Gnocca forum
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bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Grazie ragazzi.

x MiamiVice
come ti avevo già in parte detto in MP, questo capitolo è molto più lungo dei precedenti (e per quello che ho dovuto suddividerlo in più parti), in quanto sono stati 8 giorni incredibili.
E il bello deve ancora venire......... )

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
MiamiVice
Sr. Member (289 post)
K+ 356 | K- 194
Ti becchi il 101 Palindromo , in attesa che arrivi il capitolo conclusivo...
O dura ancora molti capitoli? Ogni volta il nuovo racconto è più lungo del precedente!
Saluti!


      MiamiVice

Piatti preferiti: Y, capezzoli e labbra morbide e carnose. Chi non bacia gode solo a metà
TBK®
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
Che gran donna Alzata con Pugno
Attendo con ansia la prossima puntata
Ciao BF!
xxxxlevel
Sandokan (1460 post)
K+ 645 | K- 225
) Eheheheh e qui mi sento tirato in ballo, in effetti i "Pavesini" piacciono proprio a tutti

) Poi l'immagine del "babi" scusami ma mi ha fatto sguarare davvero eheheh....

Grande uomo peloso ti do il K+100 te lo sei meritato, saluti.
http://i61.tinypic.com/255n…" /> http://i62.tinypic.com/34et…" />
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VI  -  “Alzata con pugno e il Sasquatch ”  3° parte

Appena arrivati all'accampamento, non potei fare a meno di notare che la ragazza indiana, prima di venire a fare anche lei il bagno, aveva già preparato tutto per la cena.

Appesi ad un albero c'erano 2 scoiattoli già puliti, e un sacchetto di tela con dentro qualcosa.

Intanto iniziarono a venire giù le prime gocce di pioggia; mi sarebbe piaciuto dormire sotto le stelle, nel mio sacco a pelo, ma viste le previsioni, decisi di montare la mia piccola tenda.
Si tratta di una piccola tenda a forma di igloo, comodissima da portarsi dietro perchè una volta smontata occupa pochissimo spazio nello zaino; peccato che sia per una persona sola; difatti quando siamo via assieme io, Gigggetto e il Pinuccio ne abbiamo una a testa.

Per montare la tenda, mi ci volle una ventina di minuti, giusto il tempo di vedere che la ragazza aveva preparato i 2 scoiattoli (spiacenti di deludervi, ma non era la prima volta che li mangiavo, sono buonissimi, sembra coniglio) mettendoli ha cuocere su una forcella accanto al fuoco; vicino, su una pietra c'erano delle radici di una pianta, una specie di tubero; dopo averle sommariamente pulite, le metteva ai lati del fuoco, dove la cenere era ancora calda.

Io intanto avevo tirato fuori una delle mie buste “militari” di cibo liofilizzato, chiedendomi se era il caso di preparare un piatto sì ricostituente, ma anche e sopratutto deprimente.

Decisi per il piatto locale del giorno, e la busta ritornò nello zaino.

La carne era cotta perfettamente e i tuberi erano delle specie di patate che, cotte nella brace, si sposavano perfettamente; in più, alla fine tirò fuori da una specie di foulard una manata di frutti di bosco (more, lamponi, mirtilli e altre bacche colorate), buonissimi (ma quando li aveva raccolti ?).
Cosa volevo di più; in pochi minuti, questa ragazza aveva organizzato la cena. )

Pensai a Teresa e alla sua mania di perfezionista, che perdeva sempre 10 minuti a leggere le istruzioni di cottura dei surgelati.
Dovetti sorridere.....

Il momento della cena accanto al fuoco, durante le battute di caccia, è molto particolare; è il momento in cui si fa il punto della giornata, si preparano i piani per il giorno dopo,si socializza, si raccontano le proprie esperienze, è il momento in cui si racconta di se stessi. :

Alzata con Pugno invece era stata sempre molto silenziosa e riservata per tutta la giornata; solo lo stretto indispensabile, anche perchè non parlavamo la stessa lingua.

