Gnocca forum
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Gnoccapower
Hero Member (797 post)
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K+297 al grande bigfoot e tanto onore per le mitiche zone umide!!
J.Smith
Full Member (10 post)
K+ 25 | K- 32
bigfoot:

Eyjafjallajökull:

Avventura egiziana in arrivo?


No, ma ci sei andato vicino....
Avventura indimenticabile.

An gamba nè
BF



Hi Bigfoot,
quando arriva la nuova puntata ?

Best regards

J.Smith
bigfoot
Sr. Member (224 post)
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Con un po' di ritardo, grazie ragazzi delle vostre parole.

Di conseguenza, giro di K+ per tutti, offre Bigfoot.




Eyjafjallajökull:

Avventura egiziana in arrivo?


No, ma ci sei andato vicino....
Avventura indimenticabile.

An gamba nè
BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
J.Smith
Full Member (10 post)
K+ 25 | K- 32
Hi Bigfoot,
sono contento che alla fine è andato tutto bene.
Però ho saputo quello che è successo dopo e forse è meglio che girate alla larga da quel paese, potrebbero ricordarsi di voi due.

Best regards
J.Smith
giuseppetubi
Hulk (1852 post)
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Un vero feuilleton.
Bravo!
Peccato tu non sia amico di Bond.
grande luigi
Jr. Member (168 post)
K+ 84 | K- 61
Ciao Bigfoot
GRAZIE ancora per la piacevole avventura di cui ci rendi appassionati. Aspetto la prossima e tutto questo mi ricorda quello che avveniva anni e anni fa sulle riviste dove i lettori appassionati aspettavano la pubblicazione delle avventure degli autori (per me lo sei e anche devo dire di livello) ogni settimana. Un'attesa piacevole e curiosa. GRAZIE quindi e spero tu possa continuare.
Ciao
El Pampero
Jr. Member (121 post)
K+ 136 | K- 44
BigFoot. Sempre piu' BIG.
Applausi!!
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 292 | K- 117
Avventura egiziana in arrivo?
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Le ZONE UMIDE – stagione II – episodio 1 - “La debuttante” (ultima parte)

Gabriela era rientrata nella stanza, tutta sorridente :
“Mira, te gusta ?”
E indicò con un cenno della testa le 2 ragazzine che l'accompagnavano.


Ero allibito, letteralmente senza parole.
Avranno avuto 14/15 anni, in jeans e maglietta, una di carnagione più scura, quasi mulatta.
Immediatamente mi alzai e mi rivestii. >
Gabriela si avvicinò, le fece girare e indicando il lato b iniziò ad illustrare la merce, da brava imbonitrice :
“Mira che culito.....”

In meno che non si dica mi ero rivestito, ripresi la mia giacca e velocemente uscii dalla stanza, inseguito dalla donna.
“Queste sono giovani, pulite e tranquille, come piacciono a voi italiani”

Raggiunsi velocemente la porta, sperando di non incontrare a questo punto “l'altra” ragazza; oramai ero pronto alla rissa pur di uscire da quel pasticcio.

“Perchè te ne vai così ?”
Mi girai verso Gabriela e guardandola negli occhi, dissi con molta calma :
“Mi sono ricordato di avere un impegno importante...”
Prima ancora di sentire la sua risposta, uscii velocemente dalla casa e mi tuffai nella folla per strada; volevo mettere la maggior distanza possibile da quell'incubo.
Mentre camminavo velocemente sul marciapiede, continuavo ha girarmi per controllare se qualcuno mi seguiva, ma non notai niente di anormale; finalmente ad un incrocio trovai dei taxi parcheggiati e ci salii subito sopra :
“Adelante Pedro, rapido !!”

Diedi l'indirizzo dell'albergo e cominciai ha rilassarmi, anche se l'adrenalina faceva ancora effetto; siccome continuavo ha girarmi per controllare se eravamo seguiti da qualcuno, l'autista mi chiese se era tutto a posto.
Immediatamente mi inventai una scusa plausibile, gli dissi che stavo controllando la strada che facevamo, per impararla.

