Gnocca forum
Rosaescort
« 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 »
Ordine commenti: Recenti in basso
myway
Sr. Member (380 post)
K+ 237 | K- 135
Lucky10121:

viva la Romagnia e Bologna
Non è che il tuo istinto da punter ti porta inconsciamente a fare casino tra RomaNIA RomaGNA, creando una nuova "regione/incrocio", la RomaGNIA terra ovviamente di alta predisposizione al meretricio, ma di donne veraci e ben disposte
Se fosse possibile... non sarebbe male come idea!!!

myway
"But more, much more than this,I did it my way"
myway
Sr. Member (380 post)
K+ 237 | K- 135
copula.pice:

Vi riporto una parte di un'intervista rilasciata da Beppe Fenoglio, pubblicata sulla Gazzetta del Popolo, quotidiano di Torino, a quei tempi:

""Noi dormiamo sotto il peso dei nostri difetti provinciali e ci siamo talmente abituati che non li sentiamo più. La borghesia albese aveva, prima del fascismo, un peso ed un senso. Il fascismo l'ha distrutta o assorbita. Avevamo quattro o cinque giornali che provocavano epiche risse, persino duelli con le loro vivacissime competizioni elettorali. Chi se li ricorda?...
....
Sanno che scrivo, è già molto. Forse qualcuno compra i miei libri, ma non ho mai conosciuto un giovane che mi dicesse con franchezza: ho letto il tuo libro, non mi è piaciuto, discorriamone insieme. Li leggono perché mi conoscono, per una curiosità banale, per ragioni sottoculturali. In tanti anni che scrivo di Alba e su Alba e in Alba i soli contatti con i giovani sono stati: di una ragazza che mi ha sottoposto il suo diario intimo, un po' indecente, e di un ragazzo che voleva consigli su certe poesie. È poco? Ma Alba, ottusa da un lungo sonno, distratta dai barbagli del "boom" poco può dare di più.."""

Pensate cosa e come la pensava... (sottoculturali... curiosità banale...) è duro... Tranciante!!!

Se questa intervista fosse stata rilasciata in tempi odierni... qualcuno si accorgerebbe della differenza di tempo?
Purtroppo, a mio parere, NO

Noi possiamo ancora permetterci di dissertare e (perchè no?) scherzare sulle interpretazioni filologiche della parola cul..tura, ma alla resa dei conti, molti, dopo le prime tre lettere hanno già il cervello (e qui sono generoso) in cortocircuito.

Mala tempora currunt... allora come oggi

myway
"But more, much more than this,I did it my way"
arsein
Jr. Member (147 post)
K+ 101 | K- 16
Si ragionava di una picia, e il nostro caro Professore mi ha detto pressappoco...
"prepara bene il terreno e poi AVANTI SAVOIA!"

"Eh no! Ho risposto... Savoia no!"

Da bambino, invero, quando con gli amici giocavamo "alle armi", simulando assalti e sparatorie, mi capitò... se il gioco era ambientato durante le guerre mondiali, di gridare "Avanti Savoia".
Giunto all'età adulta, però, e presa coscienza dell'indecorosa fuga a Brindisi, me ne vergognai.
Passarono gli anni e l'argomento perse, comprensibilmente, per me ogni interesse.

Fino a tempi recenti per l'appunto,quando nel partecipare ai dibattiti piceschi sul forum, più o meno consciamente ripresi ad attingere alle metafore cavaller/militaresche...
e vennero così gli assalti lancia in resta o all'arma bianca... i fuochi di sbarramento, le azioni sotto copertura, le strafexpedition, gli arrembaggi.

Restava il nodo del grido di battaglia...

Banzai, troppo banale e gialappeggiante.

Il dannunziano Eja Eja Alalà, scioglilinguesco e, a ben vedere, decadente.

Boia che molle! sarebbe appropriato, ma irrimediabilmente legato al Ventennio, evocativo di un celodurismo ridicolo e ormai patetico.

"Folgore"... non certo di buo auspicio.

Restavano il grido degli zapatisti "Tierra y libertad", molto carino, ma col rischio che la picia di turno, specie se centroamericana, ma magari anche sudamericana, ti spari un pistolotto sul dominio dei gringos e sulla storia di Bolivar, e...
Urrà!

Ma non è un grido di battaglia, direte forse Voi. E invece sì e anche il più diffuso.
Pare derivare dal grido dei cosacchi "Gu-Rai! che significava "Verso la beatitudine del cielo!" da cui si pensa derivi il grido di battaglia urrà, diffuso nel mondo dai soldati della prima guerra mondiale che l'avrebbero udito al fronte dai cosacchi" (Fonte Wikipedia).
Impressionante l'urlo dei fanti dell'Armata rossa all'assalto delle trincee del nostro Armir che mi capitò di verdere in un documentario anni orsono.

Urrà dunque...
e così, dopo il lavoro di preparazione, quando la "nemica" ha ormai abbassato le difese, e giunge finalmente il momento di attaccare in profondità, per l'assalto finale...
un'ultima occhiata, un'ultima sberliccata e
URRAAAA! Olè, oplà!
Fino al culminante
IP IP Urrà.

Per esperienza diretta... la picia vi guarderà un po' stralunata ed anche leggermente di sbieco...
MAVUOIMETTERILDIVERTIMENTO!!!

La gambe delle donne sono compassi che misurano il mondo donandogli equilibrio ed armonia
arsein
Jr. Member (147 post)
K+ 101 | K- 16
Approfitto di questa sede per una doglianza, anzi un frignata!
SIGHHH SOOOB chi è che mi ha dato il settantesimo karma?

Me ne stavo fermo, immobile da più di un mese a 69.
Non postavo, non mi muovevo...
un pascià! Che bello!
"sempre lììì... lììì nel mezzo.... finché ce n'è stai lìììì"
E ora son stato sfrattato!
Vero è che cominciavo a sentire la mascella indolenzita... ma vuoi mettere!

