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Moscarossa
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Super Hero (1053 post)
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complimenti, Bigfoot, per i tuoi racconti sempre qavvincenti,,,e questa volta gli indizi mi
hanno pEd ora la vendetta di Bigfoot stava per iniziareortata a Jennifer Lopez, ma qualcosa non quadrava. (ten sexiest woman)..e poi
ricordavo la tua frase ''Ed ora la vendetta di Bigfoot stava per iniziare'' e non ho capito
in costa è consistita la vendetta.........
xxxxlevel
Sandokan (1463 post)
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Ok Big K+ d'ordinanza per la fine del racconto un saluto.
http://i61.tinypic.com/255n…" /> http://i62.tinypic.com/34et…" />
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Cap. VIII --- “Il Mastro di Chiavi”--- ultima parte

Mentre andavamo al locale che avevamo scelto a piedi visto che non eravamo molti distanti da dove eravamo, Francesco e “occhi di ghiaccio”, avanti a noi di una decina di passi, già tubavano come 2 innamorati.
Ero contento per il Frà, il tanto temuto impatto iniziale con una realtà nuova era stato superato brillantemente; quanto a me, avere accanto una come Mei-Ley era come veder concretizzarsi il sogno di una vita.
Mentre camminavamo cominciai a informarmi dei suoi progetti, se voleva continuare a fare la modella oppure diventare attrice a tempo pieno.
Facendola parlare di sè, pian pianino la ragazza si “sciolse”, diventò molto più allegra; tra noi due si stava instaurando un certo “feeling”, che avrebbe reso il proseguo più facile.

La prima cosa è instaurare un rapporto di fiducia; il tuo obbiettivo deve convincersi che tu non sei “pericoloso”, e che comunque lei si ritiene in grado di gestire comunque la situazione.
Come diceva la mia “Guida Spirituale”, usando una metafora “Non fare il montone assatanato, ma piuttosto il coccodrillo paziente.”
Mi sono sempre chiesto come mai usò quella metafora (in fin dei conti non era nemmeno cacciatore). :

Poi un giorno, durante una caccia in Africa mentre osservavamo io, il mio P.H e il Tracker un gruppo di blue-wildbeest che si stava abbeverando in uno stagno, vidi un cocco che si avvicinò al gruppo di animali.
I blue-wildbeest erano abbastanza nervosi, sanno per atavica esperienza che l'abbeverata è uno dei momenti più pericolosi della loro esistenza; il fatto di abbassare il capo per bere, gli fa perdere per alcuni secondi la difesa della vista e dell'olfatto, per cui diventano estremamente tesi, pronti a scattare via al primo sintomo di pericolo.
Questo il cocco, anche lui per atavica esperienza lo sa, per cui lascia che la preda si abitui alla sua presenza, e che lo ritenga non pericoloso.
Ecco perchè l'attacco avviene sempre molto tempo dopo; il mio P.H. diceva “Quando il cocco ha guadagnato la tua fiducia, è il momento che ti prende.”

Fino a quel momento non avevo accennato al dopo, preferivo godermi il presente; poi per le prossime ore, ci penseremo, pensai. :

Avevamo fatto bene a venire a piedi, nei dintorni del locale non c'erano parcheggi, e quei pochi erano tutti occupati.
Anche il locale era parecchio affollato, c'erano un paio di feste con relativa combriccola rumorosa e piuttosto alticcia.
Girammo un po' per le varie sale, poi finalmente trovammo un tavolo libero e ci accomodammo; mentre giravamo per trovare un posto, dovetti annotare purtroppo che le nostre accompagnatrici colpivano molto l'immaginario dei maschietti presenti; era come passare per un centro cittadino con 2 Ferrari Enzo: impossibile non girarsi, anche fra le donne.

Se da una parte mi faceva piacere per la felice scelta, dall'altra devo dire che il buon Bigfoot non ama mettersi in mostra, anzi direi che la cosa gli dava particolarmente fastidio.
Visto che sulla pista da ballo stavano suonando una canzone romantica, il Frà decise di partire all'attacco è trascino Mila in pista; capii subito che l'idillio (e la mossa) poteva giocare a mio favore, e rivolgendomi a Mei-Ley gli proposi di fare altrettanto anche noi.

Accettò subito con un sorriso, anche perchè gli piaceva ballare.
Bene, approfittiamo per fare una conoscenza “più profonda” pensai. :

Finalmente cominciai ad avere un'idea più precisa del suo corpo (dal punto di vista sensoriale), visto che il ritmo era perfetto per un “esplorazione cartografica”.

Il risultato fù da brivido.

La mia mente oramai correva al dopo, anche perchè Mei-Ley ci “sapeva fare”; con il viso a pochi centimetri (o forse millimetri), mi osservava con i suoi occhi scuri, in silenzio, muovendo il suo corpo sinuoso sotto le mie mani, al ritmo della musica.

Se questo era il prologo della serata, chissà il resto; intanto raccomandai al mio equipaggio di indossare il casco e i giubbotti di salvataggio, perchè prevedevo mare molto mosso nelle prossime ore. )

Dopo po' tornammo al tavolo, dove ci attendevano il Frà e Mila che avevano deciso di passare a cose più interessanti del ballo.
Siccome avevo notato che Mei-Ley era un po' a disagio su come si stava evolvendo la situazione, decisi di lanciarmi nel rush finale:
“Senti, perchè non torniamo in albergo, visto che qui c'è un po' troppo casino ?”

Accettò subito, salutammo i nostri compagni e uscimmo, con difficoltà, dal locale (era sabato e fuori c'era anche la coda).

Purtroppo mentre camminavamo per tornare all'albergo, si mise a piovere; cercammo un taxi, ma in quel momento, gli unici che passavano erano già occupati.
Visto che non eravamo molto lontani, decidemmo di buttarci e iniziammo a correre, ridendo come ragazzini, zizzagando sul marciapiede tra una pozzanghera e l'altra; lei era molto più agile di me, per cui quando arrivammo all'albergo non aveva neanche il fiatone.
Io, beh, diciamo che arrivai secondo.

Mi feci dare le chiavi, e sotto lo sguardo d'invidia dei portieri, salimmo nella mia camera.
Nonostante la corsetta fatta per non bagnarci....... eravamo abbastanza bagnati tutti e due; a questo punto gli offrii un'accappatoio e degli asciugamani, lei chiese di fare anche una doccia.
“OK, fai pure con calma, intanto preparo qualcosa da bere.”

Mei-Ley prese il tutto e sparì in bagno; peccato non assistere alla spettacolo, pensai. :
Ma la pazienza non mi manca. )

Guardai cosa c'era nel bar; alla fine optai per un buon cognac francese, l'ideale per creare una certa un'atmosfera; e c'erano pure, strano a dirsi, i bicchieri adatti.

