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Rosaescort
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dania.rose
Pay girl (43 post)
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Uuuhhh clap clap clap un'altra storia bellissima. Grande BF!
Buona fortuna con MJ
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VII - “Nelle mani della Legge” - ultima parte

Come accade sempre quando ho qualche domanda che mi frulla in testa stentavo a prender sonno; pensavo ad alcune frasi che mi aveva detto :
“Lavoro per i cittadini di Baltimora”
“Ora sei nelle mani della Legge”
“Noi i prigionieri politici li mandiamo a Guantanamo”
Ogni qualvolta il discorso era scivolato sul suo lavoro, avevo notato una sorta di pudore nel proseguire.
Questa faccenda mi incuriosiva sempre di più. :

Nella penombra della stanza, la guardai; aggrappata a me, aveva appoggiato il suo viso sulla mia spalla, il respiro regolare, si era addormenta subito nel “sonno dei giusti” (come diceva mia nonna buonanima).
Sul viso (come Teresa) aveva un'espressione serena, come quella che hanno i bambini addormentati abbracciati al loro peluche preferito.
Una così che cavolo di lavoro poteva fare ? :
A quel punto decisi che era inutile scervellarsi, misi il mio braccio attorno a lei, e spinsi il mio interruttore di stand-by.

Al mattino mi svegliò un rumore di auto in lontananza; era la vigilia di Natale, chi poteva essere ?
Guardai l'orologio, erano le 09:30; MJ dormiva ancora alla grande; probabilmente la partecipazione al mio “air show” l'aveva stancata ed ora stava ricaricando le batterie.
Tra me e me risi, sicuramente non era un Professionista. )

Lentamente scivolai fuori dal letto, mentre lei, senza più il suo scoglio, si arrotolava nel piumone; guardai fuori dalla finestra, c'era effettivamente un auto che si avvicinava lentamente per via della neve caduta nella notte.
Mi vestii velocemente e scesi nel salone d'ingresso per andare ha vedere chi era; mi buttai il mio giaccone sulle spalle e uscii sul patio d'ingresso.
Ora vedevo bene la macchina che si stava avvicinando, era quello dello sceriffo.

Dopo alcuni minuti, era davanti alla casa; scese dall'auto con alcuni fogli in mano e mi si avvicinò; doveva far vedere alcuni documenti ad MJ e mi chiese dov'era; gli risposi che era ancora a letto che dormiva.

Sorridendomi con aria furbetta entrò in casa; pensai “prego s'accomodi, faccia come se fosse casa sua”.

Mentre il capo gironzolava di sotto, andai su a svegliare MJ; feci il figo, e come nelle favole la svegliai con un bacio. )

E tanto per cominciare bene la giornata, assistetti alla sua vestizione (peccato che fu velocissima); quando scendemmo, capii che il capo aveva guardato in tutte le stanze.
Per fortuna la sera prima avevamo sistemato la cucina dove avevamo dato fuoco alle nostre passioni.

Lo sceriffo diede delle carte a MJ, e vedendo che si erano appartati in un angolo del salone, decisi di uscire a prendere un po' di aria fresca.
Per fortuna non nevicava più, e quella caduta non superava i 10 cm.; il cielo continuava a rimare coperto, con i soliti grossi nuvoloni che arrivavano dall'oceano .
Dopo una decina di minuti, lo sceriffo e MJ vennero fuori sul patio dove c'ero anch'io; ci salutammo, e poi prima di salire in macchina si premurò di ricordarci l'appuntamento per il pranzo di Natale (il giorno dopo).

Forse aveva capito, con quell'aria furbetta che aveva sempre, che anche noi avevamo i nostri impegni (eheheheh.......).

MJ, con aria felice, mi si avvicinò e comincio a baciarmi; notai che lo sceriffo, mentre si allontanava, invece di guardare la strada, guardava noi.

Il resto della giornata passò velocemente, tra una passeggiata sulla spiaggia mano nella mano e un po' di “petting” sul divano di fronte al caminetto.

A metà pomeriggio mi arrivò un messaggio da Teresa :
“Auguri di buon Natale cucciolo”.