La gambe delle donne sono compassi che misurano il mondo donandogli equilibrio ed armonia
sydbarrett
Hero Member (703 post)
K+ 265 | K- 97
arsein:

Approfitto di questa sede per una doglianza, anzi un frignata!
SIGHHH SOOOB chi è che mi ha dato il settantesimo karma?

Me ne stavo fermo, immobile da più di un mese a 69.
Non postavo, non mi muovevo...
un pascià! Che bello!
"sempre lììì... lììì nel mezzo.... finché ce n'è stai lìììì"
E ora son stato sfrattato!
Vero è che cominciavo a sentire la mascella indolenzita... ma vuoi mettere!

Eh lo so arsein, lasciare il 69esimo K+ è drammatico! Quel numero per noi punter ha un "sapore" () del tutto particolare... . Va beh, per consolarti eccoti il 71esimo! Tiè!!!
myway
Sr. Member (380 post)
K+ 237 | K- 135
arsein:

Approfitto di questa sede per una doglianza, anzi un frignata!
SIGHHH SOOOB chi è che mi ha dato il settantesimo karma?

Me ne stavo fermo, immobile da più di un mese a 69.
Non postavo, non mi muovevo...
un pascià! Che bello!
"sempre lììì... lììì nel mezzo.... finché ce n'è stai lìììì"
E ora son stato sfrattato!
Vero è che cominciavo a sentire la mascella indolenzita... ma vuoi mettere!

Adesso non ti resta che maltrattare e fanculare la gente per raggiungere prima possibile la fatidica quota con i K-
E' anche molto più facile che con i K+
Sai quanti ne trovi di "amici" pronti ad aiutarti....

good luck & good fuck
myway

PS. Un mio vecchio collega di lavoro diceva sempre di preferire il 71... cioè un bel 69 con l'aggiunta di due dita su per il bus.... Chissà, forse aveva ragione.
"But more, much more than this,I did it my way"
copula.pice
Sr. Member (229 post)
K+ 158 | K- 142
Bravi Fijoi... ho resistito dal vergare: insit simpliciter scribi, proprio per vedere se fosse stato il caso di chiudere i battenti di questo cenacolo di persone, seppur picesche, che amano la cultura, sono curiosi ed indagano, sull'etimologia e l'origine di parole e modi di dire... è segno di intelligenza creativa e non superficiale... complimenti!!!!!
Al fin è bastata la scintilla di quello più curioso..lui asserisce di essere mio allievo... io ne son fiero... ha scritto delle cose condivisibili e veritiere... a cascata, noi interveniamo!!!!!
A ricomplimenti a tutti!!!
Volevo solo apportare un minimum de picesca-scienzae:
Illo tempore, era in voga la battuta.. ovviamente in lingua Piemontese: ""Che bel 'n 74 stantequatt...""
Risposta: "Ma nooo 'd vurie dì 69...""
Di rimando: ""NO NO.. sun pà sbagliame.. propi 74... ch'a saria 'n bel 69, pì 'na man...!!!""
Tradotto per i neofiti della nostra quasi millenaria lingua: 74 è la somma di un 69 più una chiavata (na man)...Chiaro il concetto??
Infine K+ all'Arsein.. giovin virgulto.. di "viva rai"!!!Hahahahaha!!!!
K + anche a May Syd e Sheriff!!!!
bannedDick
Full Member (23 post)
K+ 75 | K- 24
arsein:

Si ragionava di una picia, e il nostro caro Professore mi ha detto pressappoco...
"prepara bene il terreno e poi AVANTI SAVOIA!"

Restavano il grido degli zapatisti "Tierra y libertad", molto carino, ma col rischio che la picia di turno, specie se centroamericana, ma magari anche sudamericana, ti spari un pistolotto sul dominio dei gringos e sulla storia di Bolivar, e...