Quando Mei-Ley tornò, dovetti ammettere che anche con un semplice accappatoio era splendida.

Gli offrii il cognac e gli dissi sorridendo:
“Fai come se fossi a casa tua; faccio una doccia anch'io e torno, sarò velocissimo”
“Vai pure, ti aspetto”

Wow, pensai mentre schizzavo come un fulmine in bagno.
In quell'occasione feci la doccia più veloce della mia vita, credo che addirittura migliorai il mio record precedente di 4'50” fatto a bordo dell' SSN Virginia (con i 6 gg di lavoro più lunghi della mia carriera).

Quando tornai, Mei-Ley era davanti ad una finestra e guardava fuori il panorama di una New York notturna, bevendo il suo cognac a piccoli sorsi.
Guardai l'orologio appeso alla parete : erano le 24:00, l'ora delle streghe o del bacio di mezzanotte; optai per la seconda soluzione, presi anch'io il bicchiere, assaggiai il cognac e mi avvicinai a lei.

“New York di notte è sempre affascinante” disse lei, senza voltarsi.
“Ma tu lo sei sicuramente di più.......”

Le sollevai adagio i lunghi capelli scuri e le diedi un lungo bacio sul collo.
Gli piacque, e allora prosegui scoprendo e baciandola sulla spalla; restammo così per un po', davanti alla finestra godendo delle nostre sensazioni, amplificate dal buon cognac. )

Poi decisi che era ora di proseguire con il resto; tirai le tende (troppi grattacieli vicini, non si sa mai); lei si girò, come alcune ore prima, i nostri visi erano a pochi cm, ci osservavamo.

Io, generalmente e per cavalleria, lascio sempre la prima mossa alla donna, ma questa volta feci una trasgressione alla regola, e la baciai.
Lei rispose subito alla grande, con baci sempre più profondi; senza ombra di dubbio era molto preparata.
Purtroppo, pensai, sarà più difficile delle altre volte sapere la verità, anche sfruttando gli insegnamenti di Teresa; Mei-Ley era un'attrice, magari alle prime armi, ma comunque restava un'attrice “professionista”.
Ho conosciuto delle “dilettanti” che interpretavano la loro parte di amante con consumata esperienza e meglio di tante attrici di fama mondiale.

Scacciai i cattivi pensieri, o quantomeno li misi da parte, dovevo concentrarmi.

Mentre continuavamo a baciarci, il suo accappatoio si aprì e lei lo lasciò scivolare a terra; e credetemi, quello che vidi era la realizzazione di un sogno lungamente accarezzato.

In fondo, dissi tra me e me, non era molto differente da Piccola Luna; a parte la scala.
Piccola Luna era una miniatura, questa era in scala 1:1; un corpo da atleta su un viso orientale.

Ora ci vorrebbero pagine e pagine per descrivere cosa è successo dopo; se avete dell'immaginazione usatela, se avete dei sogni particolari che vorreste fare, probabilmente l'abbiamo fatto, non ci siamo fatti mancare nulla.
Quello che posso assicurare, è che Mei-Ley era veramente un'atleta, con un corpo che sembrava di marmo; non so se per tutti gli sport che praticava che le davano una “flessibilità” ed una “forza” che non avevo mai visto in una donna, ma quella volta veramente mi dovetti impegnare moltissimo.

Alla fine eravamo veramente tutti e due senza benzina, con i serbatoi vuoti; per la prima volta pensai che anche il sesso può uccidere. :

Come normalmente accade, tutte le endorfine che avevamo accumulato durante in nostro rapporto andarono in circolo, e nel giro di pochi minuti ci addormentammo abbracciati stretti.
L'ultimo mio pensiero fù per il mio discepolo: chissà come era andata a finire la serata. :

Domenica mattina, poco prima delle 08:00 mi svegliai, in concomitanza della luce che filtrava dalle finestre.
Mi girai nel letto verso di lei, ma non c'era più; toccai le lenzuola nel suo posto, erano ancora tiepide e nell'aria percepivo ancora il suo profumo; pensai che fosse in bagno, ma non sentendo nessun rumore, mi alzai per controllare.
Vidi subito anche i suoi vestiti erano spariti, se n'era andata.

Guardai sul mobiletto nell'ingresso dove, come da prassi dentro una busta bianca, avevo lasciato il “regalo” per lei; era ancora là, dove l'avevo lasciato la sera precedente.
Controllai la busta, non aveva preso niente; solo sulla busta aveva lasciato l'impronta con il rossetto delle sue labbra.

Ritornai in camera e mi sedetti sul letto, con quella busta in mano; nella stanza aleggiava ancora il suo profumo.
“Allora è vero che i sogni muoiono all'alba” pensai.

Dopo circa un'oretta, mentre mi facevo la barba, sentii bussare alla porta; era il Frà, tutto arruffato come da copione; Mila se n'era appena andata.
Gli chiesi com'era stata la serata e il resto; entrò senza rispondermi, con aria trasognata, andando a sedersi su una poltrona; poi fissandomi con occhi lucidi finalmente mi rispose :
“Fantastica, è stata incredibile, non ho parole per ....“ e fece un sospiro di almeno 10 secondi.
Poi riprendendosi, mi raccontò tutto, nei minimi particolari; indubbiamente non era paragonabile alle ragazze che frequentava abitualmente in Italia.
Daltronde l'avevo avvertito, qui campionato e regole sono diverse.

“Ti sei ricordato del regalo ?”
“Sì, ho fatto tutto come mi avevi detto, lei era molto contenta”
“Ci credo, era una bella cifra....”
A questo punto il Frà mi guardò e sorridendo mi disse :
“Lo sapevo che il Mastro di Chiavi non poteva sbagliare.”
“Va bene, a questo punto il Mastro di Chiavi ti nomina ufficialmente Guardia di Porta”

I love New York pensai. ) ) )



Conclusione

Quest'episodio che ho voluto raccontare è avvenuto una decina di anni fa, quando Mei-Ley aveva 25 anni; da allora ha iniziato una splendida carriera professionale ed è diventata una star del cinema e sopratutto della televisione.
Dopo aver cambiato nome per l'ennesima volta,ha fatto diversi film di successo con attori famosi, purtroppo non come protagonista, come meriterebbe.
In compenso ha avuto un grosso successo di pubblico con alcuni serial-tv, di cui uno come protagonista principale, in cui metteva in mostra le sue “qualità” e la sua bravura nelle scene d'azione (è una delle poche star che non usa controfigure).
Proprio in questi giorni ho visto che una nota rivista USA l'ha nominata, per il secondo anno consecutivo, come l'attrice americana più sexy.
E per una splendida 35enne non è poco......