Allora provai io ha rompere il ghiaccio, chiedendogli a gesti, quanti anni aveva (tracciando con un bastoncino per terra tante righe parallele quanti erano i miei anni).
Lei capì subito, e con la mano cancellò la metà delle mie righe : aveva 24 anni (avevo pensato 28-30). :

Gli chiesi, a gesti, se aveva figli; mi rispose di no.
Notai però un velo di tristezza scendere sul suo volto, per cui cambiai argomento e gli chiesi dove voleva portarmi nei prossimi giorni.

Disegnò sul terreno boschi, colline, laghi; poi con la mano disegnò nell'aria salite e discese.
Pensando a quello che mi portavo dietro ero pazzo di gioia............ :

Iniziò a piovere, abbastanza forte; era ora di ritirarsi in tenda, e quindi gli feci segno di prendere la sua roba e di venire al coperto.
Non era il massimo della comodità perchè eravamo in 2 (di cui uno “grosso&rdquo in una tenda monoposto, ma lei non ne volle sapere; prese un telo dalla sua bisaccia e con 2 rami fece una tenda di “fortuna”.

Visto che non ero riuscito a convincerla, presi il mio sacco a pelo dalla tenda, lo misi accanto al fuoco di fronte a lei, e mi ci ficcai dentro vestito con tanto di cappellino di gore-tex in testa.
Non mi sono mai piaciuti i favoritismi, sono fatto così. :

L'indiana rimase molto colpita; credo che non se lo aspettasse, anche perchè nella loro cultura (e in tante altre per la verità la donna è sempre subalterna all'uomo; nelle volte precedenti che ero venuto in Canada mi era capitato spesso di vedere uomini con le mani in tasca o che al massimo portavano il fucile, e la loro donna stracarica di equipaggiamento e figli che li seguiva.

Dopo 5-6 minuti che eravamo sotto la pioggia ormai costante, Alzata con Pugno sgusciò da sotto il suo telo di fortuna, prese la sua coperta e la portò nella mia tenda.
Dopo di chè venne da me, mi fece segno di alzarmi, prese il mio sacco a pelo e lo andò a sistemare accanto alla sua coperta nella mia tenda.

Mio fratello e mia cognata (appassionati di campeggio) dicono sempre che non c'è niente di più bello e romantico di essere in due sotto una tenda quando fuori piove a dirotto. )

Quando mi stesi nel mio sacco a pelo, accanto ad Alzata con Pugno, con la pioggia che batteva sulla tenda, pensai proprio a quello. :

Mi si stava prospettando una bella nottata. : )


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
caballero_6m
Sr. Member (387 post)
K+ 292 | K- 41
bigfoot:

PBJ = Pussy Blow Job (è chiaro vero, o vi serve anche un disegno ? ) )
DI-SE-GNO... DI-SE-GNO... DI-SE-GNO...

premesso che ho sempre letto "a sbafo" tutti i tuoi racconti senza mai intervenire, approfitto dell'occasione per complimentarmi con te per averci reso partecipi delle tue avventure e per la forma che usi per raccontarle.

bravo, bravo, bravo.

k+ appena esci dalle 96 orine
AnDaty
Sr. Member (226 post)
K+ 237 | K- 99
Immagino un territorio bellissimo, immerso nella natura...mi sembra di essere lì...
Aspetto con ansia la terza parte

Ciao bigfoot...
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Oramai camminavamo da oltre 3 ore lungo le sponde del lago, verso nord; aveva un passo piuttosto “spedito”, molto più rapido del mio; per fortuna quando vedeva che restavo un po' indietro si fermava ad aspettarmi.

Oltre tutto, essendo piuttosto longilinea e “caricata leggera” era sicuramente favorita rispetto alla taglia XXXL del sottoscritto, equipaggiato “pesantemente”.

Il problema principale di queste spedizioni e sempre quello di NON prendere poco e di NON prendere troppe cose; ci vuole un giusto equilibrio (sembra facile). :

Finalmente durante la sosta potei dare un'occhiata alla mia guida; quando il responsabile del lodge me la presentò non mi aveva fatto una gran impressione; ora invece, complice il fatto che la vedevo vestita con i suoi abiti tradizionali, mi sembrava quasi bellina.
Ovviamente tenendo conto che comunque era una “nativa” (Ndr: così vogliono essere chiamati).
Era alta circa 1.70, longilinea (ma non magra), pelle piuttosto scura (non come una mulatta, direi piuttosto come se fosse abbronzata); capelli neri corvini lunghi, riuniti in 2 trecce ai lati del capo.