Meditai diversi minuti prima di rispondere; avrei voluto scrivere tante cose, forse troppe.
Alla fine optai per un “Buon Natale anche a te e al tuo nuovo cucciolo”.
Era finita una storia durata quasi 11 anni.

Quando mi vide pensieroso davanti alla finestra del salone che guardavo l'oceano, MJ capì tutto perchè anche lei c'era già passata; mi si strinse contro, in un lungo abbraccio.
Per la prima volta trascorrevo la notte di Natale lontano da casa; senza regali da fare o da ricevere; avrei dovuto essere triste, ma in realtà ero felice, perchè ero con una donna che, nonostante avesse i mie stessi problemi, aveva deciso di guardare avanti.
E visto che non avevamo regali da scambiarci, donammo noi stessi.

Fu una nottata indimenticabile. )

Quando il giorno dopo arrivammo per il pranzo a casa dello sceriffo, avevamo ambedue stampata in faccia la felicità; se ne accorsero subito, e dando di gomito al marito, ci fece accomodare.
A tavola parlammo di tantissimi argomenti; anche dell'Italia, e per fortuna senza scomodare mafia, pizza e mandolini; MJ era una donna troppo intelligente per cadere in certe banalità; lo sceriffo & wife troppo “per bene” e “troppo preoccupati” di rompere l'idillio che si era formato tra me e la loro “figlia adottiva”.
E anche per me andava bene così.

Dopo pranzo, mentre le due donne sistemavano la cucina, lo sceriffo mi prese per un braccio e mi propose (aveva saputo che anch'io andavo a caccia) di farmi vedere la sua piccola collezione di armi.
Mentre mi faceva vedere i suoi fucili, capii subito che aveva qualcosa da dirmi; ho sempre avuto un sesto senso in queste cose.
Mentre guardavo un vecchio Marlin M.1894, lo sceriffo mi si mise davanti e guardandomi dritto negli occhi mi disse :
“Mj è una brava ragazza, e ha sofferto tantissimo quando è mancato un paio di anni fa suo padre. E poi la storia con quel suo collega non gli ha fatto molto bene.....”
Annuii, gli dissi che mi aveva raccontato tutto.
Mi si avvicinò ancora un po' e con un tono di voce che lasciava poco spazio a fraintendimenti mi disse :
“Spero che con te si trovi bene.........”
Era una minaccia ? :
Si stava comportando come un vero padre.

Gli ultimi 4 giorni trascorsero velocemente, troppo velocemente; trascorsero tra comparsate in paese, dove a forza di vedermi con MJ oramai mi consideravano tutti come uno del posto; lunghe passeggiate su quelle spiagge bellissime e pressochè deserte, sempre teneramente abbracciati (anche per scaldarci reciprocamente visto che comunque il tempo non migliorava.

E poi c'era il quotidiano “air show”, sempre in versione “long program”; MJ era molto partecipativa, e con il costante aiuto faceva dei miglioramenti incredibili. )

Spesso mi veniva in mente la prima volta quando l'avevo conosciuta in quel bar di Baltimora; quella che avevo davanti ora era completamente diversa, sempre elegante e sofisticata, ma “diversa” da quella vista nel bar.
E tutto ciò mi inorgogliva; anche lei era soddisfatta, lo capivo dai tanti segni che la mia istruttrice italiana mi aveva insegnato a controllare, non immaginando mai come nei avrei fatto buon uso. )

La domenica del rientro, prima di partire facemmo un'ultima passeggiata sulla spiaggia.
Mentre guardavamo le onde infrangersi sugli scogli, vedemmo passare un gruppo di sule.
MJ guardandole, disse :
“Vedi quegli uccelli ? Sono sule, volano per centinaia di km sul mare in cerca di cibo, ma poi tornano sempre al proprio nido, che costruiscono una sola volta nella loro vita, sulle pareti verticali lungo la costa. Tornano anche se a volte il proprio partner non c'è più”

Si girò verso di me e poi fece la domanda che mi aspettavo da molti giorni :
“Tornerai da lei ?”
Avrei potuto rispondere qualsiasi cosa, sono sicuro che non avrebbe obiettato nulla, ma preferii la sincerità :
“No, come hai detto tu, quando una storia finisce bisogna guardare avanti e non indietro.”