...e ovviamente "Hasta la victoria, siempre!"
Non tutti sanno che la frase originale scritta dal Che nella celebre lettera letta da Fidel in un adunata popolare era:
"...Hasta la victoria
siempre, Patria o Muerte !"
la mancanza del punto dopo victoria e la s di siempre che pareva minuscola indussero Fidel a un errore di lettura che è rimasto scolpito nella storia.
fonte: CHE.Un.hombre.nuevo.2010.Tristan.Bauer.WMV
http://www.youtube.com/watc…
copula.pice
Sr. Member (229 post)
K+ 158 | K- 142
Douxdhenry
Questo è il nik di uno dei nostri colleghi, iscrittosi recentemente… solo il 25 Ago scorso, forse non sa nemmeno della “nostra Piola”, disconosce il coacervo di menti piolesche, che vi si aggirano… sicuro!!!
Dovete sapere che il “&rdquoouxdhenry” è un vino DOC delle province di Torino e marginalmente Cuneo, il Dlgs che lo crea DOC è relativamente giovane: 1996.
Il suo vero nome è: “”Pinerolese Doux d’Henry”” E’ un vinello rosato, di 10° dal profumo fresco, fruttato e gradevole, parimenti il gusto è abboccato e lievemente frizzante o “sorridente”, se non dolce.. un vino senza impegno che va bevuto fresco di cantina, 11/12° ed accompagnando i dolci o come dissetante, nei pomeriggi afosi.
Un discreto &ldquo’Henry” si può trovare alla cantina di Bricherasio o in quella di Frossasco, ad un prezzo che è spropositato, rispetto alla qualità della “Bevuta”… trattasi però di un prodotto di nicchia… allora, pare che per ciò, tutto sia giustificabile!!!
Dietro a questo vino, che è un vitigno assolutamente autoctono delle nostre valli di Susa e soprattutto di quelle Pinerolesi, c’è una storia vera e certificata da lettere e ringraziamenti scritti…
Quando Enrico IV re di Francia venne in Piemonte per stipulare gli accordi di Bruzolo (vicino a Bussoleno), avvenuti il 25 Aprile 1610, accordi firmati con il Duca Carlo Emanuele I (Figlio di Emanuele Filiberto quello che sta sul caval ‘d bruns), alla fine del pasto venne servito ai Reali quel vino.. che veniva chiamato comunemente: &ldquooux de Pays”.Enrico IV, che tra l’altro era il primo monarca Francese della dinastia dei Borboni di Francia, ne rimase entusiasta, lo lodò talmente che gli riempirono una carrozza di botticelle di tale vino… di modo che si portasse un buon ricordo, al suo rientro in Francia.
Ecco le lettere di ringraziamento che certificano tale vino.
Senonchè, neanche un mese dopo, il 14 maggio 1610 il re venne assassinato a Parigi, da un fanatico Cristiano, incazzato che il monarca, aveva riconosciuto i Calvinisti.
Allora, frutto di questi eventi, il vino venne battezzato con il nome del Monarca Henry IV… &ldquooux d’Henry”, pare addirittura che, in un primo momento, volessero chiamarlo “dono d’Henry”… non funzionava, anche perché incominciarono a mormorare che bere quel vino portasse male….. non tanto per la morte del Re ma, soprattutto perché, forse era colpa di quel vino, bevuto copiosamente da Henry IV, in preda ai fumi dell’alcol, che erano stati riconosciuti i Calvinisti… eretici di 1^ categoria, per le credenze religiose oscurantiste dei tempi!!!!
Ecco le altre lettere che segnalavano la dedica al monarca assassinato e quelle di rimando, con l’apprezzamento dell’erede Luigi XIII.. e la di lui sorella: Madama Maria Cristina… andata poi in sposa a Vittorio Amedeo I di Savoia, figlio di Carlo Emanuele I, di cui sopra.
Infine, tale uva autoctona deve essere impiegata obbligatoriamente in ragione dell’8/10% per vinificare il “Pinerolese Rosso “ DOC, assieme a uve: Barbera, Frejsa e Bonarda, trattandosi di un “cuvèe”.
Questo cuvèe si, che è un ottimo vino armonico, rotondo ed equilibrato, dai profumi intensi di frutti rossi maturi e confettura di tirmilli!!!!!
Forse lui.. il piceur il cui Nik mi ha fatto ricordare una bella fetta di storia, non lo sa ma, adesso anche voi sapete, cos’è il “&rdquooux d’Henry”””.
PS: non partite apposta per andare ad acquistarlo, non ne vale la pena… la Malvasia di Chieri/Castelnuvo DB o il Brachetto d’Acqui, non hanno rivali e non sono minimamente raffrontabili con simil puerile vinello.
Lucky10121
Super Hero (1121 post)
K+ 238 | K- 128
Ah bravi, era ora!!
Ogni tanto passavo davanti alla Piola nella mia ronda cosacca da sceriffo, davo un occhiata dalla finestra e ... nessuno !!
eppure i sigilli reali-globali erano scaduti, caduti a terra, forse rosicchiati dal Fuggiasco che cercavo rifugio di notte... mah..!!
eppure nemmeno Iddu si era fermato, aveva fatto i suoi porci : comodi, svaligiato la cantina del scomparso Cala e poi, prendendo l'ultima bottiglia di moscato, scappò via verso nuove mulatte da rinnegato qual'è...

Così la Piola è rimasta vuota per troppo tempo.. sempre con lo sconsolato sceriffo che ogni tanto buttava un occhio dalla finestra... ma mai niente !!

un giorno lo sceriffo sparò un paio dei suoi colpi veloci e a salve e poi rimase solo e sconsolato per la solitudine di quel che un tempo era meraviglio luogo ... e accade un miracolo: un passante vestito di stracci d'armatura gli si avvicinò: " compare cosacco .. vuol favorire.. sa tra noi barboni..." e gli porse una bottiglia di Doux d'Henry

lo sceriffo gli rispose male:
"ehi sono uno sceriffo!! cosacco me lo dicono solo le mie amiche zarine di pura razza russa!! Non bevo quella robaccia !! io solo Moscato o simil vini pregiati ma, hélas, Cala è scappato con la cassa e sopratutto la Cantina!! " :'(

ma il barbone non era un vero barbone ma il ladro gentiluomo che prese a cuore il povero sceriffo e con un fischio di karma positivi richiamò i buoni "Picuer mascalzoni" Syd e Way .. che portarono mille butte di Brachetto ... e le stapparono al grido:
"Hurrà!!" ... il cosacco gridò "Gu rai1!!" e tutti gridarono "Ip Ip hurrà!!" entrando nella Piola... riportando la Luce e allegria in quel luogo..!

Entrarono e finirono il buon Brachetto sperando di poter fare un buon 69 con qualche zarina attirata dal grido di guerra cosacco ....
"W il 69!!" disse il Syd.. "no 71 !!" ribattè il Way "con due dita è ancor meglio...!!"
"Ip ip Hurr... "

... ma non finirono mai la frase perché arrivò dal retrobottega il dignitario della Regione piemonteisa, Don Copula, che mentre si chiudeva la zip... abbracciando una Santa... disse:
"Bravi fi'jol !! 71 va bin ma scultate il vecio... 74 è pi bun.. ciapatelìììì!! "


e quella notte gli spiriti del Pavese e Fenoglio riposarono finalmente felici

karma buono e fresco con tutti... con bignola lumbard!!!!

Lui è Lucky con la ky
Sceriffo d'assalto..alle Topoline
la Pistola più veloce del n-West..purtroppo
Duracell85
Hulk (2031 post)
K+ 408 | K- 197
Cala, hai già accolto Dick, posso rifugiarmi anch'io qui?

http://gnoccaforum.com/esco…
<img src="http://urly.it/2qih "/> <img src="http://goo.gl/xU703h "/>
myway
Sr. Member (380 post)
K+ 237 | K- 135
In piola si parla, si discute... e già di per sè questo è fare cultura.
Se poi, ogni tanto, copula ci delizia con uno dei suoi racconti siamo... “ ‘d bruns “ o meno, a cavallo come l’Emanuele Filiberto.

Più in generale gli argomenti della piola sono, secondo una tradizione che risale ai trovatori medievali “le dame, i cavallier, l'armi, gli amori” cioè le pay, i punters e le recensioni. Mancano le armi che, per spirito pacifista della piola, si sono trasformate in discussioni su sport e vino.