In quelle 3 ore di marcia, praticamente avevo consumato tutta la borraccia d'acqua che mi avevo portato, urgeva fare rifornimento; lei se ne accorse, tirò fuori dalla sua bisaccia una fiaschetta in pelle e me la porse.
Non mi andava di consumare anche la sua acqua, quindi mi bagnai solo le labbra e gliela restituii; posai quindi lo zaino e l'aprii; da qualche parte avevo 2 pacchettini di biscotti (li avevo presi al duty-free al momento della partenza da milano),erano i mitici pavesini; l'intenzione era quella di darli a Gigggetto per farlo stare buono, ma poi ci pensarono le hostess a rinpinzarlo a dovere.
Aprii uno dei 2 pacchettini, ne presi 1, dopo di che offrii il pacchetto alla mia guida.

Capii subito che era curiosa, prese il pacchetto e cominciò ad annusarlo; poi, finalmente si decise a prenderne uno ed ad assaggiarlo.
Dal sorriso di approvazione capii che gli erano piaciuti; gli dissi di tenere tutto il pacchetto, ma lei voleva ridarmelo indietro; allora per convincerla, tirai fuori anche l'altro e glielo feci vedere; si convinse, e con un cenno di ringraziamento, lo ripose nella sua bisaccia.

Purtroppo non c'era molto colloquio tra di noi; parlava solo la sua lingua, anche se qualche volta tirava fuori delle parole in francese e inglese. Tra di noi comunque ci si intendeva benissimo con i gesti (sono sempre stato abbastanza sveglio). )

La scena dell'acqua e del biscotto mi aveva ricordato la scena dell'incontro del tenente (Kevin Costner) e della squaw Sioux Alzata con Pugno nel film "Balla coi lupi".
Gli dissi sorridendo, visto che il suo nome era impronunciabile (per me),che d'ora in avanti l'avrei chiamata Alzata con Pugno. )

Mi guardò seria, non aveva capito, ma mi andava bene lo stesso.

Riprendemmo la marcia verso nord, lungo il lago.
Costeggiando la riva, Alzata con Pugno trovava spesso tracce di animali che erano andati a bere; tra questi, mi fece vedere anche le tracce lasciate da alcune alci.
In particolare mi fece vedere una serie di impronte molto grandi; con un bastone indicò sul tronco di un albero l'altezza dell'animale: praticamente un grosso cavallo !!

Poi però mi fece capire che non si poteva prendere perchè era una femmina (per farsi capire si prese i seni con le mani evidenziandoli, con 2 vitelli (portò la mano con le dita aperte all'altezza del suo fianco, agitandola orizzontalmente).
Gli feci segno che avevo capito, ed approvavo.

Riprendemmo il cammino, oramai era pomeriggio inoltrato; dietro di noi intanto il tempo stava cambiando, grosse nuvole cariche di pioggia stavano scendendo dalle montagne verso il lago.
Diedi un'occhiata alla mia stazione meteo/gps portatile che avevo nello zaino; il barometro era in picchiata, gran brutto segno.

All'improvviso vidi la ragazza, avanti a me di una ventina di metri, immobilizzarsi; poi si acquattò alzando la mano destra e rinchiudendola a pugno.
Nel linguaggio delle guide di caccia (e dei militari professionisti) devi fare altrettanto, prestando attenzione verso la parte dove vedi il pugno chiuso (in questo caso verso la sua destra).
Misi immediatamente un ginocchio a terra, presi il Weatherby dalla spalla, lo appoggiai sulla coscia e camerai una cartuccia.
Il pur lieve rumore dell'otturatore del Weatherby (che io avevo a malapena sentito), la fece girare di scatto e mi fece subito segno di non sparare.

