Domenica
Era ancora presto quando fui svegliato da alcune voci nel cortile della fattoria; guardai fuori e vidi alcuni cavalli e un paio di mandriani che parlavano con Beth e Brian.
Mi vestii velocemente e uscii anch'io nel cortile; Brian mi si avvicinò e mi disse che dovevamo rimandare la battuta di pesca, perchè c'era un problema più urgente da risolvere.
In pratica c'era da andare a recuperare un branco di pecore che alcuni cani selvatici avevano fatto fuggire durante la notte dai recinti esterni.
Mi misi a disposizione e Brian accettò subito; preferiva me ai due cognati :“troppo cittadini”
Ritornai in casa e mi vestii adeguatamente, avevo visto i cavalli e probabilmente bisognava utilizzarli.
Quando ritornai da Brian, Beth aveva già organizzato le “pattuglie a cavallo”; Brian e moglie, Grace e Annie, i due mandriani.
“Tu vieni con me” mi disse Beth.
Così, senza tanti preamboli, per favore, te la senti, ect.
Vidi che tutti avevano i fucili, e la cosa cominciava a preoccuparmi; quando Beth ritornò vidi che anche lei aveva 2 fucili, un Savage in 22-250 con ottica e l'SVD.
“Visto che già lo conosci, prendi questo” disse porgendomi l'SVD.
Mi stava sfuggendo qualcosa, dovevamo cercare e recuperare delle pecore oppure altro ? :
Beth prese un carta geografica, l'aprì sul tavolo del giardino e spiegò cosa dovevamo fare:
“Ci muoveremo in 4 direzioni diverse, chi trova la pista chiama gli altri via radio; Brian tu vai ad ovest verso il fiume, Grace e Annie verso i pascoli a est, voi due (rivolgendosi ai 2 mandriani) battete la zona sud. Io vado a nord verso l'Outback e le montagne”.
Avevo netto la sensazione di aver “beccato” la carta sbagliata. :
Misi il fucile nella tasca della sella, e accarezzai il ronzino; poi chiesi a Brian :
“E' un animale tranquillo ?”
“Sì, non ti preoccupare, l'ha addestrato Beth.”
Adesso ero veramente tranquillo; poco dopo arrivò la moglie di Brian con alcune bottiglie d'acqua:
“Ne avrete bisogno, oggi farà caldo”.
E poi aggiunse anche un :
“Auguri”, facendomi un cenno con gli occhi verso Beth.
Chissà cosa voleva dire.....:
Che bella prospettiva, ed io che pensavo di fare una bella vacanza. :
Salii a cavallo e mi avvicinai a Beth che mi guardò :
“Pronto ?”
“Si sergente”, risposi sorridendo.
)
Ma ebbi l'impressione che la battuta non gli era piaciuta. :
Salimmo la collina dove il giorno prima avevo provato l'SVD e scendemmo dall'altra parte.
“Le pecore si sono sparpagliate durante l'attacco dei cani, ma probabilmente ora si saranno di nuovo raggruppate; guarda se vedi delle traccie”.
Iniziai a guardare per terra, c'erano traccie dappertutto; chissà quali erano quelle giuste; intanto il sole stava cominciando a salire nel cielo e di conseguenza anche la temperatura.
Cavalcammo per circa un paio d'ore, in fila indiana, Beth davanti e io dietro; ogni tanto sollevavo lo sguardo dal terreno per guardare Beth.
Lei procedeva tranquilla fissando il terreno, e ogni tanto, prendeva un binocolo con cui guardava intorno.
Si era vestita da autentica “aussie”; cappellino a tesa larga, con la parte sinistra sollevata, sui cui aveva appuntato una rosa rossa prelevata da un cespuglio all'entrata della fattoria mentre uscivamo; camicia sahariana e pantaloncini corti, calzettoni e “desert boot” ai piedi.
Quando sollevavo lo sguardo dal terreno, finivo invariabilmente per guardare il suo lato b; anzi, più lo guardavo e più mi piaceva.
Intanto il paesaggio era cambiato; non più verdi pascoli, ma una specie di boscaglia, fatta di erba alta, cespugli spinosi e qualche albero.
Eccomi finalmente immerso nel famoso Outback australiano; nonostante fossero solo le 8 di mattina, la temperatura era prossima a 35°, con un'umidità del 75%.
Da quel momento decisi che non avrei più guardato il piccolo GPS che mi forniva questi dati; tanto oramai sapevo che sarebbe stato un caldo infernale. :
E capii perchè gli Inglesi mandavano qui i detenuti pericolosi.....
Finalmente anche il sergente decise che potevamo fermarci 10 minuti; quando scesi dal cavallo ero tutto anchilosato, era passato troppo tempo dall'ultima volta che avevo cavalcato (un cavallo).
Intanto vuotai la prima bottiglia da 2 litri di acqua; un po' per me e un po' al cavallo; con la coda dell'occhio vidi che Beth mi guardava.
Non era la prima volta, spesso mi capitava di guardarla improvvisamente, e scoprivo così che anche lei mi osservava.