Ritornammo a casa, mano nella mano; caricammo la nostra roba sul Cherokee di MJ e ritornammo a Baltimora.
Lunedì riprendevo il corso alla John Hopkins University (era l'ultima settimana) e anche lei riprendeva il lavoro.
Già, quale lavoro faceva ? Ancora non l'avevo capito. :

Per fortuna potevamo vederci tutte le sere, dopo il lavoro; solo che lei, avendo una coinquilina (e collega oltretutto) non potevamo usufruire del suo appartamento, quindi ci toccava incontrarci nel mio albergo (lussuoso ma pieno di Professioniste, e questo mi dava un po' di fastidio).
Una sera glielo dissi, ma lei si fece una sonora risata; nel suo lavoro aveva visto di peggio.
Questa faccenda del lavoro era diventato un tarlo dentro di me; dovevo assolutamente sapere che cosa faceva. :

L'ultimo giorno, il venerdì ne approfittai; visto che il corso terminava alle 13:30 e il mio aereo partiva alle 18:30, gli chiesi di vederci un'ultima volta.
Accettò subito, anche se a quell'ora era ancora al lavoro; mi diede l'indirizzo dove lavorava e di avvisarla quando sarei arrivato.

Il venerdì, terminato il corso, salutato i colleghi, con i miei bagagli al seguito, passai in un negozio italiano per prendere un regalino da portare a MJ; quindi chiamai un taxi e mi feci portare all'indirizzo che mi aveva dato.
Quando il taxi si fermò davanti ad un palazzo in pieno centro, pensai che ci fosse un errore, forse si era sbagliato; ma il tassista mi confermò che l'indirizzo era quello.
Scesi dal taxi e guardai il l'insegna davanti all'entrata: era la sede del Baltimora Police Dept.

Entrai, passando attraverso varie porte “controllate” a distanza, e andai alla reception.
Un'impiegata mi chiese cosa volevo; gli dissi che avevo un'appuntamento con MJ (omissis) e se poteva avvertirla che l'aspettavo nell'atrio.
L'impiegata esegui una serie di telefonate, poi mi avvisò che sarebbe arrivata tra qualche minuto.

Il posto era pieno di gente; molti erano poliziotti in divisa e altri in abiti civili; mentre gironzolavo, l'occhio mi cadde su un tabellone, vicino agli ascensori; mentre leggevo i nomi e i vari uffici dove si potevano trovare, vidi il nome di MJ con accanto la sua qualifica e dove si trovava il suo ufficio.
MJ era una District Attorney della SVU.
Rimasi di stucco; era un procuratore distrettuale e faceva parte della squadra SVU.

Non so quanti minuti rimasi imbambolato come un deficiente davanti a quel tabellone; so solo che ad un certo punto una delle porte dell'ascensore si aprì ed apparve lei, in compagnia di altri due (un uomo e una donna) che però si salutarono subito.
Da sotto i cappotti dei due vidi apparire il distintivo da detective che tenevano al collo; invece MJ era semplicemente splendida : giacca e gonna al ginocchio grigio scuro, camicetta bianca con piccolo cravattino nero; “pass” al collo e il solito cappottino di piumino in mano.

Se il posto non fosse stato pieno zeppo di poliziotti, gli sarei saltato addosso, mi piaceva troppo.
Uscimmo dal palazzo e andammo ha fare quattro passi nei giardini di fronte; gli diedi il regalo che avevo comprato; quando mi chiese cos'era, gli dissi sorridendo, che era per ricordare una certa cosa che avevamo fatto assieme e di aprirlo solo quando sarebbe arrivata a casa, per non rovinare la sorpresa. )

Arrivò il momento di salutarci; mi disse che comunque era contenta di come era andata, avevamo passato una bellissima settimana assieme; anch'io gli dissi le stesse cose, con in più che quello non era un addio, ma un arrivederci.
Oramai avevo deciso.