Il taxi, nonostante il traffico, fu velocissimo e in poco più di 10 minuti mi portò all'albergo; anche qui, mentre attraversavo rapidamente la hall, controllai se c'era qualcosa di strano, ma tutto era ok.
Finalmente arrivai al nostro piano e entrai in camera; K era già rientrata e, sdraiata sul letto stava lavorando sul suo notebook.
Aveva addosso solo una corta vestaglietta e l'immagine che dava era una vera gioia per gli occhi.
“Come mai arrivi così presto ?”
“E tu come mai sei già arrivata ? E' successo qualcosa ?”

Fu lei ha rispondere per prima, togliendomi dall'imbarazzo della risposta e lasciandomi il tempo per coordinare le idee.
“Ero stanca e Alves domani mattina aveva un impegno molto presto, così ho approfittato e mi sono fatta accompagnare...”
“Adesso cosa stai facendo ?”
“Sto controllando alcune cose; molti di quelle persone presenti alla festa sono nelle “nostre liste”; girò il portatile verso di me e nel movimento la vestaglietta diventò ancora più corta facendomi vedere tutto quello che c'era da vedere.
Feci finta di niente, tanto l'adrenalina era ancora in circolo, e guardai le foto che aveva estrapolato; non mi ero sbagliato quando avevo pensato che a quella festa c'era gente importante; e il fatto che molti erano presenti nelle nostre “info” non faceva che confermare che era arrivato il momento delle “pulizie di primavera” come aveva detto "Zero"
.
“Hai fatto un buon lavoro; adesso vado ha fare una bella doccia, poi decidiamo cosa fare”
K pensò che mi riferissi al suo lavoro, ma io dovevo ancora pensare a quello che avevo visto e cosa fare.
Quando tornai dalla doccia avevo finalmente le idee un po' più chiare; raccontai tutto, senza omettere nulla, a K; alla fine restammo in silenzio per un paio di minuti, ha pensare come interpretare i fatti.
Il primo ha parlare fui io :
“Non sono sicuro al 100% che fosse una trappola per incastrarmi, ma sta cosa mi sembra veramente strana, ed io non sono uno che crede alle coincidenze”.
“Pensi ad una trappola per incastrarci ?”
“Sicuramente un modo per metterci in imbarazzo ….. Poi in questo modo diventa più facile fare “pressione”....... “

Vidi che K soppesava le mie parole ma poi mi rispose sorridendo :
“Certo che voi uomini siete tutti uguali; appena vedete una bella donna smettete di usare il cervello e … “
Ecco, ci mancava anche il rimbrotto della “debuttante” per completare la serata di m...a. :
Però aveva ragione; la mia dimestichezza con le avventure nel mondo delle “no-prof” non mi aveva messo in allarme e alla fine ci stavo cascando come un'idiota.

“Spegni la luce, adesso dormiamo e domani mattina avvertiamo “Zero” dissi perentorio.
Il silenzio scese nella stanza; fuori la festa era ormai impazzita e il clamore arrivava anche a noi; ad un certo punto una serie di scoppi mi fecero aprire gli occhi.
“Cosa sta succedendo ?” disse K quasi sottovoce.
&ldquoormi, sono petardi.....” gli dissi subito per tranquillizarla. )
La cadenza dell'AK-47 è inconfondibile; una volta che l'hai sentita non te la dimentichi più.

Al mattino mi svegliaii per primo e preparai subito la relazione con gli ultimi avvenimenti senza omettere nulla; quando K si svegliò, la lesse subito, e dopo aver avuto anche la sua approvazione la inoltrai a “Zero” tramite il solito canale riservato.
Due ore dopo arrivò la risposta : “Appena possibile rientrate”
Sempre molto concisa la donna.
Impiegammo gli ultimi 2 giorni ha passare le consegne del nostro lavoro “ufficiale” ai locali, e quindi preparammo le valigie; questa volta volo diretto con gli USA della United (con US Marshall a bordo a scanso di spiacevoli equivoci).
Quando K comunicò ad Alves la nostra partenza, il colombiano ci rimase molto male; ma comunque si offrì di accompagnarci all'aeroporto; la cosa non mi dispiacque, è bello vedere che un concorrente rimane a bocca asciutta e poi poteva farci comodo avere uno della Direcciòn National che ti accompagnava attraverso la dogana e i vari controlli. :

Tutto filò liscio e in un men che non si dica eravamo a bordo del 767 della United destinazione New-York.
Quando l'aereo si stacco dalla pista tirai un sospiro di sollievo; oramai la Colombia mi andava decisamente stretta; poi mi girai verso K e la guardai.
Restammo ha guardarci, in silenzio per un paio di minuti, poi scoppiammo tutti e due ha ridere come bambini (o come due complici).
Il viaggio fu abbastanza lungo per dare modo a tutti e due di pensare.
Io avevo già deciso che avrei preso il primo volo per l'Europa, volevo assolutamente tornare il più presto possibile dalla mia piccola.
Quando all'aeroporto di New-York ci salutammo, chiesi a K cosa avrebbe fatto.
“Ora torno a Boston, poi vedrò; comunque non credo di continuare con questo “lavoro”, non fa per me...”