E allora, su specifico invito di Lucky, eccomi qui a recensire... un vino, da me evocato in un altro thread dove ho azzardato un accostamento eno-narrativo
http://gnoccaforum.com/esco…

Montevertine “Le Pergole Torte”

E qui la discussione della piola diventa interattiva con colture (con la O) e prodotti diversi da quelli piemontesi ma appartenenti alle stesse radici e tradizioni culturali (con la U): quelle toscane.

Montevertine è una località/azienda agricola nel comune di Radda in Chianti (e già qui andiamo sul sicuro).
Le Pergole Torte è un vigneto di uve sangiovese attentamente selezionate di soli 2 ha con esposizione N-NE. L’omonimo vino “in purezza”, viene affinato per circa 18 mesi in botti di rovere di Slavonia e circa 6 mesi in barriques Allier.

Per una descrizione organolettica del vino mi rimetto a chi ne sa più di me
http://www.tinyurl.com/nrt5…
nel link trovate anche alcune delle etichette che variano di anno in anno e rappresentano una piccola galleria di volti femminili che rende perfetto l’accostamento con questo forum.

La mia personale scoperta di questo vino risale a circa 30 anni fa. I sapori, le sensazioni gustative si diluiscono col tempo ma il ricordo di un impatto sconvolgente ed ammaliante rimane vivido. Per la cronaca l’abbinamento era molto minimalista: una cena a base di bistecca di pura razza chianina con il solo accompagnamento di fagioli “al fiasco”... nient’altro. Il tutto in compagnia di pochi, selezionati amici/clienti.

Col tempo le occasioni di gustarmi il “Pergole Torte” si sono ahimè diradate, ma questo, per fortuna non influisce sulla qualità del vino. Ed ogni volta l’emozione gustativa ha rinnovato i piacevoli ricordi legati al convivio originale.

alla nostra salute
myway
"But more, much more than this,I did it my way"
Lucky10121
Super Hero (1121 post)
K+ 238 | K- 128
Salve
uhhh ma chi c'è uela Ciao Dura il Pilone !!
entra pure tanto qua di reietti è pieno, la Piola è in piena autogestione causa la dipartita del buon Cala... ma un posto per un Rinnegatosky c'è sempre potresti vendere preservativi per pagare vitto e affitto al Music !!

E che vedo? anche il buon latin-lover My Way che mi ha portato la butta del "Pegole"
Buona, sangiovese in purer... cosa?
Sangiovese di Radda ed io non lo conosco
ahia, ahia tutto il tempo perso dietro le zarine mi hanno rovinato !! :'(

Complimenti Way, bella scelta, io sono un buon bevitore del sangiovese, sopratutto di quelle contrade fiorentine o senesi... il Chianti (Classico) per capirsi !!

Ecco che oggi anch'io ho unito l'Italia con Coltore (io, piemunteis) con Culture (toscana), picci, sugo al cinghiale, pecorino di Pienza e sangiovese ma sfuso e di un'altra rinnomata Cantina chiantigiana ma senese: Felsina !! che buono!!

Parlando del Chianti sto adocchiando nella mia cantina una bottiglia di sangiovese "Cortacci" della madama Annamaria di Lamole, non Chianti perchè vinificato con una piccola parte di vino bianco come l'originale "formula Chianti" del fu Barone Ricasoli ... poi parte di bianco tolta per creare l'etichetta Chianti Classico, quella del Gallo nero per intendersi...

Ah il Barone Ricasoli del Castello Broglio, altro buonissimo Chianti e olio!!
Che mangiate (e bevute) che mi vengono in mente, che bella la toscana!!

Ricasoli un altro gancio tra Toscana e Piemonte, infatti il Barone era politico ai tempi di Cavour, e come lui ha (finalmente) perfezionato una vecchia tradizione italiano di gran livello, il vino. Anche grazie anche a lui e a Cavour, che ha creato il Barolo, abbiamo potuto rivaleggiare con i cugini francesi, anzi ormai al palato li abbiamo surclassati... ciappatelì!!!!

Brindiamo alla supremazia italiana: Gu-ra Gu-ra Gu-rai1!!!!

Altro nobile dell'epoca Risorgimentale, però non nell'elite politica e di buon rango, era "il Barbaresco" (perdonate se non ricordo nome e titolo precisi), però osteggiato dalla Piemonte buona e così finito in "miseria" e la sua creatura, appunto il Barberesco, rimasta per molto tempo ai margini, poco conosciuta e venduta... ma poi ripresosi alla grande, e come un opera d'arte qual'è ... ripresosi alla morte del suo creatore... (più o meno perdonate le imprecisioni ma è il succo, il Vino che conta!!)

Qua ci vorrebbe il Don Copula che entra dalla porta.... : .... .....
Lui è Lucky con la ky
Sceriffo d'assalto..alle Topoline
la Pistola più veloce del n-West..purtroppo
copula.pice
Sr. Member (229 post)
K+ 158 | K- 142
Chiamato in causa, non posso che intervenire.
In primis per approvare e confermare tutto quanto scritto, così appassionatamente dagli amici Sheriffo e Myway, scusate ma, mi permetto alcune precisazioioni.

Il Chianti è un cuveè, cioè un uvaggio, come per altro stabilito dal disciplinare di produzione... Il Ricasoli diceva che: Sangiovese 70% Canaiolo e Ciliegiuolo 15%, Malvasia 10% e Trebbieno 5%. Ora normalmente oltre al Sangiovese ei utilizzano uve Merlot e Cabernet Franc.

I fagioli al fiasco... solo chi li ha provati, assaggiati ed apprezzati, può osare affermare, di aver mangiato qualcosa di sublime!!!

Il Barbaresco ha origini ancora anteriori al Barolo.. il nome deriva da Vinum Barbaritium.. però il vero padre è lo stesso del Barolo ed è l'enologo francese Oudart, fatto venire dal Conte Cavour.. ai tempi in cui era sindaco di Grinzane.