Lei mi guardò stranita e anche un po' divertita; ma io ero sicuro di quello che dicevo, e poi Bigfoot, come i suoi amici indiani, ha una sola parola; non stavo mentendo.

Alcune ore dopo, mentre ero in volo verso l'Italia, mi arrivò un messaggio sul Black Berry, c'era scritto :
“Stupido, i love you” seguito da tantissimi cuoricini.

Aveva aperto il regalo che gli avevo dato e trovato la confezione di Nutella da 1 Kg. (era quello che mi mancava quella sera, dopo la panna, burro di arachidi e miele). )

Ora molti di voi si chiederanno come è finita.

Bè, semplicemente non è finita; per le vacanze di Natale 2014 ho prenotato in un posticino sulle coste del Maryland, nella baia di Chesapeake.

Ho deciso di andarmi a mettere un'altra volta “nelle mani della Legge”.

Purchè, ovviamente, ci sia lo stesso procuratore dell'altra volta. ) ) )
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
zimmerman2
Hulk (1948 post)
K+ 482 | K- 191
Ok aspetto il resto
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
zimmerman2:

E bravo ci hai dato dentro con mj
K+
Grazie Zimm
e per il resto...... vedrai alla fine ) ) ) ) )

BF
Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
zimmerman2
Hulk (1948 post)
K+ 482 | K- 191
E bravo ci hai dato dentro con mj
K+
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VII - “Nelle mani della Legge” - 8° parte

In effetti, se devo essere sincero, ero rimasto spiazzato.

Ora mi trovavo, nudo, ammanettato alla spalliera del letto, con lei che si era seduta, nuda sul mio bacino, che mi guardava, seria.
Dovevo assolutamente dire qualcosa: :

“Mi dichiaro prigioniero politico”

Nel momento in cui dissi questa frase, capii di aver detto una cazzata. :

Questa frase è famosa solo per noi italiani, in USA ha tutto un 'altro significato; difatti MJ rispose subito, in tono quasi beffardo :
“Noi i prigionieri politici li mandiamo a Guantanamo........”

Forse i nostri umorismi reciproci avevano bisogno di qualche spiegazione supplementare. : :

Visto che stavo zitto, MJ decise di dare il via alle “operazioni”; si abbassò su di me e cominciando dal viso e proseguendo con occhi, naso, bocca etc. iniziò ad alternare bacetti, mordicchiamenti, leccate, sempre molto lentamente.
E lentamente, iniziò a scendere sul collo, spalle, petto, capezzoli.

Avevo capito il gioco, sapevo dove sarebbe andata. : ) )

Solo che faceva tutto lentamente, sempre più lentamente man mano che scendeva; sapeva come dare piacere.

Pensai a Teresa, anche MJ probabilmente aveva letto gli stessi testi; chiusi gli occhi.

Come la nebbia nelle giornate autunnali sentii il “piacere” salire e impossessarsi del mio corpo; dovevo assolutamente resistere, non volevo che questo gioco finisse subito. ) )

Comincia a pensare a cose diverse, in modo da distogliere il cervello dalle sensazioni che arrivavano dal corpo; ad esempio come si calcola l'angolo di sito in base al calibro/peso palla nella caccia, le formule per avere un finale calibrato nella pesca a mosca; e poi ad una serie di problemi di lavoro che dovevo risolvere al mio ritorno in Europa. : : :

Ma purtroppo le sensazioni provenienti dal mio corpo riprendevano sempre il sopravvento; ci sapeva fare, MJ si stava rivelando una autentica fuoriclasse.
Nella mia top ten personale, composta tutta da autentiche Professioniste, lei ci rientrava alla grande; e non era certo una professionista del sesso. :

Quando arrivò al punto finale a cui ambiva arrivare, decisi che era ora di entrare in partita.

Per prima cosa, visto che era impegnata là sotto, mi liberai delle manette (grazie agli insegnamenti che mi aveva dato una volta uno dei miei “bravi ragazzi&rdquo. )

Quando le presi il viso per tirarla su, MJ guardando le manette appoggiate sul letto, rimase stupita :
“Come ha fatto a liberarti ?”
“Eh,eh,eh, un amico mi ha insegnato un trucco.......”
“Forse un amico che ha frequentato qualche collegio ?”