Se devo essere sincero me l'aspettavo, K era veramente una brava ragazza e questo non è un lavoro per chiunque.
Ci abbracciammo a lungo, come due buoni amici.
“Se passi da queste parti, vieni ha trovarmi mi raccomando”
“Contaci K e...... resta così”.




Aprii gli occhi e guardai fuori; era una tipica domenica invernale delle mie Zone Umide; la nebbia pian pianino scendeva ricoprendo tutto e rendendo triste il paesaggio.

Accanto a me Teresa in versione Dart Fener (aveva un grosso raffreddore con relativo naso tappato) che le permetteva di fare una perfetta imitazione del noto personaggio di Star Wars.
Avevamo trascorso le ultime 48 ore (da quando ero arrivato) facendo sesso, dormendo e mangiando alternativamente.

Avevo parecchio arretrato da smaltire e mi ci dedicai con molto impegno; e anche Teresa aveva collaborato alla grande, in fondo doveva festeggiare il ritorno del “suo cucciolo”.

Ora era accanto a me sul divano, avvolta in una coperta, assopita; mi guardai attorno, era giunto il momento di prendere delle decisioni.
In fondo avevo già tutto, non mi mancava nulla e potevo considerare gli ultimi mesi trascorsi come una semplice parentesi della mia vita.
Guardai fuori, e vidi che la nebbia s'infittiva sempre più.
Guardai il cellulare e l'ultimo messaggio che mi era arrivato :
“Ho bisogno di una tua risposta”

Guardai Teresa assopita, e con una mano mi infilai sotto la coperta; sentii la sua schiena sotto le mie dita, e cominciai ad accarezzarla.
Poi lentamente scesi verso il suo fondo schiena.
“Smettila” disse ad un certo punto sottovoce, ma non era molto convinta.
Guardai ancora fuori attraverso i vetri della finestra; la nebbia si era impadronita di tutto.
La Zona Grigia avanzava sempre di più.









Nella prossima puntata, andremo nella culla dell'Uomo, là dove tutto è incominciato e dove Bigfoot..........

titolo : "UN TRANQUILLO WEEK-END DI........."





Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
agocolo
Hero Member (805 post)
K+ 446 | K- 249
Ciao big, sempre belli e piacevoli i tuoi racconti, e ne consegue un meritato K+
Come ti ho già scritto, non hai mai pensato di svrivere e pubblicare le tue avventure
Ti posso solo suggerire il titolo..... "LE AVVENTURE SULLA TERRA DI B.F."
J.Smith
Full Member (10 post)
K+ 25 | K- 32
Mmmmmmh, sento puzza d'imboscata..... :
Speriamo bene.

zimmerman2
Hulk (1948 post)
K+ 482 | K- 191
K+275 bigfoot piacevole lettura
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
grande luigi
Jr. Member (168 post)
K+ 84 | K- 61
Ciao BF
sempre sul più bello..... ci rimandi alla prossima puntata.
Grazie della piacevole lettura.
Ciao
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Le ZONE UMIDE – stagione II – episodio 1 - “La debuttante” (9° parte)

Ana raggiunse il cugino e K mettendoli al corrente; quando tornò da noi ci disse che i due preferivano fermarsi ancora un po' a questa festa per cui eravamo liberi di procedere.
Procediamo pure disse Bigfoot all'equipaggio; tutti si preparano velocemente.

Essendo io sprovvisto di auto, fu Ana che si incaricò di portarci con la sua fino al Barrio del (...) ; salimmo quindi sulla sua Bmw (doveva essere un vezzo di famiglia pensai subito), loro due davanti e io dietro.
Ero curioso di vedere come si sarebbe evoluta la serata, magari mi sarei “divertito” veramente come aveva anticipato Gabriela.