Tanto per dare un po' di verve alla piola ed agli argomenti che la ravvivano, vi pubblico a puntate, uno studio che feci in tempi non sospetti, che aveva per titolo:

L'influenza del vino nella storia del Risorgimento Italiano
Cavour, le Langhe, il Barolo e tante altre curiosità

Mentre nel Granducato di Toscana il Barone Bettino Ricasoli, dopo innumerevoli sperimentazioni, trovava la quadra per la produzione del “Chianti”, stabilendo le uve autoctone che dovevano formare e ancor oggi, sono alla base di tutte le produzioni chiantigiane: Sangiovese per i profumi ed il corpo, Canaiolo per il colore e la dolcezza, Malvasia per l’eleganza e la morbidezza.

Nel Piemonte, allora “Regno di Sardegna”, si delineava uno scenario economico che avrebbe portato inevitabilmente alle guerre Risorgimentali. Il casus belli scaturì, guarda a caso, da una problematica di fornitura e commercio vinicolo. Il Piemonte riforniva di vino il mercato Milanese, ma nel 1846 il Governo Austro Ungarico di Vienna, decise di raddoppiare i dazi doganali, a protezione dei propri produttori, in special modo degli Ungheresi (che ancora oggi sono padroni del marchio del Tocai).

Così i Piemontesi si trovarono improvvisamente senza quell’importante sbocco commerciale, fonte di ottimo guadagno. Logicamente allora più di ora, guai a toccare il portafogli di chicchessia, ciò scatenò, sia il malcontento del popolo, che le latenti mire espansionistiche dei Savoia a difesa dei propri sudditi, nonché l’insofferenza irredentista del Lombardo-Veneto.

Il Conte di Cavour, che era sia uomo influente, che politico rampante ma, soprattutto grande produttore di vini, fondò alla bisogna il giornale “Il Risorgimento”, dove chiamava il popolo alla rivolta. Re Carlo Alberto, cavalcò la tigre del vino e, in occasione di un’assemblea di viti-vinicoltori, al Congresso Agricolo di Casale Monferrato, pronunciò un lungo ed articolato discorso anti Austriaco e anti Asburgico, pensate cosa potette il vino, scatenò la 1^ Guerra d’Indipendenza!!.

Purtroppo tale Guerra d’Indipendenza, iniziata nel 1848, finì in tragedia nel 1849, con la disfatta di Novara, Vittorio Emanuele II subentrò al genitore, che riparò ad Oporto in esilio, per morire quasi subito di crepacuore ed il Cavour, dovette abbandonare la carica di Sindaco di Grinzane, per assurgere a Ministro dell’Agricoltura, nel Governo D’Azelio prima ed a 1° Ministro poi.

Intanto in quegli anni, nelle Langhe, le tecniche di vinificazione si sviluppavano. All’inizio del 19° secolo vi furono i primi tentativi di vinificare Nebbiolo e Barbera come vini secchi. Tra il 1832 e il 1849 il giovane Conte Camillo di Cavour, quale Sindaco di Grinzane, ha ricercato ed implementato nuovi sistemi di agricoltura, sulle fattorie intorno al castello familiare ivi sedente e poi ha spronato i viticoltori locali, quando ha impiegato Louis Oudart, un enologo Francese di Reims. Cavour aveva dubbi sul potenziale del Nebbiolo, infatti fece impiantare 14 giornate (circa cinque ettari) di pinot noir, nella speranza di emulare i grandi vini di Borgogna che erano ancora serviti nella corte dei Savoia a Torino.

Negli anni 40 del 1800, il Re Carlo Alberto ha fornito il suo contributo alla modernizzazione del vino, quando ha edificato attrezzature di produzione, nella sua nuova tenuta Reale a Santa Vittoria d’Alba, sotto il controllo del Generale Staglieno che aveva lavorato con Oudart a Grinzane. Staglieno fece grandi innovazioni nella cantina: introdusse la fermentazione a vasca chiusa e migliorò l’uso dell’anidride solforosa.

L’enologo Oudart applicò le stesse innovazioni, che abbiamo visto sopra per vinificare i vini “Nobili”, alla lavorazione degli altri vitigni del territorio, creando altrettanti vini: Barbera, Grignolino, Dolcetto, Nebbiolo. Egli stesso, conquistato dal territorio “Terruar”, si stabilì a Neive, dove, in una incantevole tenuta, diventò vignaiolo lui stesso, continuando però a fornire la sua consulenza: ai Marchesi di Barolo, al Re Vittorio per Fontanafredda ed a Grinzane per il “Cunt”, che intanto aveva lasciato “tutto in mano”, al suo fattore e uomo di fiducia: Giovanni Bosco (niente a che vedere con il sant'uomo di Castelnuovo).

Sempre in quel periodo a Canelli, Carlo Vallarino Gancia trovava una soluzione innovativa e geniale sul Moscato, abbandonando il metodo “Greco” di vinificazione, per ottenere un vino più leggero, spumeggiante e dolce, vagamente somigliante allo Champagne.

In quegli anni, in Piemonte, per la prima volta, si abbandona l’indicazione del paese, come indicazione primaria di denominazione dei vini ma, si porta come secondaria, chiamando i vini con i nomi dei vitigni: Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Grignolino, Moscato e via discorrendo, seguito eventualmente dal paese di produzione, es. Nebbiolo d’Alba, Dolcetto di Diano, ecc.

Arriviamo alla vigilia della 2^ Guerra d’Indipendenza, siamo negli anni 1858/59, nelle Langhe imperversa nelle vigne “’L mal Bianc”, cioè l’”Oidio”, il Cavour diventato 1° Ministro, chiede aiuto in Francia a Napoleone III ottenendolo addirittura doppio, nei “Patti di Plombiere” nel 1859, Militare contro gli Austro-Ungarici e scientifico contro l’Oidio, il tanto odiato “Mal Bianc”.