Il colmo poi è, per me, che Teresa e le sue amiche l'hanno eletta come loro idolo.
Ogni volta che la vedevamo in televisione o al cinema, Teresa non faceva altro che descrivere tutte le caratteristiche straordinarie di quest'attrice.
Ed io non sapevo se ridere o piangere.......



Anche Mila ha fatto carriera; ora è una delle top-model più richieste, vive tra gli USA e l'Europa e spesso lo vista sulle riviste di moda e di fotografia più famose.
Addirittura Met-Art e altre riviste specialistiche del settore gli hanno dedicato dei numeri speciali, con i migliori fotografi del momento.




Francesco purtroppo ha appeso le scarpe al chiodo; ha incontrato una bellissima cavallerizza (vera) che gli ha messo i finimenti, la sella e l'ha domato, regalandogli poi 2 bellissime bambine.
Ogni tanto ci si sente, abbiamo amici comuni; mi ha confessato che oramai è uno “tranquillo”, ha abbandonato i vecchi sentieri di caccia.
Ma Bigfoot non si sbaglia mai sui suoi discepoli; sono sicuro che da qualche parte dentro di lui c'è ancora un vecchio Ussaro che non vede l'ora di risalire a cavallo. :

Quando si diventa un Guardia di Porta, lo si è per sempre.
Così come anche per un Mastro di Chiavi.


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Eyjafjallajökull
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Che storie! Sempre belle e piene di suspence.
bigfoot
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Cap. VIII --- “Il Mastro di Chiavi”--- 4° parte

Il sabato mattina, Francesco arrivò prestissimo, non vedeva l'ora di poter vedere queste famose ragazze; visto che era così impaziente, tirai fuori il nootebook e lo misi in grado di accedere alle varie offerte dell'agenzia; intanto io, più prosaicamente come mi hanno insegnato le mie “esperienze” in giro per il mondo, pensavo al benessere personale e allo stomaco.

Il bell'ussaro, man mano che procedeva nella sua esplorazione, mi ricordava sempre più quei bambini quando entrano in uno di quei grandi negozi di giocattoli; vorrebbero questo, poi ne vedono un'altro e allora cambiano idea; poi però ne vedono un'altro ancora e così di seguito, saltando da uno all'altro senza mai decidere.
Non potei fare a meno di pensare : come Teresa al supermercato, quando su ogni cosa che prendeva in mano doveva leggere tutte le scritte, sempre indecisa.

Alle 10, dopo quasi 2 ore di scelte, sostituzioni e tentennamenti vari, mi fece vedere la sua scelta.
Gli chiesi perchè (volevo che fosse convinto della scelta).
“Ha 2 occhi stupendi.”
“E il resto ?”
&ldquoai, è bella, guarda anche tu.”
Guardai; effettivamente era una bella ragazza con uno sguardo “particolare” che il fotografo aveva saputo cogliere.
Guardai anche la scheda autobiografica.
“Mi sembra un po' giovane.....”
“Bè, ha 18 anni, quindi non ci sono problemi.”
“Viene dall'Ukraina.”
“E allora, non dirmi che sei razzista.”
“Senti Frà, abbiamo attraversato mezzo mondo perchè volevi “L'Avventura della Vita”, e poi tu mi vai ha scegliere un'ukraina, come se non ce ne fossero in Italia.”
“Ma questa è diversa da quelle che ho conosciuto in Italia.”

Cari amici e amiche, quando un uomo dice queste cose, è finita; potete mettergli i finimenti e la sella, non si ribellerà più.
Lo dico per esperienza.

“Allora prendi nota del numero e chiamala, così sentiamo se è libera per questa sera.”
Rimase ha pensare un buon 5 minuti (io intanto mi stavo già un po' incazzando); poi si decise prese il cellulare e la chiamò.
Ovviamente prima di telefonare, gli diedi una bella ripassata su quello che doveva dire e NON dire; quando la ragazza gli chiese da chi aveva avuto il suo numero, rispose giustamente :
&ldquoa un'amica.”

Era disponibile e concordarono l'appuntamento; chiese solo come doveva vestirsi, ma per fortuna Francesco non fece nessuna battuta :
“Vestititi come vuoi, nessun problema.”
Bravo, era la risposta giusta.

Ora finalmente si ricordò che c'ero anch'io e mi chiese com'era la mia.
“Vedrai questa sera” risposi sorridendo. )

Ora non restava che trovarci qualche impegno in attesa di questa sera; visto che il Frà non era mai stato a New York, facemmo qualche giro per la città.
Man mano che l'ora si avvicinava, il bell'ussaro era sempre più impaziente.
“Non penserai mica di saltargli addosso già al ristorante ?” :
“No, non sono mica matto”
Ma lo disse con lo sguardo della volpe che controlla il pollaio.

Cominciai a capire come si sente il palafreniere prima di dare il via al Palio di Siena......

Finalmente venne l'ora X; dato che il ristorante dove avevo prenotato distava 1 km circa dal nostro albergo, decidemmo di muoverci a piedi, in anticipo di una mezz'oretta perchè Bigfoot ha il vizio di arrivare sempre un po' prima per poter dare “un'occhiata” alla zona. :

Fu una scelta indovinata, in quanto la ragazza di Francesco arrivò in anticipo di 10 minuti rispetto all'ora prevista.
Francesco si presentò, lei sorrise, e si misero subito a chiaccherare, lasciandomi in disparte.

Bella era bella, molto giovane, fisico da modella, capelli biondi molto chiari; vestita alla moda, stivali con tacco.
Più che ukraina mi sembrava una nord-europea; finalmente Francesco si ricordò di me, e mi presentò alla ragazza.
Mi avvicinai, e come avevo notato dalle foto lo sguardo era veramente “particolare”; gli occhi erano di un grigio-azzurro molto chiaro, mi ricordavano quelli degli Husky, o meglio ancora quello dei Malamute.

Aveva degli “occhi di ghiaccio”; sentii un brivido nella schiena; veramente affascinante, aveva fatto un ottima scelta con questa Mila.
Intanto avevo notato che tra i due si stava instaurando un buon “feeling”; Francesco, come al solito disinvolto e un po' sbruffone, Mila sempre sorridente e abbastanza silenziosa.
Venni così a sapere che era a New York per lavoro, aveva alcune sfilate e dei servizi fotografici di moda da fare.

Poi, finalmente, con una decina di minuti di ritardo, arrivò la mia.
Quando sbarcò dal taxi, ebbi la conferma che Connie era veramente un'amica; sapeva della mia predilezione per le orientali, e questa che era arrivata valeva veramente il biglietto Milano-New York..... :

Occhi scuri, viso molto bello e non troppo orientale, capelli lunghi neri, longilinea, alta sull'1.70 che diventavano 1.80 con il maxi tacco degli stivali al ginocchio; dall'impermeabile tenuto semiaperto, si intravedeva un abitino molto corto che mettava in risalto due lunghe gambe affusolate.