Strana donna. :
Dopo la pausa, riprendemmo il cammino per un'altra ora, fino ad arrivare ad un gruppo di alberi; nuovo stop, dove lei, dopo essere scesa da cavallo, salì su una pianta e cominciò a guardare con il binocolo.
Purtroppo non vide niente, al contrario di me che avevo visto un bel paio di gambe e qualcos'altro (gli shorts non sono l'ideale per salire e scendere dagli alberi).
)
“Laggiù, dove ci sono quelle alture, alla base c'è un canyon dove scorre un piccolo fiume; proviamo ad andare a vedere”.
In quel paesaggio tutti, uomini e animali, cercano l'acqua. :
Impiegammo un quarto d'ora ad arrivare alle rocce e al canyon; l'acqua non si vedeva, ma si percepiva; dopo aver lasciato i cavalli (liberi, nel caso i cani fossero nelle vicinanze) cercammo un sentiero per scendere.
Dopo averlo trovato, scendemmo nel canyon; essendo molto stretto, almeno eravamo all'ombra; e la differenza si sentiva subito.
Sul fondo scorreva un rigagnolo d'acqua; era un posto sicuramente da evitare in caso di pioggia; sulle pareti quasi verticali c'erano i segni di dove poteva arrivare l'acqua quando pioveva forte.
Brutto posto; c'erano orme un po' dappertutto, alcune potevano essere di canidi; chiamai Beth e indicai le orme .
&ldquo
ingo” disse senza alcuna emozione.
Che bello, ci mancavano proprio, adesso dovevamo guardarci anche da loro. :
Provammo a scendere lungo il torrente, e dopo un 500/600 mt. finalmente incrociammo le tracce delle pecore; erano scese lungo un pendio dalla parte opposta non troppo ripido per venire a bere, poi erano risalite.
Anche noi, a passo di corsa ritornammo su; era la prima bella notizia di quella giornata di m...a.
Adesso bisognava ritornare indietro per recuperare i cavalli, ma Beth mi fermò subito; mise 2 dita in bocca e lancio un fischio; dopo alcuni secondi i 2 cavalli arrivarono trotterellando.
Ero stupefatto, e feci, come al solito, una battuta spiritosa :
“A New York si fa così per recuperare un taxi”.
Mi guardò, ma non disse niente.
Appena risaliti a cavallo, gli chiesi come mai per la ricerca non usavano i mezzi aerei; potevano coprire molto più territorio e in meno tempo.
Mi rispose che il rumore spaventava gli animali, che poi si sparpagliavano nell'Outback correndo e finendo per farsi male.
In effetti, non ci avevo pensato.:
A questo punto finalmente avevamo trovato le traccie, ora non ci restava che seguirle e cercare di recuperarle, sperando che ci fossero tutte.
Guardai in alto, non c'era una nuvola, caldo e umidità erano soffocanti; presi la seconda bottiglia e cominciai a bere, anche se l'acqua era oramai calda; faceva veramente schifo.
Beth, davanti a me, continuava a seguire le tracce delle pecore; che donna straordinaria, non avevo mai conosciuto una tipa così tosta; e ora che la osservavo costantemente stava scattando in me anche una sorta di “feeling” che all'inizio non avevo notato; e cominciavano a frullare nella mia testa certi pensieri...... :
Strano che non avesse un uomo. :
Ad un certo punto Beth fermò il cavallo e, girandosi verso di me, mi indicò qualcosa sulla mia destra; guardai anch'io ma non vedevo nulla, a parte il solito paesaggio dell'Outback.
Scese da cavallo, prese il fucile e cominciò a dirigersi verso una macchia di cespugli e alberi.
Ci siamo, pensai; scesi da cavallo anch'io, presi l'SVD e mi incamminai dietro Beth, cercando di tenerla fuori dalla traettorria mia-macchia di alberi; se c'era da sparare non la volevo sulla linea di tiro.
Quando arrivammo vicino agli alberi, capii cosa aveva visto: in mezzo ai cespugli attorno alle piante, c'erano le carcasse di 2 pecore, sbranate.
Non era un bello spettacolo; probabilmente vi avevano cercato rifugio dai “wild-dogs” dopo aver perso il contatto con il resto branco, ma non era servito a nulla.
Chiesi a Beth quanto valgono quelle pecore.
&ldquo
ai 1500 a 2000 dollari, sono animali selezionati per la lana”, e quando lo disse vidi irrigidirsi la mascella.
Adesso capivo la loro preoccupazione, si profilava un bel danno.
Guardai le tracce lì attorno; erano parecchie e molto grosse; chiesi che taglia hanno questi “wild-dogs”, tanto per capire chi avevo davanti.
Beth mi spiegò finalmente tutto; sono cani selvatici, incrociati con i dingo; dai dingo hanno la rusticità e la ferocia, dai cani invece hanno preso l'istinto di frequentare i luoghi abitati; quando si riuniscono in branco diventano incontrollabili, riuscendo addirittura a scacciare i dingo originali dal loro habitat.
