Bene, è arrivato il momento; prendete posto, mettetevi comodi, controllate di aver tutto (birretta (chissà perchè questa parola sta cominciando a darmi fastidio, popcorn , blocknotes e penna (per gli appunti)).
Cap. I - “NON HO FATTO NULLA”
La scoperta delle “Zone Umide” avvenne tra i 14/15 anni (in realtà era già un po' di tempo che giocavo con una coetanea compagna di scuola).
Anzi, più probabilmente era lei che giocava con noi tre (eravamo tutti compagni di scuola, inseparabili), perchè a quell'età normalmente le femminucce sono molto più smaliziate di noi maschietti.
Eravamo tutti e 3 appassionati di calcio e nella bella stagione andavamo ha giocare su un campetto di calcio che si trovava in un paesino non lontano da Novara.
Il campo di calcio era alla periferia del paesino, ma nelle vicinanze c'era una cascinotta (NDR: per i non piemontesi = piccola fattoria) in cui abitava una signora “gentilissima” che ci lasciava usare la sua fontanella ubicata nel piccolo orto / giardino davanti alla casa.
Dopo un po' di partite su quel campetto, venimmo ha sapere che la signora somministrava anche altri servizi agli accaldati ragazzini che giocavano nelle vicinanze......
Impiegammo una settimana per decidere cosa fare; dopodichè partimmo per la missione (ovviamente
e dopo aver racimolato quanto serviva, perchè l'acqua era gratis, il resto no.

)
Essendo, come si dice adesso, un volo low-cost, ci dovemmo adattare ( NDR : pochi posti disponibili), ma non fu un problema visto l'amicizia che ci legava e il training fatto con la compagna di scuola (ci chiamava “i suoi 3 piccoli porcellin&rdquo

).

)
Era, usando un termine attuale, una bella “Milf” paciarotta (forse è per questa sorta di “imprinting” iniziale che ancora adesso Bigfoot, quando può, sceglie le “curvy&rdquo

.
Essendo Lei la padrona di casa decise gli incarichi, e a me toccò il piano inferiore ; ci spiegò cosa dovevamo fare ed eseguimmo i suoi ordini come bravi bambini.
A quei tempi non era ancora scoppiata la moda della depilazione e trovarmi di botto davanti ad una sorta di bosco intricatissimo mi fece andare in crisi; per fortuna la gentile signora se ne accorse e con molta dolcezza mi aiutò ha ritrovare il sentiero.
Purtroppo, il boschetto dopo qualche minuto, si trasformò in una palude; avanzare non era semplice, ma sopratutto mi dava fastidio tutti quei rami contorti e bagnati che si appiccicavano dappertutto.
Non capivo bene cosa stava succedendo, ma come quei giovani viet-cong che combattevano, in quegli anni, per il proprio paese continuai nella mia missione nella giungla.

Ad un certo punto sentii uno dei miei compagni dire qualcosa, ma non capii o non ci feci caso; mi era stato assegnato un compito e volevo portarlo al termine.
Poi arrivò la voce della "gentile signora" che disse : "Va bene ragazzi fine dei giochi (in dialetto piemontese).
La signora si rivestì (e anche noi); nella stanza c'era un pò di confusione e nella fretta mi ritrovai con addosso le mutande di uno dei miei due amici, che riconobbi subito ovviamente perchè erano strette).

)
Mentre ci accompagnava alla porta si congratulò per la nostra prestazione e ci disse che eravamo stati veramente bravi, pur essendo la prima volta (aveva capito tutto).
Fuori intanto, sulla stradina, c'era già un'altro gruppetto di ragazzi che aspettava di “rinfrescarsi alla fontanella”.
Mentre riprendevamo la via di casa, un pensiero frullava nella testa del piccolo Bigfoot (NDR: piccolo inteso come età

: Non avevo fatto quasi nulla (penso) ma nonostante ciò mi aveva detto che ero stato molto bravo.
PENSIERO N.ro 1 : Perchè ti dicono bravo anche quando non hai fatto nulla ? :
Nella prossima puntata voleremo in oriente (titolo) : "MINIATURE CINESI"
C O M I N G S O O N
( dal 18 maggio 2014 )
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.