Questa volta toccò a me avvicinarmi e porgendo la mano dissi :
“Ms Mei Ley, i suppose.....”
Rispose subito di sì, e allora mi presentai. )

Se è vero che la prima impressione è quella che conta, la mia fu quella di aver vinto la lotteria; Mei Ley impersonava lo stereotipo della ragazza che ho sempre cercato di incontrare.

Dopo le presentazioni e formazione delle coppie, entrammo nel ristorante per la cena; l'avevo scelto perchè è un posticino molto intimo, indicatomi tempo prima da un collega che ci portava l'amante quando era a New York.
Quando le 2 ragazze si tolsero gli impermeabili, per accomodarsi al tavolo, non potei che confermare quanto avevo già detto.

Anche Mila aveva un'abitino da sera scuro piuttosto corto, che metteva in risalto la sua figura e le belle gambe, anche se la parte più affascinante era il viso e quello sguardo che non passava inosservato.
Mei Ley aveva un'abito da sera abbastanza corto, che essendo longilinea contribuiva ad esaltare la sensazione dell'altezza. In pratica un'orientale con il fisico di una vikinga.

Mentre ci sedevamo notai che alcuni uomini, anche se in coppia con una donna, si girarono a guardarle; buon segno, avevamo visto giusto.
Mentre cenavamo, iniziammo a fare un po' di conoscenza reciproca; questo metteva un po' in difficoltà il buon Francesco, in quanto lui era abituato ad un'altro tipo di approccio (l'avevo visto all'opera con Teresa e la sua amica); ma qui è un'altro campionato, le regole sono diverse.
E poi ci sono anche le regole di Bigfoot.

Cominciai a prenderla alla larga, informandomi sul loro lavoro; apparentemente le 2 ragazze non si conoscevano (e questo mi parve strano, visto che le avevamo rintracciate con la stessa agenzia); ma visto il giro vorticoso che hanno queste agenzie, poteva anche starci. :

Mila ci raccontò da dove veniva, aveva 18 anni e faceva la modella, lavorando con alcune case di moda e diverse agenzie.
Mei Ley invece era americana, madre vietnamita e padre canadese, 25 anni, aveva iniziato anche lei come modella, ma poi era passata al cinema; aveva già fatto alcuni film ad Hong Kong, purtroppo non come protagonista (lo disse sorridendo), l'ultimo accanto ad un noto attore cinese esperto in arti marziali.
Anche i film erano di quel tipo, ed era stata scelta anche per il fatto che lei , oltre aver studiato recitazione, praticava diversi tipi di arti marziali.

Wow, questo spiegava quel fisico che “intuivo” si celasse sotto l'abitino; pensai ad alcune cose che qui per decenza non posso scrivere, sperando che il tutto non rimanesse un sogno. : )
Sarebbe stato estremamente seccante, arrivati a questo punto, dover riprendere l'aereo con le pive nel sacco.
Scacciai i cattivi pensieri e ripresi il mio autocontrollo; toccava a noi parlare, e raccontammo quello che avevo pianificato ore prima con il mio discepolo: tante balle con una leggera spruzzata di verità.
Così mi avevano insegnato.

L'unica cosa è che il bell'ussaro cominciava ad interessarsi troppo di Mei Ley e questo mi scocciava ; per fortuna bastò un paio di occhiatacce per farlo rientrare in formazione.
Detesto quelli che, pur avendo il piatto pieno, cercano di mangiare in quello del vicino.

Quando terminata la cena, le 2 ragazze andarono in bagno per “sistemarsi” (o per parlarsi, Bigfoot è sempre molto diffidente), io ne approfittai per chiarire alcune cose con il mio discepolo.

Ora il piano A di Bigfoot prevedeva un salto, tutti e 4, in un locale alla moda lì vicino; poi, a Dio piacendo, ogni coppia sarà libera.

“Tu sei il Mastro di Chiavi, quello che tu decidi per me va bene”
“Bella responsabilità, però ora tira fuori la carta di credito e paga il conto”. )

La mia proposta piacque subito alle ragazze, Mei Ley c'era già anche stata e il locale era molto "trendly"; ci rivestimmo e uscimmo nella notte.

I love New York (pensai tra me e me) prendendo sotto braccio Mei Ley.


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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zimmerman2:

E bravo bigfoot spero ci rivelerai alla fine chi è questa attrice
BF :
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
zimmerman2
Hulk (1948 post)
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E bravo bigfoot spero ci rivelerai alla fine chi è questa attrice
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Cap. VIII --- “Il Mastro di Chiavi”--- 3° parte

L'incontro con Connie aveva stravolto Francesco; mai nella sua “carriera” aveva incontrato una “femmina alfa”.
Ed adesso era preoccupato per il resto dell'avventura.
In albergo avevamo preso camere separate; a Bigfoot non piacciono le ammucchiate con relativi ingorghi; lo spettacolo lo preferisco privato, senza spettatori.

Prima di andare a letto, presi il mio notebook che mi segue sempre e cominciai a fare una prima ricognizione; Connie mi aveva fornito l'indirizzo del sito dell'agenzia che curava i rapporti tra le modelle e i clienti, e grazie al suo codice d'accesso personale, potei accedere anche alla parte “riservata”.

La scelta era veramente impressionante, tutto quello che uno poteva desiderare c'era.

Però mi venne un dubbio : il buon Francesco era preparato per quelle ? :
Il livello di gioco è molto alto qui, pur con tutta l'esperienza che si era fatto in Italia, qui rischiava di prendere qualche pesce in faccia.

Anche se gli avevo fatto un bel po' di “training” negli ultimi mesi, non ero del tutto sicuro che avrebbe rinunciato a quel modo un po' sbruffone che utilizzava con le ragazze. :

Quello che Teresa aveva diagnosticato come “Priapismo della personalità”; con lei non aveva funzionato (e lui c'era pure rimasto male, così mi aveva confessato (pensate che faccia tosta)); mentre con l'amica di Teresa invece aveva funzionato alla grande.

Visto che oramai avevo portato il mio discepolo sull'obbiettivo, decisi che era ora di dedicarmi a me stesso (mica potevo guardare la televisione).

Cominciai a scorrere il database delle ragazze; era veramente impressionante; ognuna con la sua scheda personale, caratteristiche fisiche, foto dressed/undressed (in pratica bikini), video (in cui si poteva vedere come si muoveva e il relativo provino).
Tutto molto professionale (d'altronde eravamo nel regno del professionismo); pensai all'Italia, sembrava il terzo mondo.