E per questo motivo che vengono cacciati ed eliminati, oramai sono animali incontrollabili; un paio di anni prima, in una fattoria vicino a loro, un branco aveva attaccato in pieno giorno una donna che stendeva i panni in cortile, ferendola gravemente e uccidendo il figlio di 3 anni che giocava lì vicino.
Erano dovuti addirittura intervenire anche i ranger, oltre alla polizia per eliminare il branco; ci avevano impiegato una settimana.
Un brivido mi percorse la schiena; anche se avevo in mano l'SVD, se un branco ci avesse attaccato avrei preferito avere un AK-47; mi guardai attorno, questa storia mi stava preoccupando. :
Ho vissuto altre esperienze di caccia, ma un conto è cercare un vecchio bufalo cafro, un leopardo o un grizzly che cercano di mettere più miglia possibili tra loro e te; qui avevamo a che fare con dei cagnacci selvatici che non hanno paura dell'uomo, perchè lo ritengono una preda facile.
Ritornammo ai cavalli e riprendemmo a seguire le tracce; ora la paura non mi faceva più neanche sentire il caldo e umidità; mentre Beth seguiva le traccie delle pecore, io seguivo lei guardandomi attorno e sopratutto guardando nei cespugli e nell'erba alta dove potevano nascondersi per tenderci un'agguato.
Mentre guardavo l'orologio (erano circa le 3 pm.), vidi Beth immobilizzarsi, guardando verso un gruppo di rocce distanti un centinaio di metri; poi vidi una cosa che non dimenticherò mai più per tutta la mia vita.
Beth prese il Savage, e si posizionò in un modo strano, che non avevo mai visto, sulla sella; in pratica fece passare la gamba sinistra dalla stessa parte della gamba destra dopo essersi ancorata alla sella; con la gamba destra bloccò la sinistra all'altezza del caviglia (in pratica e il modo di cavalcare i dromedari dei Tuarèg) e disse qualcosa al cavallo che si immobilizzò istantaneamente.
Poi avvolse la cinghia del Savage al braccio sinistro, appoggiò il gomito sulla coscia sinistra, prese la mira e fece partire un colpo; il tutto durò non più di 6/7 secondi.
Guardai nella direzione dove aveva sparato, ma non vidi nulla; intanto lei era scesa rapidamente dal cavallo e con il fucile spianato si incamminò verso le rocce.
Anch'io feci altrettanto, anche se non avevo ancora capito cosa era successo, e la segui.
Quando arrivammo alle rocce, mi disse che aveva sparato ad uno di quei “wild-dogs” su una roccia, indicandomela; salimmo alcuni metri, e nel punto che aveva indicato trovammo degli spruzzi di sangue.
Speriamo che non sia ferito, pensai, altrimenti sono guai; mi spostai di alcuni metri e guardai di sotto; il cane era là, morto; aggirai le rocce e scesi per controllare, seguito da Beth ad alcuni metri.
Era morto stecchito, si era beccato la palla del 22-250 in pieno nella testa, morte istantanea.
Finalmente vedevo questi “wild-dogs”; era un vero mostro, immaginate un incrocio tra una iena, pastore tedesco, boxer e qualche altra razza indefinita, con il pelo di colore ocra a chiazze scure; e la taglia di un'alano; pesava almeno una quarantina di kg.
Mentre lo guardavo, dissi a Beth :
“Era una femmina, guarda ha ancora le mammelle piene di latte; probabilmente deve avere i cuccioli qui attorno.”
Dopo aver guardato anche lei, mi rispose :
“Saranno in qualche grotta e/o buca qua attorno in mezzo alle rocce; dividiamoci, io vado di qui, tu vai dall'altra parte.”
Si sergente, però questa volta lo pensai solamente.
Mentre lei spariva tra le rocce, io cominciai la ricerca; se devo essere sincero non era un cosa che mi appassionava, una volta che li avremmo trovati cosa ne facevamo ? :
ma sopratutto, se era vero quello che i mandriani avevano detto quando dissero che era un branco di 4, dove erano gli altri 3 ? :
Oltre tutto, l'SVD stava denunciando tutti i suoi limiti : pesante e ingombrante; un conto è fare il “cecchino” da un'appostamento fisso, un conto è andare in giro tra rocce e cespugli.
Mentre facevo questi ragionamenti, sentii un colpo di fucile, seguito da altri 3 in rapida successione.
C...zo, Beth è nei guai; rapido dietrofront e tornai sui miei passi correndo e cercando di non cadere; quando arrivai al punto dove ci eravamo separati, Beth era lì, seduta su una roccia, con il Savage appoggiato al fianco.
“Cosa è successo ?” domandai tirando un sospiro di sollievo.
“Aveva 4 cuccioli”.
Lapidaria.
Prese il fucile e cominciammo a ritornare sui nostri passi.
“Perchè li hai uccisi ?”
Si fermò un attimo e piantandomi i suoi occhioni scuri in faccia mi rispose :
“Preferivi che morissero di fame e sete oppure sbranati da altri animali ?”
Cuore di tenebra, noi cacciatori “veri” siamo più teneri.
Lei invece era come certi manager; la sua azienda aveva un problema e lei lo aveva “risolto”.
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.