Poi, con l'intento di farmi capire che animale era, si mise ha fare delle strane smorfie con la faccia e le mani.
Capii quasi subito che aveva visto un felino; ma cosa di preciso ?
Da quelle parti sono abbondanti puma, linci, bobcat e wildcat.

Presi lo Steiner 10x50 e cominciai ha sbinoculare; c...o, non vedevo nulla; lei visto il mio sguardo interrogativo, cominciò a disegnare con le mani qualcosa nell'aria ; pianta abbattuta, 2 cespugli, un grosso ramo messo in verticale davanti ad una roccia rotonda.
Guardai nella direzione del suo braccio e finalmente la vidi : era una lince canadese stupenda, davanti alla roccia, e ci stava osservando anche lei; era distante una quarantina di metri.

Per alcuni minuti non ci muovemmo, limitandoci ad osservarla; ad un certo punto, sempre senza parlare, con dei segni mi fece capire che era una femmina che portava da mangiare ai suoi piccoli.
Mentre continuavo ad osservarla attraverso il binocolo, vidi che prendeva un grosso uccello morto in bocca (penso fosse una grouse) e con un paio di salti si diresse verso dei cespugli; immediatamente, da sotto i cespugli saltarono fuori 3 cuccioli a far festa.
Ancora adesso mi chiedo come aveva fatto ha vederla, ha capire che era una femmina e che portava da mangiare ai suoi piccoli.

Era la prima volta che vedevo una lince dal vivo.

Riprendemmo il cammino, e deviando dal percorso per non disturbare la famigliola, tornammo verso il lago.
Era ora di scegliere un posto dove dormire, anche perchè il tempo si faceva sempre più brutto; anche la temperatura era scesa : al mattino, quando eravamo partiti, era di 14°, ora era scesa a 11°.

Dopo poco più di un quarto d'ora trovammo quello che cercavamo: un spiazzo circondato da alberi abbattuti su 2 lati, quasi in riva al lago (distante una trentina di metri).
Preparammo il campo; mentre accendevo il fuoco (con la barretta di magnesio e l'acciarino è un'attimo farlo, anche con l'umidità che c'era), l'indiana aveva raccolto un bel po' di legna e procurato l'acqua (dal lago).

Però prima di mangiare volevo fare un po' di toelette personale (in fin dei conti avevamo marciato per oltre 10 ore ed ero sudato marcio).
A gesti gli feci capire che cosa volevo fare, e mi avviai verso il lago; trovai un angolino da cui il campo non si vedeva, mi spogliai e scesi in acqua.
Era fredda, ma non come mi immaginavo, tenuto conto che oramai la temperatura probabilmente era sotto i 10°; cominciai a lavarmi e strofinarmi bene, per riattivare la circolazione e togliermi un pò di sporco.

Ad un certo punto senti uno sciaquio dietro di me; mi girai subito pensando:
“C...o, non ho preso il fucile !!”.
Invece, con mia enorme sorpresa, era Alzata con Pugno che era entrata in acqua anche lei (era distante una decina di metri).

Notai anche che sulla riva accanto ad un tronco, aveva lasciato tutti i suoi vestiti e il Lee Enfield. Siccome ero completamente nudo, mi vergognavo un po' (non ridete per favore); lei intanto si era messa a nuotare in su e in giù, ignorandomi completamente.

Cominciavo ad aver freddo, ma volevo uscire dopo che se ne fosse andata, per cui continuai a fare la ranocchia (anzi, visto la stazza, assomigliavo più ad un babi) in acqua.
Per fortuna, dopo una decina di minuti che mi sembrarono lunghissimi, uscì dall'acqua completamente nuda, e vi assicuro, tutti i mie dubbi su cosa ci fosse sotto quel costume tradizionale, sparirono.
Era un gran bel vedere; e come gentil'uomo mi fermo qui. )

Velocemente si rivestì, poi guardandomi mi fece segno di uscire anch'io dall'acqua; presi il coraggio a 2 mani,e dicendomi che in fondo era stata sposata e quindi non c'era niente da vedere che non avesse già visto, uscii dall'acqua. )
Lei con il fucile in spalla, aveva preso i mie indumenti e me li porse; assolutamente imperturbabile.
Una volta rivestito, tornammo all'accampamento per la cena (e la notte )).



Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Grazie ragazzi.

La descrizione della mia guida indiana la troverete nella seconda parte del racconto.
Posso solo anticiparvi che è stata un'esperienza "incredibile". )

Come ha sottolineato l'amico Sempreintir, spesso troverete nei mie racconti delle sigle a voi sconosciute; lavorando spesso con gli anglosassoni ho preso da loro il vizio di utilizzare diffusamente gli acronomi; quando non vi è chiaro qualcosa chiedete pure.
Per adesso :
P.H. = Professional Hunter (cacciatore professionista che ti fà da guida)
PBJ = Pussy Blow Job (è chiaro vero, o vi serve anche un disegno ? ) )

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
sempreintir
Super Hero (1115 post)
K+ 1114 | K- 268
Caro Piedone...quel termine P.H., da te menzionato qualche racconto fa', mi aveva messo la famosa pulce nell'orecchio...adesso ne ho la conferma!!!! K+ ...di stocco!!
zimmerman2
Hulk (1948 post)
K+ 482 | K- 191
Bravo miamivice stavo proprio x chiedere una descrizione dell'indiana
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
MiamiVice
Sr. Member (289 post)
K+ 356 | K- 194
L’aereo è come la barca che più è piccola e più sente il mare…
Certo che sei stato un po' strunz a far prendere un idrovolante a una persona alla sua prima esperienza con gli aerei... e che ha paura a volare!

Lo chiedo io prima che lo faccia qualche collega... ma com'era questa “squaw” indiana? Un minimo di descrizione, per capire se il tuo equipaggio si è messo sull'attenti o è tornato a dormire aspettando la prossima
Saluti, in attesa della continuazione


      MiamiVice

Piatti preferiti: Y, capezzoli e labbra morbide e carnose. Chi non bacia gode solo a metà
TBK®
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VI  -    “Alzata con pugno e il Sasquatch ”

Era parecchio tempo che mi frullava nella testa un desiderio : portare Gigggetto a caccia nel grande nord americano.
Purtroppo il mio “grosso” amico ha un problema gigantesco : ha una paura folle di volare.
Per convincerlo impiegai tutti i mezzi leciti e illeciti possibili; addirittura feci intervenire anche Teresa per fare in modo che curasse, sotto l'aspetto psicologico, il problema.
La mia compagna prese subito a cuore il suo problema, e con una serie di sedute (cene del sabato sera) riuscì ha convincerlo. )
Probabilmente influì anche il fatto che Teresa preferiva sapermi in giro per il mondo con un fucile piuttosto che al lavoro in qualche paese “disagiato”; e meno male che non gli raccontavo tutto. :

Finalmente si convinse, e diedi via ai preparativi : spedizione delle armi e bagagli (operazione semplice se non fossimo in Italia) tramite l'outfitter canadese a cui avevo delegato l'organizzazione della “vacanza”.
Il giorno della partenza, visto che aveva un po' di tempo, pregai Teresa di accompagnarci, perchè ero sicuro che il “bambinone” avrebbe fatto i capricci all'ultimo momento. :

Non mi sbagliai, Teresa e la moglie di Gigggetto dovettero prenderlo sottobraccio e portarlo pian pianino verso la zona d'imbarco; un uomo che stesse salendo al patibolo sarebbe stato più allegro.
Sull'aereo (per fortuna avevamo beccato la fila centrale) mi premurai di avvertire le hostess che il mio amico aveva paura di volare; in effetti durante il volo le assistenti si fecero veramente in quattro per rendere il volo più confortevole possibile.

Arrivammo a Toronto in perfetto orario; purtroppo non era stato possibile trovare un volo diretto dall'Italia per Vancouver, per cui dovemmo cambiare aereo; al momento di salire sul Boing della Air Canada, Gigggetto ricominciò ha fare i capricci :
“Chi me la fatto fare, non ce la faccio più, ho paura etc.”
Lo guardai con lo sguardo più cattivo possibile e gli risposi :
“A questo punto siamo oltre il punto di non ritorno, abbiamo speso un sacco di soldi, sali sull'aereo e stai zitto o ti prendo a calci in c....o !”
Capì che non scherzavo e mogio mogio salì sull'aereo”

A forza di frequentare per lavoro gente “dura”, stavo diventando come loro.

