mmmmmmmmmmmmmmmmmmm non vedo l'ora...
Primo iscritto e... rifiuto ogni voto non sia 30 ...!!
Tra l'altro mi veniva un'idea... se dovessi decidere di fare, all'università, un corso di "Tecnica Cubana", io farei volentieri da cavia per le lezioni pratiche...
Ohibo!
Trovato scritto oggi sulla lavagna della piola al posto del menù giornaliero:
"Ti 't sarie co an laureà, 'n dutùr, ma sa 't scrive 's robi sì alura vol dì ca t'las ancura tant, ma prope tant da studiè per laureete dutùr in piceurologia!!!
Vanan fijel! Fa nen l'asu!
Parafrasando un esimio collega: "Picia si, ma amante, moglie, fumla, murusa MAI!!!
Credo che il primo comandamento del piceur sia: innamorarsi o prendersi di una picia MAI!!!
Quando ti trovi troppo bene, quanto ti piace davvero quello che fai e come stai con una picia... CAMBIA SUBITO PICIA!!!
Scapa mac e fete furb!!!
Spero che sia stato un colpo di sole a originarti certi pensieri!!!
Dutùr! S' robe si van pà bin nè!"
Eccolo!!!!
'L Vinet, era l'ancora di salvezza dei contadini,
Ai trebbiatori, mi ricordo che lo davano non prima averlo immerso, in fiaschi spagliati, in acqua e ghiaccio (dle giasere), d
ove si immergevano anche alcune bottiglie di moscato,
per festeggiare il termine lavori di trebbiatura.
'L Vinet, eccome se lo ricordo nell'aia dei nonni, in Langa Astigiana, durante la battitura del grano, scorazzando tra la polvere che alzava quella macchina affascinante, di ferro, di legno, di braccia meccaniche e di ingranaggi.....quasi umana, e mentre alzava la polvere.....anche qualche gonna di procace contadinotta mentre portava proprio lui, l'Vinet agli uomini intenti nel duro lavoro...e poi, quei pomodori secchi sott'olio........
Era di un colore chiaro.. tipo “cieiret” …. O rosatello, dal gusto asprigno e, se andava bene non sapeva d’aceto ma, lievemente di vino…. Si beveva a forti dosi e sempre fresco di pozzo o di cantina…
Ai trebbiatori, mi ricordo che lo davano non prima averlo immerso, in fiaschi spagliati, in acqua e ghiaccio (dle giasere), dove si immergevano anche alcune bottiglie di moscato, per festeggiare il termine lavori di trebbiatura.. e le angurie e meloni, destinate alla cena finale!!!
Il vinet se non erro era l'ultimo vino che si spillava torchiano il mosto, chi lo chiamava "pusca" chi lo chiamava "l'torc" chi lo chiamava " la picheta", faceva 2 gradi in piu' dell'acqua ma dissetava e non ubriacava chi doveva lavorare. Lo si metteva a bagno nell'acqua della pompa per rinfrescarlo veniva usato perlopiu' nelle merende che in cascina e nelle piole si facevano alle 16 prima della mungitura serale o quando tipo appunto trebbiature o lavori di gruppo portavano amici in cascina. Cazzo se son vecchio ste cose le ho vissute da bambino e ricordo che adoravo andare nelle cascine attorno a farmi il culo per una fetta di salame e un grappolo d'uva america.
'L Vinet, eccome se lo ricordo nell'aia dei nonni, in Langa Astigiana, durante la battitura del grano, scorazzando tra la polvere che alzava quella macchina affascinante, di ferro, di legno, di braccia meccaniche e di ingranaggi.....quasi umana, e mentre alzava la polvere.....anche qualche gonna di procace contadinotta mentre portava proprio lui, l'Vinet agli uomini intenti nel duro lavoro...e poi, quei pomodori secchi sott'olio........
Era di un colore chiaro.. tipo “cieiret” …. O rosatello, dal gusto asprigno e, se andava bene non sapeva d’aceto ma, lievemente di vino…. Si beveva a forti dosi e sempre fresco di pozzo o di cantina…
Ai trebbiatori, mi ricordo che lo davano non prima averlo immerso, in fiaschi spagliati, in acqua e ghiaccio (dle giasere), dove si immergevano anche alcune bottiglie di moscato, per festeggiare il termine lavori di trebbiatura.. e le angurie e meloni, destinate alla cena finale!!!
Ma lasa perdi, non cambiare avatar, Dido in quella foto è splendida!
Fantastico stavo cercando una foto per il mio avatar, se googlo patelacrave tra le poche immagini che escono esce il logo di gnoccaforum
e poi Ducati, Arseine, Ispettore dick, Dick two, Syd, e altri che non essendo mai entranti nella Piola non posso nominare
Fantastico stavo cercando una foto per il mio avatar, se googlo patelacrave tra le poche immagini che escono esce il logo di gnoccaforum
Grande Copula,
Patela carissimo... Veramente, nella pagina 39 è stato ampiamente trattato l'argomento ""Vinet o Picheta"... che non è il vino dl torc...
Ad ogni buon conto, repetita Juvant... ti copio incollo, quanto detto e scritto a tal proposito:
"""""'L Vinet... o Vino di Seconda.