Visto che c'era la possibilità, cominciai a giocare con i filtri del database, ricercando cose strane o tipi particolari.
Era veramente impressionante; avevo visto che molte dichiaravano anche che lavoravano nell'ambiente dello spettacolo e quindi feci un po' di ricerche con quell'argomento.
Mentre scorrevo le foto delle ragazze, mi domandai perchè una ragazza che ha già un lavoro, e credo pagato profumatamente, debba affidarsi a queste agenzie..... :

Sul foglietto che mi aveva dato Connie, in fondo, c'era anche un nome seguito da un numero di telefono.

Feci una ricerca con il nome, ma risultava sconosciuta; provai a ripeterla usando il numero di telefono e..... non è possibile, questa dovevo assolutamente conoscerla, non potevo farmela scappare.

Chiamai il numero segnato sul foglietto; dopo alcuni squilli a vuoto, rispose una voce, calma e affascinante; mi presentai, e gli dissi che avevo avuto il suo numero da un'amica.

Lei, un po' titubante, mi chiese chi era; glielo dissi, poi gli chiesi se era disponibile per una cena il giorno dopo, con un mio amico e la sua ragazza.
Rimase in silenzio per alcuni secondi, poi finalmente mi dissi di sì; ci mettemmo d'accordo dove trovarci, e quindi ci salutammo.
Ora ero a posto, non mi restava altro che aspettare la scelta del mio discepolo. )

Quella notte non chiusi occhio, ero troppo eccitato; possibile che fosse veramente Lei ?. : )

Tra i componenti del mio equipaggio, molti erano scettici, era impossibile che una così accettasse appuntamenti al buio; ma anche il fatto che l'unico accesso al database fosse un numero di telefono poteva indicare che fosse fuori dal “giro” (che comunque era già di base “molto riservato&rdquo.:

Mi affascinava moltissimo l'idea di essermi avvicinato così ad un “frutto proibito” (come li chiamava il mio “Spirito Guida”, colui che mi ha insegnato tutto).

Ad un certo punto, nel cuore della notte, mi alzai e mi misi a fare ricerche in rete; su di Lei c'era un sacco di notizie, tutte dal punto di vista professionale; lessi e memorizzai tutto, foto e filmati compresi; mai avevo pianificato un'incontro in un modo così dettagliato .



Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VIII --- “Il Mastro di Chiavi”---  2° parte

Appena arrivati in albergo, chiamai il mio contatto , Connie( ovviamente è un'alias) che avevo già preavvertito del nostro arrivo una settimana prima; lei mi avrebbe guidato per l'ultimo km.

Avevo conosciuto Connie parecchi anni prima, casualmente mentre ero in “missione” in un paese del sudamerica.
Il nostro primo incontro, che ricordo perfettamente ancora adesso, non fu proprio amichevole; Connie ha un paio di anni più di me, portati tutt'ora molto bene, ed è una “giornalista scomoda” nel senso più puro del termine; lavora per un grosso giornale di N.Y., e conosce praticamente tutti.
Nel nostro primo incontro, mi fu praticamente “paracadutata” sulla scrivania dai mie capi; il mio compito era di fornirgli assistenza, ovvero fargli vedere tutto ma senza dirgli niente. :

Quando me la trovai davanti alla scrivania, in jeans sdruciti, camicia che metteva in risalto un seno mica male e “combat-vest” d'ordinanza, mi alzai in piedi per educazione e gli porsi la mano, presentandomi :
“Salve, sono ...omissis... , in cosa posso esserle utile ?”
La sua risposta fu esattamente in linea con la Connie che poi andrò a conoscere.
Mentre mi squadrava dalla testa ai piedi, sogghignando mi rispose :
“Bambolotto, potresti iniziare leccandomi un po' la pussy. Se ne sei capace.”

Confesso che all'ora rimasi spiazzato; avevo capito perchè c'era stato un po' di panico in ufficio, quando era stato annunciata la sua prossima visita; anche il capo della nostra security (un capitano dei marines) pensò bene di eclissarsi.

Si sedette davanti alla mia scrivania, si accese una Camel e sbuffandomi addosso, mi chiese :
&ldquoa dove cominciamo ?”
Volevo fargli notare che in ufficio non si poteva fumare, ma poi pensai che non era il caso di far incazzare ulteriormente la signora; mi sembrava un tipino già abbastanza pepato. :

Gli esposi il piano che mi avevano suggerito i miei responsabili; lei con il solito tono beffardo mi rispose con un :
“OK Little Boy, tu guida e io faccio le domande.”

Da allora, io per lei sono rimasto Little Boy; dopo quella volta, le nostre strade si sono incrociate altre volte; il nostro rapporto, da amichevole si è pian pianino trasformato in un rapporto sempre più stretto e “complice”.
Per i più maliziosi vi dirò subito che tra di noi non c'è mai stato niente di più di una vera e sana amicizia senza segreti.
Anche perchè fin da subito mi disse che lei era “diversamente etero e di mentalità aperta”. :

Per me Connie, e io per lei, siamo come due commilitoni che hanno trascorso dei periodi della loro vita assieme.
Ora era un paio di anni che non ci vedevamo, anche se comunque ci sentiamo almeno 2 o 3 volte all'anno; non fosse altro che per dirci 4 cazzate e ridere un po'.

Quando l'avvertii che eravamo arrivati e gli proposi di andare a cena da qualche parte, disse subito di si.
“Così ci facciamo due risate con il tuo amichetto”.
Guardai Francesco, il bell'Ussaro; non aveva idea dove si stava cacciando.
Dopo aver lasciato i nostri bagagli in albergo e dopo averci dato una sistemata, prendiamo un taxi e andiamo all'appuntamento con Connie.
Avevo prenotato la cena in un ristorante che conoscevo, sulla 5a, parecchio costoso; tanto era Francesco che pagava. )

Quando aveva deciso di affidarmi l'organizzazione di questa Avventura, l'avevo avvertito che sarebbe stata costosa; non puoi pensare di giocare nel NBA spendendo come in un normale campionato italiano; qui non conoscono i VU..... )

Connie arrivò come sempre puntualissima; con 2 assistenti che ti organizzano la vita, non puoi fare diversamente.

Appena fummo vicini, ci abbracciammo come vecchi commilitoni; come ho già scritto, era un paio di anni che non ci vedevamo, anche se ci sentiamo abbastanza regolarmente per telefono :
“Sei splendida, come sempre. E sei anche in forma strepitosa.”
“Tutto merito della mia personal-trainer, ci tiene che io sia sempre in forma; e a me serve avere sempre vicino una che mi curi bene; e la notte mi scaldi le ossa.....”