Tale parassita, che attacca le foglie della vite e delle altre piante, si era manifestato da poco e stava distruggendo i vigneti, a Bordeaux venne combattuto con irrorazioni di soluzioni a base di zolfo, ottenendo risultati soddisfacenti. La prima sperimentazione di ciò avvenne in Inghilterra, verso il 1846 a Leyton, empiricamente, da un giardiniere di nome Kyle!!!!

Con l’aiuto dei Francesi, lo studio e la sperimentazione si ottenne la formula, con solfati, calce, ecc., tale che si riuscì ad aver ragione, in pochi anni, dell’oidio. Addirittura c’era chi pensava che la spedizione dei Mille, per liberare e conquistare la Sicilia, fu fatta in funzione di avere a disposizione enormi quantità di Zolfo, allo stato puro, da quelle miniere …., pensate che potenza ebbe il vino!!!

Nella seconda parte del secolo sono cresciute intorno ad Alba e ad Asti tante delle grandi aziende che producevano vermouth ed Asti Spumante: Cora, Martini & Rossi, Gancia e Cinzano sono state tutte fondate in un periodo prosperoso di industrializzazione grazie al ruolo importante del Piemonte (e specialmente Torino) nel nuovo Regno d’Italia. La fondazione della Scuola d’Enologia di Alba nel 1881 ha soddisfatto alcune delle esigenze di un’ industria vinicola in crescita rapida, perché ha provveduto ad un collegamento con altri centri vitivinicoli Europei, dove sistemi razionali di coltivazione erano già stati stabiliti

E' già pesante così... alla prox puntata... Buona lettura
myway
Sr. Member (380 post)
K+ 237 | K- 135
Nell'attesa, con interesse e curiosità, della prossima puntata confermo che...

Il Pergole Torte è un vino in purezza di Sangiovese e non un Chianti. Il disciplinare di produzione del barone Ricasoli è tuttora valido per stabilire la DOC Chianti.

La cottura "al fiasco" dei cannellini è il modo migliore per gustare appieno il delicato sapore di quel tipo di fagioli. Giusto un paio di foglie di salvia messe insieme nel fiasco per esaltarne il profumo, assolutamente no sale per mantenere la buccia tenera ed un filo d'olio toscano (più sapido e profumato) a crudo come condimento.

myway
"But more, much more than this,I did it my way"
Lucky10121
Super Hero (1121 post)
K+ 238 | K- 128
Complimenti Intenditori !!

... lo sapevo... immaginavo... di essere capace solo a bere il vino...

Grazie grande Copula ti meriti un k+ per il bellissimo scritto e per aver sistemato i miei "errori di sbaglio", e certo anche a te My Way!!

Adesso ho capito una cosa che il mio cervello subcosciente aveva intuito ma il mio Io non aveva mai trasmesso ai neuroni attivi

Il chianti DOC usa ancora la "ricetta" del Grande Ricasoli, grande per aver fatto la ricetta e per il bel castello (tra l'altro i Ricasoli erano fiorentini o senesi a seconda della convenienza essendo border line geograficamente parlando... perfetti italiani!!)

Il chianti classico DOCG (dai sempliciotti come me detto Gallo Nero) non prevede invece nel disciplinare la quota vitigni "bianchi" ma solamente Sangiovese, Cannaiolo ed altri vitigni "rossi"...

le percentuali dei vitigni le lascio agli esperti...

poi parliamo di Igt, con sangiovese o no, e dei Super Tuscan ma io preferisco i Chianti Gallo nero in quella zona, anche se in purezza di sangiovese come la versione riserva del Classico del Barone, Castello di...

Ecco!! MI salvo in corner nei supplementari!!
Lui è Lucky con la ky
Sceriffo d'assalto..alle Topoline
la Pistola più veloce del n-West..purtroppo
copula.pice
Sr. Member (229 post)
K+ 158 | K- 142
Allora, ... non scherziamo su io so, tu sai... sono concetti per me superati... e da un bel po'!!!
Chi ha qualcosa da comunicare... badate... comunicare!!! Se è una persona intelligente lo fa, senza remore o vanti.. lo scrive, al servizio e per gli altri che, se ne hanno piacere: apprezzano, altrimenti passano oltre!!!
Penso di aver chiarito a fondo il concetto della comunicazione, come s'intende nei paesi anglosassoni.... i quali farebbero carte false, per avere la nostra cultura umanistica... ma, questo è ancora un altro .. ciulè!!!

Passiamo ora ad esporre la seconda parte dello studio, sull'importanza del vino nel Risorgimento Italiano,.... nel dettaglio, per capire meglio l'argomento.

La Provincia di Cuneo ed in particolare le Langhe, possiedono una storia ed una cultura vitivinicola senza pari, nonostante che parlare di vino faccia correre il pensiero ai francesi. Da prima della Rivoluzione Francese, Bordeaux, Borgogna e le terre dello Champagne erano regine della cultura del buon bere.

Nel 1800 l'Italia era ancora suddivisa in tanti staterelli, la cultura, la filosofia dei nostri produttori, la mancanza di acquirenti esigenti e l’assenza di una vera e propria disciplina scientifica, in campo enologico, non hanno permesso la nobilitazione del nostro vino.

Il primo segnale di riscossa venne in Toscana dal Granduca Leopoldo II, che era un Asburgo, il quale alla morte del padre Ferdinando III, nel 1824, salì al trono e negli anni del suo regno riuscì a creare all’Accademia dei Georgofili di Firenze una facoltà che studiasse l’argomento.

Convinse e stimolò i nobili proprietari terrieri e produttori di vino ad acculturarsi, a crescere, capofila fu il Barone Bettino Ricasoli che, nella sua tenuta del Castello di Broglio, elevò il Chianti, con disciplinare e regole ferree di produzione, a vino internazionale.
Pensate, l’ironia della sorte quest’uomo, Leopoldo II, era il cognato di Re Carlo Alberto, in quanto quest’ultimo aveva sposato sua sorella Maria Teresa d’Asburgo Lorena, infine fu cacciato da suo nipote Re Vittorio Emanuele II, figlio della sorella succitata!!!