Infatti mentre viaggiavamo verso il nuovo evento, Gabriela si voltò verso di me parecchie volte per parlarmi, e notai subito che ogni volta c'era un bottone della camicetta in più sbottonato, tanto da far vedere buona parte della mercanzia che prima avevo solo intuito.
Bene bene, vediamo cosa succede tra un po'..... ero moderatamente fiducioso. )

Quando arrivammo, dopo circa un quarto d'ora di viaggio, cappii subito che era una festa decisamente.... rumorosa.
Era una specie di festa di Hallowen o meglio ancora di carnevale tipo New-Orleans; strani personaggi si aggiravano per le strade vestiti in modo inquietante ballando, cantando e mimando atti al limite della decenza.

Era chiaro come il sole che tutto questo cominciò ad eccitare l'equipaggio, anche perchè oramai Gabriela cominciava ad essere sempre più appiccicata a me, facendomi capire cosa intendeva come divertimento.

Appena Ana parcheggiò davanti ad un locale, arrivarono subito un gruppo di ragazzi e ragazze che conoscevano; in breve fummo coinvolti nel casino generale e Gabriela ne approfittò subito per trascinarmi all'interno, dove su una serie di piste una marea di giovani si agitava a ritmo di musica.
Visto che era praticamente impossibile entrare in pista, ci sedammo ad un tavolo lungo i bordi; Ana chiaccherava con una coppia, Gabriela ed io invece osservavamo la situazione.
Ad un certo punto Gabriela si avvicinò e mi sussurrò sottovoce:
“Mi piacciono gli italiani, sono sempre così carini.....”

La guardai, senza dire niente.
Pensando che non avessi capito, si avvicinò ancora di più e mi sussurrò :
“Ti piacerebbe fare l'amore con me ?”
Bene, il momento era arrivato, questo era il gioco che prediligo. )
La guardai bene prima di rispondere.
“Qui è un po' difficile però.......”

Sorrise subito, e in quel momento notai che aveva denti bianchissimi e labbra tumide; era una bella donna, non bellissima, ma comunque molto attraente; dalla camicetta oramai completamente sbottonata si potevano vedere due seni abbondanti che cercavano di mettersi in mostra.
Per alcuni secondi ci guardammo negli occhi, poi Gabriela si girò verso Ana sussurrandogli qualcosa all'orecchio; a questo punto fu Ana che mi guardò con un sorriso complice, poi tirò fuori le chiavi dalla borsetta e le diede alla compagna.

“Vieni con me” mi disse prendendomi per mano; uscimmo dal locale e raggiungemmo la Bmw dove Gabriela si mise al volante, quindi partimmo subito.
&ldquoove andiamo ?” gli chiesi mentre guidava in un modo decisamente più “allegro” rispetto alla legittima proprietaria.
“Vedrai, sarà una sorpresa” disse con aria furbetta.

Immediatamente Bigfoot si mise in preallarme : detesta le sorprese......
Dopo circa una decina di minuti, Gabriela fermò l'auto davanti ad una villetta con un piccolo giardino davanti; appena sceso mi guardai intorno; anche qui c'era un sacco di gente per strada vestita nei modi più strani ed inquietanti che andava e veniva.
Se doveva succedere qualcosa, quello era il momento ideale; in mezzo a quel casino sarebbe stato molto facile sparire senza lasciare traccia.
Ma io sono un'inguaribile ottimista per cui seguii ciecamente Gabriela in casa; mentre stavamo entrando, mi venne un'atroce dubbio : era tutto troppo facile, e questo non andava bene.

L'esperienza mi suggeriva un “adelante Pedro ma con juicio”; entrammo in casa e Gabriela mi fece accomodare in una specie di salotto, dove su una parete campeggiava un gigantesco televisore al plasma.
Si tratta bene la ragazza pensai subito accomodandomi su un divano; mentre Gabriela cominciava ha preparare qualcosa da bere, sentimmo aprire la porta.
“E' Tessa, la mia coinquilina” disse subito.

Caspita, un'altra donna pensai subito; vediamo com'è.
In effetti devo ammettere che rimasi parecchio sorpreso; una strafiga di 1.80 inguainata in un miniabito di pelle letteralmente cucito addosso con tanto di stivali con tacco che la slanciavano ulteriormente.