Maliziosa e diretta come sempre. :

“Anche tu ti trovo bene; avere un medico in casa ha i suoi vantaggi; Teresa come sta ?”
“Bene bene, anche se sempre incasinata con il suo lavoro”.
“E la tua collezione di No-prof come va ?”
“Non mi posso lamentare, anche se sta diventando sempre più difficile trovarne”

Sapeva tutto di me, come io di lei.

Francesco era un po' imbarazzato, fino a quel momento aveva assistito senza aprire bocca, nella nostra più totale indifferenza.
Chissà cosa stava pensando. :

Come sempre Connie mi precedette; si girò verso Francesco e disse :
“Little Boy, mi presenti il tuo nuovo amichetto ?”
Francesco arrossì fino alla punta delle orecchie.
Dopo la presentazione, entrammo nel ristorante; io c'ero già stato diverse volte, ma nessuno si ricordava di me; in compenso, probabilmente conoscevano la nostra accompagnatrice, visto che il personale entrò in fibrillazione.
Avevo chiesto un tavolo “riservato”, per cui ci misero in una saletta attigua al salone principale; come al solito c'era parecchia gente, e il codazzo di maitre e camerieri che ci accompagnò non passò inosservato.
E' il prezzo da pagare quando sei con Connie.

Dopo esserci accomodati al nostro tavolo rotondo, su cui una cameriera si era premurata subito di disporre dei fiori e delle bottiglie di Evian che, notai, non c'erano sugli altri tavoli; ne dedussi che conoscevano molto bene la nostra ospite.
Ordinammo alcuni piatti; io e Francesco, in previsione del match che ci aspettava, roba sostanziosa, mentre Connie si comportò come al solito; quello che ordinò non avrebbe sfamato neanche un passero.

Mentre mangiavamo, gli chiesi come andava il lavoro; avevo saputo, per vie traverse, dei problemi che gli aveva procurato la sua ultima inchiesta sulle “strane” vie del petrolio nell'est Europa.
"Purtroppo la gente non vuole più la verità, ma solo notizie belle..."
Gli dissi :
“Ti sarai fatta un sacco di amici anche lì.”
“Si, talmente amici che quelli dell'FSB mi hanno trattenuta per quasi un mese il passaporto”.
“Bè, mi sembra di ricordare che ti era capitato altre volte.”
“Peccato che questa volta non c'eri tu Little Boy a risolvere il problema”.
“Potevi sempre chiamare i tuoi amici di Tel Aviv, o quelli di Langley.....”
“A Tel Aviv hanno problemi ben più gravi da risolvere, e quelli di Langley...... non sono mai stata molto amata da quelle parti....”

Francesco ormai aveva l'aria stralunata; credo che stesse pensando in quale pasticcio si era andato a cacciarsi.
Aveva la stessa faccia di Gigggetto quando una volta gli raccontai alcune cose (solo alcune) del mio lavoro; eravamo in Val Grande, in quota per una battuta al camoscio, seduti sotto un'abete.
“Passerotto, non raccontarmi queste cose, mi fai paura.”
Detto da uno alto 1.90 per 120 kg, la cosa mi fece sorridere.
Non ne riparlammo mai più.

Fu Connie che decise di raccontare a Francesco di come Bigfoot l'aveva “evacuata” alcuni anni prima, da un paese del sudamerica; grazie alle mie conoscenze, gli avevo trovato un posto su un volo militare di rientro negli USA, anche senza il passaporto che le autorità gli avevano ritirato.
A forza di andare in giro a fare domande scomode e al suo mantra del “follow the money”, aveva cominciato a dare fastidio.

Eravamo arrivati alla fine della cena, quando Connie decise di passare all'argomento che ci interessava.
Girandosi verso Francesco, che fino a quel momento aveva fatto scena muta (il mio discepolo si stava comportando bene, anche perchè l'avevo avvertito, di parlare solo quando ti chiedono qualcosa).

“I gusti di Little Boy li conosco, invece i tuoi come sono ?”
Visto che Francesco non sapeva rispondere (mi ero dimenticato di “prepararlo” su questa domanda), Connie iniziò a fare un'elenco di caratteristiche tecniche che avrebbe fatto arrossire anche uno come Rocco Siffredi.
Alla fine, visto che l'esaminando era in difficoltà, Connie tirò fuori un Moleskin da appunti, scrisse qualcosa e me lo diede.
“Qui ci sono i numeri, gli indirizzi e i codici d'accesso; sai come funziona. Fai dare un'occhiata al bambolotto in modo che si schiarisca le idee.”

Poi, visto che il suo cellulare continuava a trillare per i vari messaggi che arrivavano, decidemmo di porre termine alla cena.
Salutammo Connie che non mancò di farci gli auguri per la buona riuscita della nostra avventura; e mentre lei rientrava nel suo bellissimo attico che dava sul Central Park, noi ritornammo al nostro albergo.

C'era da preparare il piano di battaglia, e sopratutto, scegliere le carte giuste. :

“Sei tu il mio Mastro di Chiavi, quello che decidi tu per me và bene...” disse il mio bell'Ussaro.


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
avogadro
Jr. Member (182 post)
K+ 24 | K- 16
A quando la continuazione dell'episodio? Ci farai mica aspettare fin dopo le ferie ferragostiane ??
zimmerman2
Hulk (1948 post)
K+ 482 | K- 191
E bravo portos questa volta fai l'insegnante
K+
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
AnDaty
Sr. Member (226 post)
K+ 237 | K- 99
Ottimo iniziare un nuovo capitolo ieri 04 agosto...
Tutti in spiaggia a leggere giornali di gossip, la gazzetta, romanzetti o saggi...
mentre i "gnoccaforumisti", con il tablet o smartphone, si gustano le tue avventure
Ciao BF

P.S.  Io non sono in spiaggia...
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VIII  --- “Il Mastro di Chiavi”---  1° parte

Mentre ero in volo verso gli States, ripensai agli avvenimenti degli ultimi mesi; accanto a me, sprofondato nella sua poltroncina, con le cuffie sulle orecchie un “collega” si divertiva guardando un vecchio film in lingua originale.
Pensai che dovevo essere veramente pazzo per essermi imbarcato di mia spontanea volontà in questa avventura. :

Per la prima volta avevo un “collega” italiano; o meglio non era ancora un “collega” nel vero senso del termine; infatti lavorava per una società a cui la mia Compagnia delegava alcune funzioni.
Francesco (nome di fantasia ovviamente, anche se il suo vero nome iniziava per F) l'avevo conosciuto quasi un'anno prima, in circostanze direi “insolite”. :

Io ero rientrato da una missione che mi aveva portato in giro per il Brasile per un paio di mesi; avevo bisogno di riposare, per cui mi misi off-line per 15 gg., in modo da potermi dedicare alla mia bella (nonché medico personale).
Era poco più di 2 anni che avevamo iniziato a convivere e Teresa non vedeva l'ora che rientrassi dalle mie trasferte per avermi tutto per sé.