Nel piccolo Regno di Sardegna invece, come un faro che si accende nella notte buia e cupa delle Langhe, il Conte Camillo Benso di Cavour: venne nominato Sindaco del Comune di Grinzane, nel maggio del 1832, coprirà tale incarico fino al Febbraio del 1849, quando fu chiamato a Torino, come Ministro del Regno.

Da quel momento l’enologia Piemontese incomincia a galoppare: frutto dei suoi viaggi all’estero, matura esperienze di Agricoltura che sperimenta nei suoi poderi con nuove ed innovative tecniche di analisi del terreno che determinavano la vocazione agricola delle particelle catastali, indicate con il tipo di vitigno da impiantare in maniera particolareggiata e minuziosa.

Oudart e Bruchè, due grandi enologi collaborarono alla progettazione dei vigneti, studiando ed usando nuove macchine agricole per la vigna, sperimentano inoltre, con successo, la concimazione con “Guano” e concime, ottenuto dalla lavorazione degli ossi degli animali, scarto della macellazione.

Tra l’altro tale industria di concimi era a Settimo Torinese ed usava lo scarto di lavorazione di un’altra industria, che trasformava gli ossi in colla e mangimi, che era in Borgo Vanchiglia a Torino, dalle parti di via Napione, in riva al Po. Ecco perché il Borgo Vanchiglia viene ancora oggi chiamato “Burg del fum” (Borgo del fumo), per l’olezzo ed il fumo che sprigionava tale opificio, funzionante 24 ore su 24!!!

Oltre ad incrociare cloni, per rinvigorire e rafforzare i vitigni locali ed autoctoni, in primis il “Nebbiolo”, impianta vigne a filari stretti, con pali di legno di castagno e gaggia (robinia), dalla punta “Temprata” o incatramata, o addirittura poi “Trattata” (come le traversine della ferrovia).

Non più viti che si arrampicano agli alberi, con fili tesi fra un albero e l’altro, non più coltivazioni fra i filari. Potature “corte” al fine di avere uva di qualità, favorendo quest’ultima nei confronti della quantità, non più mischiare le uve, ma ogni tipo d’uva fermentata a parte, dava così il proprio tipo di vino.

L’Oudart, infine risolse il problema della vinificazione e conservazione del vino, imponendo una pulizia maniacale nelle cantine, nelle botti e migliorò la tecnica di vinificazione.
Il Cav. Luigi Oudart, nato a Reims, era un Matematico ma, ancor più: distinto ed appassionato viticoltore ed enologo, conosciuto dal Cavour a Genova, dove curava il commercio dei vini Francesi. Si trasferì a Grinzane, verso il 1840, quivi si avvalse della preziosa collaborazione del valente agronomo torinese: Matteo Bonafus (1794 – 1852), a cui fu intitolato l’Istituto Superiore d’Agraria di Torino.

Con la pulizia, la raccolta dell’uva perfettamente matura, permise una fermentazione completa, dove tutti gli zuccheri venivano trasformati in alcool, a temperature ragionevolmente basse, per far mantenere i profumi al vino.
Pensate, è di quei tempi il Regio decreto che ogni vitigno, aveva una data minima, anteriormente alla quale, non si poteva vendemmiare, per garantirne la piena avvenuta maturazione e sviluppo degli zuccheri, con conseguente formazione sulle bucce, degli zucchero-miceti.

Grazie ad Oudart, Bruchè e Staglieno, si imparò inoltre a bruciare lo zolfo all’interno delle botti vuote, al fine di &ldquoisinfettarle” e di far morire i rimanenti batteri, che non venivano eliminati con la sola pulizia, con brusca ed acqua calda, poi in seguito mischiata con “Soda Caustica”.

Tutte le innovazioni suaccennate, visti i risultati ottenuti, vennero pian piano esportate in tutta la Langa e poi nell’intero Piemonte, ancora oggi i “Langhet” ricordano che gli sono stati tramandati, dai propri avi, i metodi vitivinicoli: “del Cunt”, riferendosi al grande Camillo Benso, Conte di Cavour.

I più convinti assertori delle tecniche dell’Oudart, oltre al “Cunt”, furono prima i Marchesi Falletti di Barolo: Carlo Tancredi e la moglie Juliette Colbert, discendente del Ministro delle Finanze del Re Sole, e poi lo stesso Re Vittorio Emanuele II, che aveva acquistato la tenuta di Fontanafredda, come rifugio d’amore per la sua “Bela Rusin”, Rosa Vercellana, nominata poi Contessa di Mirafiori e sposata “Morganaticamente”, dopo la morte della Regina: Maria Adelaide, figlia di Maria Elisabetta di Savoia, sorella di Re Carlo Alberto.

Il Barolo moderno nacque in questo modo, da uve Nebbiolo, con rigido disciplinare che prevedeva un invecchiamento in botti pulite (“arcalà”, cioè raschiate fino sul legno vergine e “sufrà”, cioè solforate), di rovere o castagno selvatico, per almeno 5 anni, ottenendo così un vino forte, di almeno 14° alcolici, dal colore rubino, ricco di profumi, asciutto, destinato all’affinamento in bottiglia, per poi un ulteriore invecchiamento, onde nobilitare e mitizzare tale bottiglia di Barolo, rigorosamente millesimata!!!

Ancor oggi è tradizione, nelle Langhe , in occasioni e ricorrenze particolari, quali matrimoni, compleanni, nozze d’oro o d’argento, ecc., al culmine della festa stappare una o più bottiglie di Barolo, dell’annata dell’anno di nascita o di matrimonio, del o dei festeggiati!!!
Lucky10121
Super Hero (1121 post)
K+ 238 | K- 128
copula.pice:

Allora, ... non scherziamo su io so, tu sai... sono concetti per me superati... e da un bel po'!!!
Chi ha qualcosa da comunicare... badate... comunicare!!! Se è una persona intelligente lo fa, senza remore o vanti.. lo scrive, al servizio e per gli altri che, se ne hanno piacere: apprezzano, altrimenti passano oltre!!!
Bravo, bello Don!!
sei sempre il Vate, anche del Pensiero, dovremmo clonarti!!
ma poi come troveremmo piciae libere

per il resto... visto lo lungo scritto... rimando a dopo il pranzo e la siesta!!