Gabriela ci presentò, ma quando la osservai con più attenzione capii che c'era qualcosa di strano in quella donna.
Ci accomodammo tutti e due sul divano mentre Gabriela, dopo averci servito i drink, ci disse che aveva bisogno assolutamente di una doccia e quindi si eclissò velocemente.
Guardai la stangona seduta davanti a me; decisamente bella, ma c'era qualcosa che non mi quadrava, una strana sensazione.....
Tessa mi chiese da dove arrivavo; aveva una voce bassa, quasi un sussurro che non quadrava molto con la sua imponenza.
“Italia, sono italiano.....”
“Mi piacciono gli italiani, sono sempre così carini.......”
Meno male, pensai; chissà cosa gli piace degli italiani.

Gli chiesi cosa voleva dire, ma lei invece di rispondere sorrise; poi si alzò dalla poltrona e venne ha sedersi accanto a me; mi mise un braccio al collo e con l'altra mano iniziò ha palparmi, in modo sempre più invadente.
Adesso aveva preso decisamente lei l'iniziativa, e quello che poteva sembrare un preliminare diventava sempre più simile ad una perquisizione.

Visto che io non prendevo nessuna iniziativa, Tessa prese la mia mano e se la portò, lentamente, tra le sue lunghe gambe; sentii distintamente il fruscio della seta delle mutandine, ma invece della porticina che conduce alle mie adorate Zone Umide, mi ritrovai in mano una specie di pitone.

Adesso non chiedetemi se era un pitone delle rocce birmano, o dell'Angola, o delle rocce indiano, o uno del Natal, o di Seba....
Non lo so, non mi sono fermato ha controllare; so solo che era molto grosso.

“Mi spiace, ma sono etero....” gli dissi sorridendo e sperando che non s'incazzasse.
Lei rimase calma, e con la stessa voce bassa mi chiese se non ero interessato ha fare qualcosa di diverso.
Stavo per rispondere che l'articolo non rientrava nei mie interessi, quando per fortuna arrivò Gabriela avvolta in una splendida veste da camera, capelli raccolti dietro la nuca e tutta profumata, tant'è che la stanza ne fu subito impregnata.

Salvato in estremis, in quanto non sai mai come può reagire una trans, sopratutto se sudamericana; poi mentre Gabriela si preparava un drink, Tessa ne approfittò per alzarsi dal divano, si aggiustò l'abitino in pelle che era leggermente “salito”, chinandosi verso di mè mi diede un bacio sulla bocca e mi sussurrò un “Sarà per la prossima volta.....”.
“Sì certo, magari cambio idea...” )

La Colombia cominciava ad andarmi stretta e credo proprio che non ci saremmo mai più rivisti.
Appena Tessa se ne andò, fu la volta di Gabriela a sedersi accanto; per alcuni ci limitammo ad osservarci, senza parlare.
Oramai l'atmosfera era diventata decisamente erotica, ma c'era qualcosa negli ultimi avvenimenti che non mi quadravano; come ho già detto, troppo facile, troppa disponibilità, troppi quadratini che s'incastravano uno dentro l'altro quasi automaticamente.

E tutto questo mi ricordava i tempi di Mosca......

Visto che io non prendevo nessuna iniziativa, fu Gabriela ha fare la prima mossa, aprendo leggermente la veste da camera e cominciando ha strusciarsi addosso, con la lingua che come un serpente, cercava di infilarsi dappertutto.
Dopo aver esplorato accuratamente i miei padiglioni auricolari e la mia laringe, cominciò ha sbottonarmi camicia e pantaloni per completare la visita medica.

Pazientemente la lasciai fare, fino ha quando non prese per il collo Mr. Dick; cercò in diversi modi di rianimarlo, ma questa volta il mio compagno di avventure rimase immobile.
Anche Lui, come me, era preoccupato dell'evolversi della situazione, e quindi aveva deciso di non collaborare.

In genere non impiego molto ad entrare in partita, ma ci deve essere il giusto “clima”; e quella volta non percepivo il “clima giusto”.

Anzi.......

Gabriela le tentò tutte, poi visto che non volevo “assolutamente” collaborare, si alzò aggiustandosi la vestaglia; poi sorridendo mi disse “Aspettami qui, non ti muovere.....”
Velocemente uscì dalla stanza e io rimasi lì, semi-svestito sul divano ha meditare.