A Vancouver, c'era il terzo cambio aereo da fare; per fortuna non c'era da aspettare e salimmo subito sul 737 per WhiteHorse; ormai Gigggetto era “soggiogato” da me e mi seguì senza tante cerimonie.
Per fortuna il volo durò abbastanza poco (almeno rispetto ai 2 precedenti); l'unica cosa che disse è che gli dispiaceva che gli aerei fossero sempre più “piccoli”.
Pensai, ovviamente senza dirgli niente :
“Aspetta di vedere l'ultimo...” :

All'aeroporto di WhiteHorse trovammo il responsabile dell'organizzazione con armi e bagagli ad aspettarci; caricammo tutto sul suo pick-up e ci avviammo all'ultimo imbarco.
Gigggetto mi chiese subito, sottovoce, perchè non partivamo dallo stesso aeroporto dove eravamo arrivati. :
Semplicemente, gli dissi, perchè gli idrovolanti partono da specchi d'acqua.
“I-d-r-o-v-o-l-a-n-t-i ?”
Incominciò lentamente a cambiare colore.
Quando arrivammo all'imbarcadero dove c'erano gli idrovolanti, completò la sua trasformazione; ora era bianco “cadavere”.
Non aiutò nemmeno ha caricare i bagagli sull'aereo; facemmo tutto io e il tizio dell'organizzazione, mentre lui continuava ha guardare fisso l'aereo sempre più sbigottito.

Era uno dei più diffusi in Canada, un DHC-2 con motore “stellare” a pistoni, un po' arrugginito, bianco e rosso degli anni '50.
Quando vidi arrivare anche il pilota, anch'io cominciai però ad avere qualche perplessità; ovviamente feci finta di nulla per non spaventare ulteriormente il mio amico.
Il pilota era un tizio piuttosto grassottello, cappellino da baseball in testa, barba e capelli lunghi, Ray-ban a specchio; mi preoccupava sopratutto il pacco da 10 lattine di birra che teneva in mano e che mise velocemente con i nostri bagagli. :

Salimmo sull'aereo, io davanti con il pilota, Gigggetto, visto la taglia, dietro.
Per avviarsi, l'aereo impiegò qualche minuto, tra fumate nere e bluastre e “sputacchiamenti” vari.
Una volta stabilizzato il motore, il pilota mollò il cavo con cui l'idro era legato al pontile, e iniziò a rullare verso il fiume.
Per decollare il pilota portò l'aereo sul fiume, lo dispose in favore di corrente e diede “manetta”.
Decollare da uno specchio d'acqua non è come decollare da una pista di cemento, e sopratutto il monomotore a pistoni non è un come un moderno jet passeggeri. :

Il rumore era assordante, tutto vibrava; mi girai verso Gigggetto per tranquilizzarlo : vidi solo 2 occhi iniettati di sangue che mi guardavano; sorrisi e gli feci segno “tutto ok”.
Almeno speravo.
Dopo una breve rincorsa, lentamente, molto lentamente ci alzammo sul fiume.
Guardai il pilota : era calmo e rilassato, come se andasse a spasso in bicicletta; aveva anche tirato fuori un grosso sigaro e se lo era messo in bocca; per fortuna non l'aveva acceso.
Per rompere un po' il ghiaccio, chiesi al pilota da quando faceva quel lavoro.
Mi rispose che faceva servizio di fly-inn da circa 4 anni; in pratica da quando aveva chiuso il suo rapporto ventennale con la USNavy; ex-pilota di F-14, dopo la prima guerra del golfo aveva deciso di “pensionarsi” e godersi un po' la vita, e visto che aveva sempre vissuto in California si era trasferito in Canada.

Per farci vedere come si volava nella USNavy iniziò a zigzagare tra le piante che costellavano il fiume a non più di 20-25 mt d'altezza, passando spaventosamente vicino, troppo vicino per i miei gusti , alle chiome degli alberi.

