno diventando sfacciate nel farsi avanti queste qui…”, oppure avrei detto tutto, per la prima volta ad una donna (a fronte di un buon numero di amici maschi che sanno, non ho frequentazioni femminili così spregiudicate), sapendo che sarebbe rimasta di sasso, perché non abbiamo una grandissima confidenza, ma non mi avrebbe …lapidato, perché è una persona per niente convenzionale.
Comunque, come dimostrano le esperienze di Pussynauta e Poohlover60, le nostre amiche pagate sanno comportarsi in queste situazioni, fa parte della loro professionalità, anche per furbizia: perché perdere un cliente mandandogli a monte il matrimonio? Però può sempre capitare l’errore, l’incidente.
Non a caso questo momento della verità è una situazione che davvero imbarazza, intriga, accende la fantasia, la voglia di raccontare, perché la nostra esperienza sfida evidentemente dei perbenismi e delle ipocrisie, e quindi la situazione di gettare o perdere la maschera spaventa e attrae.
Su questo limite corre secondo me anche l’episodio di Saltydog.
Passando dai nostri ricordi di vita all’immaginazione, due anni fa avevo visto a teatro una commedia su questo argomento e avevo già illustrato nel forum la relativa trama:
http://gnoccaforum.com/esco…(non-per-questo-meno-importanti)-24/conoscersi-da-una-escort-il-tema-di-una-commedia-teatrale-del-2014/msg1168383/#msg1168383
La cosa interessante qui è che in un’intervista l’autore aveva dichiarato di essersi ispirato ad un reale riconoscimento accidentale avvenuto OTR, raccontatogli da un amico, poi trasposto in situazione LOFT.
Seriamente, peraltro, che per me il breve attimo sospeso fra disvelamento e maschera, pure risoltosi in modo così innocuo, sia stato intenso, lo dimostra che la notte stessa ho sognato che l’amica “laica” seduta accanto a me, per la quale non provo nessun desiderio sessuale conscio e che so vive la sua vita sentimentale, già abbastanza complessa, mi faceva un pompino fantastico degno di una professionista. Una traccia onirica del genere non è senza significato. Come se Carnevale e il gentile commensale di una serata sui Navigli, il mondo sotterraneo delle prostitute di strada che frequento fino ai bassifondi della città e quello delle amicizie disinteressate e cerebrali per un momento avessero potuto confondersi tutti fra loro. E certo ne sarei uscito un po’ diverso.