Era una bella donna, e quello che avevo visto non era male con le cose giuste al posto giusto comprese le Zone Umide con un po' di erbetta proprio come piacciono a me. )

Ma c'era sempre quella sensazione “strana” che mi faceva stare un po' sulle mie....
Dopo alcuni minuti, sentii la voce di Gabriela che parlava con qualcuno, poi la porta si aprì.
Quando vidi pensai subito un :
“Questa poi.....









Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
grande luigi
Jr. Member (168 post)
K+ 84 | K- 61
Ciao BF
bella come sempre anche questa tappa. Alla prossima cin curiosità.
Ciao
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Le ZONE UMIDE – stagione II – episodio 1 - “La debuttante” (8° parte)

Nelle settimane seguenti tutto filò comunque liscio, a parte avere l'amico di K perennemente tra i piedi.
Per fortuna K sapeva come gestire la cosa, anche dietro i miei consigli; e se devo essere sincero non mi dispiaceva avere quel tizio sempre vicino : magari mi sarebbe servito per risolvere qualche problema, casomai si fosse presentato.

Oramai era quasi passato un mese dal nostro arrivo e le giornate scorrevano veloci; avevamo inviato parecchie informazioni a Zero, ma a parte un generico “ok” non avevamo ricevuto nulla di ritorno.
In compenso le nostre serate diventavano sempre più “intime” anche se ovviamente mi guardavo bene dall'innescare certe situazioni.

Certo che se ripenso a quei momenti, ancor oggi mi sorprendo del comportamento di Bigfoot nei confronti della biondina: assolutamente irreprensibile.
Più di una volta arrivammo a distanza di collisione, ovviamente sempre per colpa di K perchè io stavo molto attento a non innescare certe situazioni ; solo che la biondina sembrava che lo facesse apposta a eccitare l'equipaggio.
Non ho mai capito se era solo la sua inesperienza o se la cosa le piaceva, ma il risultato era sempre lo stesso : enormi sforzi di Bigfoot per tenere in riga l'equipaggio, il tutto in linea con i suoi principi.

Un venerdì, all'uscita dal lavoro, vedemmo arrivare il buon Alves con un largo sorriso stampato in faccia; subito ci disse che c'era un suo zio che dava una festa nella sua villa alla periferia di Bogotà e gli sarebbe piaciuto farcelo conoscere.
Perchè no, pensai subito, almeno avremmo passato una serata in modo diverso; guardai K e lei guardò me: ok si può fare.
Alves si offrì subito di venirci a prendere in albergo, in modo da evitere di dover ricercare un taxi; in genere i tassisti di Bogotà evitavano di avventurarsi dopo una certa ora nei “barrios” della periferia, perchè il rischio di rapine era molto alto.

Quel sabato, vidi per la prima volta K abbastanza elettrizzata per l'imminente avvenimento; di fatto impiegò più del solito ha vestirsi; e quando finalmente quando trovò la quadra, Alves era già arrivato, in perfetto orario.
Salimmo sulla sua auto e iniziammo ad attraversare Bogotà; Alves e K, seduta davanti, chiaccheravano del più e meno, mentre io dietro pensavo a dove andavamo, al fatto di non aver avvertito nessuno dei “nostri” contravvenendo ad un bel po' di regole sulla sicurezza; ma soprattutto mi preoccupava del rapporto che oramai si era instaurato tra il colombiano e K.

Capii che eravamo arrivati quando, in mezzo a vecchie case e capannoni, vidi spuntare una gigantesca villa circondata da giardini e un'alto muro che faceva somigliare il posto a certe ville di Beverly Hills; solo che questa era anche circondata da parecchi uomini della vigilanza privata.
Anche all'entrata c'erano parecchi uomini che controllavano l'entrata degli ospiti, ma grazie al fatto che eravamo in compagnia del colombiano in un attimo passammo i controlli.

Dentro c'era già parecchia gente, belle donne in abito da sera e parecchi uomini in smoking; noi (io e K ) eravamo come 2 pesci fuor d'acqua, ma comunque ci adeguammo subito; così mentre Alves andava ha cercare lo zio, io e K approfittammo per dare un'occhiata al posto.
La villa era una via di mezzo tra lo “stile” hollywoodiano e certi templi greci; K disse che era tutto ridondante, mentre per me era più che altro pacchiano.