Evitai di voltarmi per guardare il mio compagno; forse era meglio se fossi stato zitto. :

Il volo durò circa 2 ore; l'atterraggio fu come il decollo, solo che essendo seduto davanti vedi arrivarti incontro tutto troppo velocemente (almeno ti sembra); ma mi tranquillizzai subito; pensai che portare le 20 tonnellate di un F-14 ad atterrare sul ponte di una portaerei, di giorno e di notte con qualsiasi tempo, sia molto più difficile di quello che stava facendo adesso. :

Il lodge dove eravamo arrivati era una specie di piccolo villaggio composto da una decina di casette tutte in legno, affacciate su un grande lago; tutto intorno, boschi, altri laghi, fiumi, torrenti e montagne.
Un'ambiente idilliaco, dove forse tutti vorremmo vivere.
A motore spento, arrivammo all'unico pontile che s'inoltrava nel lago, dove ci stavano aspettando un paio di uomini e alcuni ragazzini schiamazzanti.
Uno dei 2 uomini era il responsabile del lodge e ci aiutò a scaricare i nostri bagagli sul pontile; ultimo a sbarcare era Gigggetto, ovviamente in uno stato pietoso.
Sembrava come se fosse appena stato ripescato da una lavatrice, dopo una centrifuga di parecchie ore.
O forse era semplicemente la mancanza di ore di sonno (non avevo uno specchio per controllarmi). :

Con il responsabile del lodge, andammo armi e bagagli al campo base, alla periferia del villaggio; una casetta tutta in tronchi d'albero, con veranda sul lago;erano presenti tutti i confort : acqua corrente (dietro la casetta c'era un torrentello che sfociava nel lago), WC (una garitta ad una cinquantina di metri , bagno (una tinozza di legno nel giardinetto di fronte alla casetta).
All'interno una decina di posti letto (brandine e coperte militari) e angolo cottura (fornello a gas con 3 fuochi, 4 pentole di varie misure e un po' di stoviglie varie).
Più o meno la dotazione che puoi trovare anche da noi nei rifugi alpini in alta quota (quelli molto vecchi ovviamente).

Mentre ci sistemavamo nel campo base, il responsabile ci comunicò che c'era un problema.
Pensai subito “Ahi, ahi, ahi, comiciamo male....”
Una delle 2 guide professioniste del campo, non era ancora rientrata, in quanto un gruppo di cacciatori che ci aveva preceduto nelle settimane precedenti avevano ferito un grizzly; i cacciatori erano tutti rientrati, ma ovviamente non si poteva lasciare in giro un grizzly ferito (ed incazzato) per cui una delle guide era ripartita per risolvere la questione.

Decisi subito di lasciare la guida professionista a Gigggetto (in fondo l'avevo trascinato io fin qui, non potevo andare a caccia sapendolo fisso al campo ad oziare).
Subito il responsabile del campo aggiunse però, che comunque se volevo, aveva pronta un'altra soluzione per me.
Ok, mi va bene tutto (piuttosto che restare al campo ha fare foto o bighellonare nei dintorni del villaggio). :

Quella sera andammo ha dormire prestissimo, anzi restammo secchi tutti e due, nonostante le brandine da campo non fossero il massimo della comodità.
Al mattino, quando ci svegliammo, trovammo il disastro : dei procioni erano entrati nella casetta da un pertugio di aerazione e ci avevano “disfatto” i bagagli.
Per fortuna erano solo procioni “curiosi”, in cerca di qualche manicaretto da mangiare; basta fare un po' di rumore e se ne vanno da dove sono venuti; diverso sarebbe stato se invece dei procioni fosse stato qualche black bear.
In questo caso finisce sempre a schioppettate (“Ricordarsi di andare armati alla toilette” c'era scritto sulla porta della casetta).
Impiegammo una buona mezzora a rimettere tutto a posto, dopo di chè fummo pronti per la partenza.
Puntuali alle 07:00 arrivarono il responsabile del campo e la guida di Gigggetto; controllo della sua attrezzatura (in pratica volle vedere il fucile e il coltello); soddisfatto, restituì il tutto e partirono; avevano davanti 8 giorni di “caccia vera”.