Bisogna immediatamente precisare che non si poteva e non si può commercializzare, in quanto non è ottenuto direttamente dalla fermentazione delle uve ma, "artefatto", con l'aggiunta di acqua, zucchero e "Bernà", poi non raggiunge mai i 10° Alcoolici, minimo di legge.
Ma veniamo annnoi...
'L Vinet, era l'ancora di salvezza dei contadini, i quali vendevano il vino buono e poi, per la famiglia e gli operai, ai quali dovevano dare da bere, dovevano trovare la soluzione, altrimenti "fallivano".
'L Vinet era così ottenuto:
Gli ultimi due/tre tini, in ordine di tempo, non venivano "torchiati", si spillava il vino dalla punga fino alla fine poi, si riempivano d'acqua, si aggiungeva un po' di zucchero ed un po' d'uva, frutto della "rapulatura" della vigna.. un po' come la spigolatura!!!
Ebbene, quest'ultima uva, veniva pestata, messa in una caldaia di rame, con un po' di zucchero, foglie di pesco, il contenuto di un paio di bute stupe... e si metteva al fuoco ma, si doveva solo scaldare e non bollire (sotto gli 80° altrimenti l'alcol evapora).
Questa era la "Bernà"!!
Poi si faceva un incavo nel contenuto del tino o Bunza... vi si versava il contenuto della bernà, bella calda... e poi si copriva con la coperta del cavallo o del bue... per non che il calore si disperdesse subito.
La quantità ultra-industriale di zucchero miceti, presenti in quei locali, faceva il resto, aggredendo quei pochi zuccheri presenti e faceva fermentare l'intruglio!!!!
Dopo 10 gg circa... smetteva di fermentare, i raspi scendevano, allora si spillava 'l Vinet o Picheta... senz'altro era un prodotto che subito, non si riusciva a bere...
Messo in botti ormai vecchie, che a "rinchersiu nenn""... dimenticato in qualche luogo, da non vergognarsi... magari suta al teit...e lì maturava… anche sette mesi!!!
Si arrivava ai primi caldi dell'anno nuovo e... durante il taglio del Maggengo, si incominciava a darlo da bere ai "fienatori"... poi ai mietitori e poi ai trebbiatori e nuovamente ai fienatori... bisognava finirlo, sotto la vendemmia.. altrimenti sarebbe poi andato "ammmale"", se già non sapeva d'aceto prima!!!!"""""
Capisciammè??
Oppure in alternativa un bel satiro:
@patelacrave: nel caso ci ripensassi sull avatar:
Ecco ora ci siamo Dottor Copula ora condivido al 100%
Patela... Arsein... Cherrricordi... quanto ne ho bevuto ed aiutato a farlo.. di 2° Vino... o Picheta.
Mio padre lo nobilitava, chiamandolo ""Secondo"" e, nella bonza ci aggiungeva l'uva delle topie... Clinto, Bachò, Americana.. e poi, dagli anni 70, quando alla FIAT Rivalta si misero i Taru a vendere frutta e verdura, ci metteva 3... dico 3 cassette di uva di Manduria (Primitivo) nera come la pece..., con cui si faceva la bernà. In una bonza da 10 Q.li d'uva!!!.
Ma, ragà... l'acqua era talmente tanta che, se arrivava a 8/9 gradi... era festa!!!
Si spillava e, sempre mio padre affermava che, per far bere tale vino, bisognava essere in tre, come i fascisti: due a tenere il malcapitato ed uno ad infilarglielo in gola.... lo ricordo come fosse adesso...
Poi si torchiava, si pulivano e lavavano le bonze ed i tini, che si riponevano sversà... e la stagione della vinifacazione era finita.
Per quanto attiene poi alla ""Ciravegna Pichett""... quello successe negli anni 80...
Ebbene, superato il primo periodo di terrore, sgomento... ecc... fece la fortuna dei vignaioli seri e onesti... i quali, ancor oggi, se sono sinceri e ne conosco mooolti, ringraziano tale scandalo... in quanto , quei disonesti, oltre ad abbattere i prezzi, logicamente a quei tempi... mettevano in cattiva luce tutta una zona produttiva.
Passata la buriana, i vignaioli seri di cui sopra, raddoppiarono, se non triplicarono i loro clienti e relativo fatturato.
Ciò anche perchè la gente normale non era a conoscenza di un antichissimo detto, che apre gli occhi e certifica l'argomento...:
"" I narsulin, a poe' dese che a douru anche 'n po' d'uva... per fè 'l vin..."""
Narzole... 3/4 vigne in tutto il suo territorio ma, migliaia di ettolitri di vino venduto..... è tutto detto.
E' vero... Arsein... anche in ""Il placido Don""... Comunque l'alternativa alla picheta... specialmente nelle cascine immense della periferia di torino... Continassa, Marchesa, Bergera, Gorgia, quarello, ecc.... era: ""Acqua e aceto"".... Capito?
Chi dava la picheta ai manovali era un signore con la S maiuscola!!!!
Per l'Avatar di Patela... la 3^ foto, presentata da Banned... è eccezionale... io.. IMHO.. sceglierei quella!!!
Complimembri Banned.... ma, dove le trovi!!!!... K+ ... fra 96 ore...