Ma non avevamo ancora visto il gigantesco parco che circondava la villa; dopo aver preso un drink (rigorosamente analcolico) da un tavolo, iniziammo ha gironzolare tra gli invitati; ad un certo punto K si immobilizzò : “Guarda !! “ indicando una specie di laghetto sinuoso tra le piante del giardino.
Districandoci tra i vari invitati che chiaccheravano lungo le rive, arrivammo sul bordo del laghetto; il mio occhio da P.H. notò subito un movimento lungo una riva e immediatamente presi per un braccio K tirandola indietro.
“Cosa sono ?” chiese K.
“Jacarè”
K mi guardò con aria interrogativa.
“Sono una varietà di caimano che vive da queste parti ”
“Caimani in giardino ? Ma sono pericolosi ?”
&ldquoirei di sì, avere questi animali che gironzolano per casa non è come avere dei gatti.....”

Pensai subito a quella volta che mi lasciai trascinare da un P.H. e da un farmer della zona ad un battuta alla ricerca di un “Kokko-Killer” che aveva attaccato diverse donne e bambini di un villaggio nel delta dell'Okawango; avevano bisogno di un “cecchino” nell'eventualità di un tiro lungo.
Cosa che puntualmente si verificò, grazie al casino che facevano i nostri accompagnatori; il mio .338Lapua fece un buon lavoro, fermando il mostro (era lungo più di 5 mt.) all'ingresso della sua tana, ma quando ci avvicinammo e vedemmo i poveri resti delle sue vittime (i grossi coccodrilli hanno l'abitudine di trascinare le prede nella loro tana dove poi le lasciano “frollare” per alcuni giorni prima di divorarle); e la maggior parte di quei resti erano di donne e bambini.
Non fu un bello spettacolo, anzi ne uscii abbastanza sconvolto, esattamente come il P.H. e il farmer.

K da brava canadese, mi disse che da loro gli animali si preferisce lasciarli liberi, nel loro ambiente naturale.
Ma non avevamo ancora visto tutto; mentre ritornavamo verso la villa, in mezzo ad un sacco di “bella gente” vidi una serie di gabbie con alcuni animali dentro; lo zio di Alves doveva essere deciasamente un'eccentrico....

“Guarda, è un leopardo ? “ mi chiese K.
“No, direi piuttosto che è un giaguaro”
Un grosso gattone maculato ci guardava con aria annoiata da dentro una gabbia.
Chissà cosa ne pensavano quelli del CITES, ammesso che lo sapessero.
In un'altra gabbia-recinto ad una ventina di metri di distanza, una splendida pantera asiatica, completamente nera si aggirava nervosa soffiando e miagolando sottovoce; il felino era decisamente nervoso, con tutta quella gente rumorosa attorno.
Mentre K ed io ammiravamo l'animale, un gruppo di persone discuteva accanitamente in una lingua conosciuta; mi girai immediatamente e guardai : erano un gruppo di napoletani.
Ma guarda, il mondo è veramente piccolo pensai.

Finalmente ritornò Alves, accompagnato dallo zio e da due belle donne che ci presentò subito; lo zio sembrava una persona simpatica e molto alla mano; ci chiese subito se ci stavamo divertendo.
“Tantissimo”, gli risposi sorridendo.
Il nostro anfitrione contento si scusò ma doveva andare ha ricevere altri ospiti e in quattro e quattrotto ci lasciò.

A questo punto Alves ci presentò le due donne : sua cugina Ana e l'amica Gabriela.
Dopo qualche minuto di chiacchere, Alves si dedicò a K, mentre io rimasi con le due donne; carine, sui 30 anni, con un fisico che non poteva passare inosservato; Gabriela leggermente più alta e con una carnagione un po' più scura rispetto ad Ana, era decisamente una chiaccherona.
Iniziarono ha farmi un sacco di domande sull'Italia (e gli italiani).
Ana, ridendo, mi chiese se era vero che gli italiani erano dei grandi amanti.
“E' solo una leggenda......” risposi.
Bigfoot è bravissimo nel camouflage. )

Mentre K e Alves si erano trasferiti su una specie di pista da ballo assieme ad altri ospiti, io ero rimasto in retroguardia con queste due che ancora non capivo dove volevano andare ha parare.
Ad un certo punto ci sedemmo su uno dei divanetti presenti in giardino, vicino alla pista da ballo; mentre controllavo i movimenti di K e del colombiano, cercavo di star dietro anche alla conversazione con le due donne.
Ma ecco Ana dire che si stava stufando della serata, le feste dello zio sono di una noia mortale per lei.
“Perchè non andiamo alla festa del Redentor al barrio … ?” disse a Gabriela ed a me.
Mentre stavo pensando ad una risposta, Gabriela si rivolse verso di me e mi chiese se volevo accompagnarle; ci saremmo divertiti sicuramente.
“Carpe Diem quam minimum credula postero” pensai immediatamente.....


