Chiedo scusa a tutti per l'assenza degli ultimi giorni, sono stato un po' preso.
Fornisco dunque spiegazioni su quanto da me postato in precedenza: la "lima" è la cravatta, il "quai" è, come giustamente detto, il portafogli ed il "giòbia" è l'ombrello.
"Ah, t'ses tapate a festa, t'las butà la carmagnola e la lima, ses propi 'n togo, t'ses piat'lu 'l giòbia, varda ca pieuv, dai, 'nduma a ciabot a magne!".
"Ah, ti sei vestito a festa (la "tapa" è l'abito, la "vestimenta"

, ti sei messo giacca e cravatta, sei proprio bello, ti sei preso l'ombrello, guarda che piove, dai, andiamo al casino a picie!"
Hanno detto bene SUPERCIUK e oralsex, è un problema con la tastiera per gli accenti (e per me anche coi dittonghi e gli apostrofi, non so bene dove e come metterli per una perfetta resa), parlo meglio di quanto non scriva, almeno per il dialetto.
Le parole di musicante, con la loro cadenza e suono così diversi dal torinese, da sole valgono la lettura del post.
Tutto questo per non fare km inutilmente