Una sera, quando rientrò dal lavoro, mi diede la notizia che nel fine settimana eravamo stati invitati ad una festa in maschera (era il periodo di carnevale) dagli (...omissis...).
Bene, pensai, se c'è da fare il pagliaccio non mi tiro certo indietro. )

&ldquoomani sera, assieme alla Gabry, andiamo a scegliere i costumi” disse Teresa.
“Va bene, al massimo se non trovo niente che mi piaccia, mi vestirò da cacciatore o da pescatore.” :
La risposta di Teresa fu : “...(omissis)...”

La sera dopo, la sua amica Gabry ci portò presso una ditta che fornisce / affitta costumi per usi cinematografici; purtroppo per me, essendo periodo di carnevale, le taglie “forti” erano esaurite; l'unica rimasta era quella da Moschettiere del Re.
Perfetto, avevo sempre aspirato fin da piccolo, ad impersonare la figura di Porthos; quando mi vidi vestito allo specchio, mi congratulai con me stesso : ero veramente un bel figurino. )

Per coerenza anche Teresa e la sua amica si cercarono un costume adatto; quando si vide vestita, Teresa inorridì; il suo costume da dama di corte metteva molto in risalto il seno; e quando dico molto intendo molto; la costumista impiegò una buona mezz'ora per convincerla che il costume andava indossato così, a quei tempi era normale che le donne si mettessero in mostra.
Poi, anche grazie alla sua amica che scelse un vestito dello stessa epoca per coerenza con noi due, si convinse.

Venne il sabato della festa; i costumi erano parecchio ingombranti e per andare dovemmo usare la SW di Teresa, ovviamente con alla guida il sottoscritto; non era facile guidare con gli stivali “alla moschettiera”, ma grazie alla mia esperienza da pescatore e andando pianino, riuscimmo ad arrivare.
Purtroppo non c'era parcheggio nelle vicinanze, per cui optammo per il parcheggio di un supermercato distante 500/600 mt. dal palazzo dove dovevamo andare.
Mentre camminavamo incrociammo :
A) alcuni ragazzini che mi chiesero se ero effettivamente uno dei 3 moschettieri (risposi di si e che stavo proprio cercando gli altri 2. )
B) le relative mamme che trovarono da ridire “su quelle 2 svergognate che mettevano in mostra tutta la mercanzia”
C) una pattuglia di carabinieri in macchina, che rallentarono vistosamente per guardare quei tre che camminavano sul marciapiede lungo il Corso, così diversi da quelli che “camminano abitualmente a tutte le ore” nello stesso posto; probabilmente erano “strani” i vestiti lunghi che indossavano le mie accompagnatrici.

Comunque arrivammo a destinazione, e finalmente ci trovammo a nostro agio tra Giulio Cesare, Napoleone e relativa consorte, personaggi fantasy, Supereroi etc. (la fantasia umana non ha limiti). )

Mentre le mie donne si intrattenevano con le loro amiche, io comincia a fare una ricognizione della festa; c'era un'Agrippina che non era niente male, una Cleopatra decisamente sexy, ma sopratutto una Biancaneve stupenda.

Fin da piccolo ho sempre avuto un debole per Biancaneve; sopratutto non ho mai capito che c@@@o ci faceva una come Biancaneve in una casetta nel bosco assieme a 7 nani. :
Ho anche provato ha chiederlo ai miei genitori, ma mia mamma mi spiegò che era lì per tenere pulita la casa perchè loro dovevano lavorare in miniera, mentre mio padre aggiunse che gli faceva anche da mangiare.
Ho sempre pensato che fossero solo delle balle e che c'era sicuramente sotto qualcosa. :

Ma qui alla festa, assieme a Biancaneve, c'era Lui.

Capii subito che era un collega “punter”; il mio sesto senso l'ho avvertiva perfettamente.
E anche il costume non poteva passare inosservato: era vestito da Ussaro Piemontese.
Guardandolo bene però capii che non era un costume affittato, era una divisa originale (sono appassionato delle vecchie uniformi, in particolare quelle dell'epoca napoleonica).
Una roba così non si trova facilmente; la mia curiosità scattò immediatamente, perciò mi avvicinai e sfruttando una pausa nella loro conversazione, chiesi informazioni.

Ci presentammo, mi disse di chiamarsi Francesco e l'uniforme l'aveva avuta in prestito da un vecchio amico; l'aveva scelta perchè lui da militare aveva fatto servizio con i cavalleggeri del “Nizza”.
Iniziammo ha parlare di vecchie uniformi, al che Biancaneve si scocciò e ci lasciò soli; dentro di me mi congratulai, gli avevo fatto saltare un probabile appuntamento con la bella di turno.

Ma come sempre c'è il rovescio della medaglia, me lo ritrovai appresso, quando ritornai dalle mie 2 dame.
L'amica di Teresa fu subito colpita dal bell'Ussaro (anche perchè lei era single); solo che il bel'Ussaro non guardava altro che Teresa.

Situazione decisamente imbarazzante; il vero Porthos non avrebbe aspettato 10 secondi per sfidare il bel'Ussaro ad un duello all'alba dietro il Convento dei Carmelitani Scalzi.
Quello che mi trattenne fu il fatto che, mentre la mia spada da Moschettiere del Re era di tolla (come la sua faccia), lui aveva una “vera” sciabola militare.
Mi limitai a sorvegliare le mie 2 ragazze, l'Ussaro probabilmente capì l'antifona, e la serata trascorse in allegria senza mai trascendere.

Quando venimmo via, volle assolutamente accompagnarci all'auto; quello che mi colpiva, era la facilità con cui passava da una all'altra, sempre brillante, sempre affascinante.

Il ragazzo mirava in alto, voler portarsi a casa 2 donne al primo incontro e quasi da fuoriclasse; chissà se lo era veramente. :

Mentre ritornavamo alla nostra auto, mi augurai di rincontrare ancora i carabinieri; chissà se si sarebbero accorti di questo “vero Ussaro” e della sua "vera sciabola". :

Quando a casa feci notare la cosa a Teresa, lei mi diede una risposta lapidaria : il ragazzo era affetto da “Priapismo della personalità”.
La cosa mi fece sorridere; gli risposi :
“Speriamo che sia solo della personalità, e non di qualcos'altro......” )

Non so come, probabilmente attraverso qualche partecipante alla festa, riuscì a procurarsi i numeri di Teresa e della Gabry; Teresa fu contattata per prima ovviamente, ma la mia piccola lo liquidò subito smorzando il suo “priapismo della personalità” con bel NO perentorio. )

Invece con la sua amica andò meglio; alcune settimane dopo, Teresa mi raccontò che la Gabry si era messa con il bel'Ussaro.