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
dodge2857
Full Member (91 post)
K+ 54 | K- 68
ciao Bigfoot,
ho letto le tue avventure, anche il mio lavoro è viaggiare, molto e già pensavo di aver dato, ma confronto a te mi sento un educando alle prime armi.
Azz, che avventure, favolose.
Più che farti i miei complimenti non posso.
Ad majora semper

Dodge
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
dania.rose:

Questo mi ricorda le lezioni del mio docente preferito
ciao BF bentornato



Bentornata anche tu carissima Dania !!

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
dania.rose
Pay girl (43 post)
K+ 170 | K- 55
bigfoot:

AnDaty:

Sono poco esperto in materia...domanda... un velivolo militare russo può sorvolare lo spazio aereo estone senza problemi? sapendo che l'Estonia fa parte della NATO?
Come paragone, un F-15 potrebbe volare nei cieli della Bielorussia?

...ti manca Vilnius e sei al completo, o ci sei già stato?

Õnn ja lõbutseda


Questo mi ricorda le lezioni del mio docente preferito
ciao BF bentornato

Carissimo AnDaty,
nel 1983 i russi hanno tirato giù senza tante remore un Boing 747 della KAL con 269 persone a bordo, al largo delle isole Sachalin; e di qualche mese fa l'ultimo "incidente" con il volo della Malaysia Airlines abbattuto con un missile BUK.
E' stato detto che erano stati i separatisti Ukraini (peccato che per manovrare un BUK ci voglio dei sistemi di controllo che loro non avevano), oltre ad un addestramento che solo dei professionisti possono avere (ci vogliono 2 anni).

Leggo spesso i giornali italiani (quelli on line ovviamente visto dove sono) e mi meraviglio dell'assoluta mancanza di notizie sulle questioni internazionali.

Siamo alla vigilia di una probabile nuova guerra mondiale: l'Europa seguendo l'ottusa Germania che pensa sempre e solo a banche e ad avere un'Euro forte (è l'unica nazione europea che da questo caos ci sta guadagnando alla grande), dopo aver provocato la Russia andando ha piazzargli lo scudo antimissile sulla porta di casa, l'ha costretta ad occuparsi della Crimea (era terra russa da sempre) e dell'Ukraina (a cui avevamo promesso che se passava con l'occidente (entrando nell'UE), l'avremmo accolta anche nella NATO (dimenticandoci sempre che c'è una clausola che prevede, in caso di attacco ad un paese NATO, la risposta simultanea di tutta l'alleanza.

E come se non bastasse, abbiamo riportato l'Iran al centro del ring generando il caos totale che c'è in medio-oriente: la Turchia si sta apprestando ha saldare un pò di conti arretrati con l'Iran e tutti gli altri paesi di etnia "scita" (ma la Turchia è un paese NATO ; l'Arabia Saudita, Qatar e Emirati vogliono mettere in piedi una coalizione "nucleare" per riprendere il dominio di quella parte del mondo.

In estremo oriente, la Cina dopo aver stretto un'alleanza strategica con la Russia (energia in cambio di tecnologia) e sempre più ai ferri corti con Taiwan (la prima che si papperà, Giappone e Vietnam (e li sarà dura visto che sono alleati degli USA).
La situazione delle 2 Koree pensa che la sappiate già, quindi cosa resta ?
Ah sì, prima o poi l'India (aiutata da Cina e Russia sottobanco) e Pakistan (aiutato, ma non per molto dagli USA, ma poi potranno contare sull'Iran liberatosi dalle sanzioni) verranno alle mani.
Tenete presente che sono ambedue potenze nucleari (e aggiungerei non molto affidabili).

Restano gli USA, ma gli "sceriffi" del mondo sono sempre più demotivati e stanchi per mantenere l'ordine in questo saloon che è diventato il mondo.

Bene, di tutto questo cosa se ne parla in Italia ?

An gamba nè

BF
Eyjafjallajökull
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Dalla padella alla brace!! Bel racconto!
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