Lui è Lucky con la ky
Sceriffo d'assalto..alle Topoline
la Pistola più veloce del n-West..purtroppo
gianduja65
Account eliminato
In vino veritas
Complimenti fervidi e sinceri per queste buone novelle sul vino.
Il sangue della terra valorizzato e narrato con grande informazione.
Fa piacere leggere di queste opere compiute da grandi enologi.
Alzo il calice con gioia in vostro onore!
Con cortesia entro in questo luogo alcolico senza chiedervi permesso!
Vi chiedo venia per questo mio intervento! (sono novello) ma misero vinello!
ma un piccolo pensiero dovevo donarvelo.
Vi porgo i miei più sinceri saluti,e per questa occasione apro un vino di carattere per salutarvi tutti....
così intenso e persistente leggermente aromatico al naso fruttato....
con la sua leggera componente aromatica al palato...
di spezia sublime e delicata che con cura va assaporata
un sorso schietto e meditativo per i prossimi racconti...
Non chiedetemi perchè...Ma vi meritate un buon Ruchè
Alla Salute vostra amici!
sydbarrett
Hero Member (703 post)
K+ 265 | K- 97
Benvenuto gianduja65! Qui in Piola si sta sempre bene e c'è posto per tutti! Ricordati solo sempre il motto della Piola: BÈIVE, MANGÈ E POCA VÒIA ED TRAVAJÈ!!
« 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 »
Moscarossa
AVVISO IMPORTANTE

Questo sito è il vero forum escort: una bacheca di recensioni di escort donne e trans e massaggiatrici erotiche. Entrando in questo sito di recensioni di escort, girl e transessuali, dichiarate di essere maggiorenni secondo la legge dello Stato di provenienza e di non essere offesi rispetto alla visione di contenuti cosiddetti per adulti. Informazioni Legali (Informazioni ed esclusioni di responsabilità).

Il titolare del servizio di "GnoccaForum.com" non ha nessuna relazione con le escort e le trans recensite e con gli utenti se non l'autorizzazione da parte di questi ultimi, confermata dall'accettazione automatica al primo accesso a seguito di registrazione effettuata su iniziativa dell'utente, della policy del forum e sempre accessibile da qualsiasi area dello stesso, alla pubblicazione dei topic, dei post, degli annunci che vengono proposti liberamente dagli utenti; pertanto nessuna responsabilità potrà essere fatta valere nei confronti del titolare del servizio che ospita tali contenuti, in relazione agli argomenti, thread, post, commenti e recensioni pubblicati o ad eventuali conseguenze, danni a cose e/o persone, che ne derivino. Il gestore di "GnoccaForum.com" non si assume alcuna responsabilità, non ha provvigioni o rapporti economici con gli iscritti e/o gli inserzionisti e provvederà alla rimozione dei contenuti ove sia riscontrato un abuso o illecito.
Il forum "GnoccaForum.com" non ha scopo di favoreggiamento di attività illegali. La c.d. community si configura come libero gruppo di confronto fra fruitori di servizi di accompagnamento per adulti.
Le pagine web presenti nel sito sono realizzate dinamicamente sulla base dei contenuti e la documentazione inserita dagli utenti iscritti i quali rimangono gli unici responsabili per ciò che riguarda il testo pubblicato, la legittimità delle immagini e del loro contenuto, nonchè delle attestazioni e delle dichiarazioni esplicitate nel testo medesimo.
I contatti e le relazioni interpersonali conseguenti all'inserzione sono assolutamente estranei all'attività di gestione degli amministratori e dei titolari di GnoccaForum.com i quali si occupano unicamente del mantenimento in rete e della moderazione ai sensi della policy del sito, delle pagine create.
Gli amministratori di "GnoccaForum.com" faranno ogni ragionevole sforzo al fine di garantire che le informazioni che appaiono su "GnoccaForum.com" siano esatte ed aggiornate. Tuttavia, non si escludono errori od omissioni involontarie. Pertanto si invita l'utente visitatore a verificare l'esattezza delle informazioni ivi contenute e a segnalare eventuali difformità e incongruenze direttamente presso l'Amministrazione di "GnoccaForum.com". "GnoccaForum.com" non sarà in alcun modo responsabile per l'utilizzo che potrè essere fatto della presente informativa nè tanto meno dei danni derivanti direttamente o indirettamente da tale utilizzo. I diritti dei consumatori non saranno in alcun modo pregiudicati. Collegamenti Ipertestuali (Hypertext Links)
"GnoccaForum.com" non è responsabile in relazione a quanto contenuto nei siti connessi al proprio tramite collegamento ipertestuale (link), in quanto totalmente estranei a qualsiasi forma di controllo da parte degli amministratori del forum "GnoccaForum.com". Pertanto i rischi legati all'utilizzo di tali siti saranno totalmente a carico dell'utente.

Diritti d'autore
Si fa espressamente divieto di usare:
1. dati ed informazioni contenute in questo forum senza la menzione "GnoccaForum.com" e senza la preventiva autorizzazione scritta dei titolari
2. rappresentazioni fotografiche contenute in questo sito senza la menzione "GnoccaForum.com" e senza la preventiva autorizzazione scritta dei titolari
Sono vietati altri usi del predetto materiale ed in particolare a fini promozionali o commerciali.
Ogni violazione della predetta normativa darà diritto al titolare del sito di agire nelle sedi competenti per la tutela dei suoi diritti.
Resta inteso che non verranno accettati contenuti che, in tutto o in parte, rappresentino una violazione a norme di legge con particolare riferimento a quelle poste a tutela dell'ordine pubblico e del buoncostume.
L'Amministrazione del sito si riserva di segnalare alle autorità competenti tutti i tentativi volti ad utilizzare le pagine da essa gestite per perseguire scopi illeciti.
ENTRA ESCI