Trascorsero alcuni mesi, io ripartii per un'altra trasferta e quando ritornai, era oramai ottobre, il periodo che dedico quasi sempre alla caccia.
Quell'anno avevamo deciso, io, Gigggetto e il Pinuccio di farci una decina di giorni in Polonia, in una zona ricca di cervi.
E' un posto bellissimo, con un'organizzazione perfetta, con guide e interprete sempre al seguito: talmente perfetta che quasi ogni anno ci ritorniamo.
Ma ci ritorno sopratutto perchè c'è Olga, la nostra interprete. )

L'avevo conosciuta alcuni anni prima; era una bella ragazza bionda di 32 anni, separata con un figlio; faceva l'interprete con l'organizzazione a cui ci appoggiavamo per le nostre uscite di caccia in Polonia e altri paesi dell'est, parlava correttamente diverse lingue tra cui anche il russo; ed era veramente molto, molto simpatica e alla mano.
Sopratutto l'apprezzavamo per la sua allegria (da quelle parti sono sempre piuttosto fredde), visto che comunque gli toccava lavorare quasi sempre con soli uomini e per la sua efficienza nel risolvere i vari problemini di logistica.

Impiegai 3 stagioni (di caccia) per capire che faceva anche altre cose oltre l'interprete; quando lo scoprii, mi confessò che lo faceva per arrotondare lo stipendio (che in Polonia non era altissimo), e sopratutto lo faceva con una ristretta cerchia di amici fidati.
E' ovvio che l'esperto di “No-prof” Bigfoot impiegò poco per trovare la password d'accesso, e così anch'io potei vantarmi di avere il mio porto sicuro nella fredda Polonia. )

Quella volta Gigggetto mi abbandonò prima del previsto, per problemi urgenti nell'azienda di famiglia; per non fare il viaggio da solo (visto la sua paura atavica per i viaggi aerei), anche il Pinuccio decise di rientrare prima per fargli compagnia; in questo modo restai per gli ultimi 2 da solo a Varsavia.
Dovevo sbrigare tutte le formalità tra cui quelle per il rientro delle armi in Italia; è Olga era disponibile per darmi una mano (e anche altro ).
L'ultima sera, per ringraziarla, la portai a cena in posto molto chic di Varsavia; eravamo quasi alla fine della cena e ci stavamo organizzando per il dopo-cena, quando nel ristorante entrarono 2 uomini; non c'era molta gente, anche per via dei prezzi un po' altini per i locali.
Vidi che uno dei 2 uomini mi fissava, poi mentre l'altro si sedeva ad un tavolo, si avvicinò a noi sorridendo; quando mi chiamò per nome, finalmente lo riconobbi : era il bell'Ussaro della festa di carnevale.

Soliti convenevoli, presentazione ad Olga (che spogliò letteralmente), con evidente imbarazzo della ragazza; essendo un nostro collega di merende capì al volo la situazione, e ci lasciò per andare a cena con il suo collega di lavoro, non senza prima dirmi che mi avrebbe chiamato visto che le nostre società lavoravano assieme su diversi progetti. ::9
E poi sottovoce, mi disse di salutare anche Teresa.
Io avrei voluto invece sapere da lui come era andata con la Gabry, ma Bigfoot è uno discreto e paziente e non dissi niente; ma intanto cominciai a pensare come fargliela pagare allo sbruffoncello. :

Io e Olga finimmo velocemente la nostra cena; non mi piaceva come il bel'Ussaro continuava a guardare la ragazza; per cui, di comune accordo, ce ne tornammo nel mio albergo.

Ed ora la vendetta di Bigfoot stava per iniziare; alcuni giorni dopo l'episodio di Varsavia, Francesco mi contattò: voleva assolutamente e a qualunque costo l'Avventura della vita, e siccome io ero sicuramente un esperto della materia, voleva che gliela organizzassi.
Inizialmente declinai la proposta, ma poi divenne insistente; troppo insistente, esattamente come tutti quelli che, appena conosciuti, ti chiedono se hai dei contatti di ragazze “No-prof” da passare.

Ma piano piano, nella mia mente mi si stava formando un piano; voleva un'avventura memorabile ?
O.K., Bigfoot gliela avrebbe fornita. )

...

Quando il comandante dell'aereo annunciò che era iniziata la procedura di discesa verso il “La Guardia”, guardai il bell'Ussaro che mi sedeva al fianco.
Stava per iniziare, sotto la mia guida, la sua Avventura della Vita.
“I love N.Y.” pensai sorridendo.


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
dania.rose
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Mi raccomando, inizia a cercare cose da spalmare felice per le belle news. Come sempre bravo BF!
xxxxlevel
Sandokan (1463 post)
K+ 653 | K- 225
Complimenti Bigfoot eheheheh hai scritto un poema però ) un saluto.


+136
http://i61.tinypic.com/255n…" /> http://i62.tinypic.com/34et…" />
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Grazie ragazzi.

Nella prossima puntata, per quelli che.... "i love N.Y." :

_______________________________ IL MASTRO DI CHIAVI ________________________________

( COMING SOON )
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
paolalanera
Sr. Member (366 post)
K+ 251 | K- 41
Bigfoot(con la maiuscola) finalmente posso karmarti, le Tue avventure si leggono tutte d'un fiato e hanno tutti gli ingredienti per appassionare il lettore e suscitare un po' di invidia, almeno a me, che come spirito sono viaggiatore e avventuriero ma nella vita non sempre va come vorresti che andasse.

Naturalmente mi unisco a tutti per gli elogi per come scrivi ecc.ecc. e Ti faccio un in bocca al lupo per Natale in America(non il film)

Ciao Super K+131
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Grazie a tutti, ed in particolare a Dania.Rose.
Di cuore.

Alla prossima

BF
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TheFisher
Hero Member (668 post)
K+ 426 | K- 54
complimenti bigfoot! alla tua avventura natalizia passata ed un augurio per quella futura! avessi potuto ti avrei karmato per ogni capitolo!
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 293 | K- 119
Più o meno ci avevo azzeccato. Che avventure che hai da raccontare... Ti invidio pure un po'. Io più che una spagnola ed un rapporto strano con 2 donne non ho nient'altro da raccontare. Comunque grazie per i tuoi racconti. Belli e fanno sognare. Per di più scrivi molto bene. Io sono una frana con le donne.
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Rosaescort
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