Prima di partire, si girò verso di me e lanciò il suo classico grido di guerra “Fatla bùna mat !”
“Anca ti. “ gli risposi. )

Ora toccava a me; presi il mio zaino, tenda singola, sacco a pelo, il Weatherby Mark V calibro .300Weatherby e il binocolo al collo; una quarantina di kg malcontati da portare a spasso.

Con il responsabile mi avviai verso la periferia del villaggio; percorremmo circa 400 mt., e ci fermammo davanti ad una casetta tutta colorata che dava direttamente sul lago; davanti alla casetta c'erano 3 indiane, 2 molto vecchie e una più giovane che sistemavano (forse cucivano) delle reti da pesca.
Il responsabile iniziò ha parlare con la donna più giovane in un dialetto locale che non capivo; alla fine del discorso, la ragazza fece cenno di sì, mi guardò “accuratamente”, dopo di che rientrò in casa.
Il responsabile mi disse che aveva accettato di farmi da guida; era un'indiana che conosceva come le sue tasche tutta la regione.
Alcuni mesi prima aveva perso il marito (anche lui guida indiana); era morto annegato durante una caccia all'alce; un maschio gigantesco li aveva attaccati ed era riuscito a rovesciare la barca su cui si trovava con alcuni turisti; i turisti si erano salvati, lui invece era rimasto impigliato sotto la barca ed era annegato.
Istintivamente me le toccai.

Dopo una decina di minuti, tornò fuori; si era cambiata, non aveva più la camicia a quadrettoni rossi e neri con i jeans sdruciti e le scarpe da ginnastica.
Ora aveva una veste di foggia indiana verde con un sacco di frange e guarnizioni in pelle che le arrivava alle cosce, pantaloni marroni aderenti e stivaletti indiani morbidi senza tacco; ovviamente tutto in pelle scamosciata (artigianato locale ?).
Sulle spalle aveva una sacca (una specie di rucksac sloveno in pelle), un Lee Enfield Mk II calibro .303 e bandoliera con un po' di cartucce.
In uno stivale aveva un coltellaccio da scuoio da far paura.

Mi fece un cenno e partimmo; anch'io avevo davanti 8 giorni di "caccia", con una vera “squaw” indiana.
“Wow !!”. )


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
bigfoot:

Bene ragazzi, questa volta andremo ad ovest (nord-america) e il titolo della prossima puntata sarà :

"Alzata con pugno e il Sasquatch"

Là, dove tutto è iniziato è, probabilmente, tutto finirà.......... :


-- C O M I N G  S O O N --



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bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Bene ragazzi, questa volta andremo ad ovest (nord-america) e il titolo della prossima puntata sarà :

"Alzata con pugno e il Sasquatch"

Là, dove tutto è iniziato è, probabilmente, tutto finirà.......... :


-- C O M I N G  S O O N --
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
xxxxlevel
Sandokan (1460 post)
K+ 645 | K- 225
bigfoot:

Cari amici
che mi avete seguito in questo viaggio autobiografico a ritroso nel tempo, adesso vi faccio una domanda :

Preferite che vada prima ad est oppure ad ovest con il prossimo racconto ? :

BF
Io non faccio testo ) punto sempre ad est eheheheh, dovunque ci porterai ti seguiremo uomo peloso, complimenti pe il tuo ultimo racconto e K+ saluti.
http://i61.tinypic.com/255n…" /> http://i62.tinypic.com/34et…" />
Scricciolo72
Jr. Member (120 post)
K+ 100 | K- 9
Dico ovest pure io


Inviato dal mio GT-P5200 utilizzando Tapatalk

xx73xx24
Full Member (38 post)
K+ 2 | K- 22
ANCH'IO VOTO OVEST
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
Io voto ovest
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cari amici
che mi avete seguito in questo viaggio autobiografico a ritroso nel tempo, adesso vi faccio una domanda :

Preferite che vada prima ad est oppure ad ovest con il prossimo racconto ? :

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
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