Sinceramente non sapevo se il mio “bravo ragazzo” fosse stato in qualche prigione, ma in fondo quello che contava per la compagnia (e per me) è che facesse bene il proprio lavoro. :

“Non so, non l'ho mai chiesto”.

Mentre MJ guardava, forse un po' delusa , le manette, diedi il via al mio “air show”.

Non potevo deluderla, quindi mi impegnai a fondo; grazie alle mie esperienze raccolte negli anni in giro per il mondo, sciorinai tutte le figure acrobatiche che avevo imparato, compreso le più impegnative come “il ponte tibetano”, “la virata di Immelman”, “rondò veneziano”, “il doppio cubano” e per finire il più difficile e recente, “il cobra di Puga?ëv”.
L'amico (omissis) “Maverick” istruttore della USFWS di Miramar che me ne aveva parlato la prima volta, mi disse che possono farla solo quelli che hanno un buon aereo e un gran “manico”. ) ) )

E io, modestamente, con tutta la pratica che avevo fatto e la bravissima istruttrice che mi aveva seguito per oltre 10 anni ero finalmente arrivato ad un buon livello. )

Un piccolo chiarimento per chi mi legge : le figure che ho citato non cercatele su Wikipedia, o nel Kamasutra (troppo spirituale) o nei vari manuali tantrici o di educazione sessuale in giro sul web; per il momento esistono solo nel Manuale di Bigfoot, che probabilmente renderò pubblico quando appenderò le scarpette (e qualcos'altro) al chiodo. )
Anche perchè voglio evitare che tutto questo know-how vada perso. :

Dopo circa 2 ore e un numero imprecisato di “Ohhh...”, “Ahhh...”, “Wow...” e “My God...”, portai a termine l'air show; ero stanchissimo, anche perchè non mi ero risparmiato; nonostante che in camera non ci fossero più di 20°, eravamo ambedue sudatissimi.

Dopo una po' di tempo trascorso a riprendere fiato guardando il soffitto ( io) e la neve che cadeva fuori dalla finestra (lei), ce ne andammo di comune accordo a fare una doccia (assieme).
Qui, grazie allo stretto contatto fra i nostri corpi, per poco, non ricominciammo; per fortuna riuscii a convincerla a rimandare al giorno dopo.

Il mio aereo aveva i serbatoi vuoti, ed il pilota era piuttosto stanco; diedi un'occhiata anche al mio equipaggio e capii subito che era meglio rimandare. :

Avevamo ancora 4 giorni pieni, più la domenica che doveva servire per il rientro; sorridendo gli dissi che se ce la faceva a sopportarmi potevamo fare ancora qualche altro "air show". )

La risposta fu un lungo bacio che interpretai come un si. :

Dopo la doccia, ritornammo nella sua camera, sistemammo il lettone e ci cacciammo tutti e due sotto le coperte.
Come d'abitudine, MJ si aggrappò al suo scoglio.
Io invece, cominciai a preparare il piano di battaglia per i giorni a seguire. :
Primo, togliere l'abitudine a MJ di dormire abbarbicata a me.......
Due, ...........


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
K+ 293 | K- 119
Ma porcaccia. Sembrano le puntate di hollie e benji. Finiscono sempre quando la palla sta per entrare in rete ma fino alla puntata successiva non saprai mai che potrà capitare! Secondo me questa era una detective o una poliziotta vera. Vedremo... Intanto karmo il bigfoot!
zimmerman2
Hulk (1948 post)
K+ 482 | K- 191
Così' però' bigfoot mi fai venire un colpo non puoi fermarti così'
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VII - “Nelle mani della Legge” 7° parte

Mentre salivo le scale con la torcia in mano, mi domandai quale idea frullava nella testa di MJ; ma io sono curioso, sono nato esploratore (e credo che morirò esplorando), perciò mi avviai fiducioso verso la sua camera.
Subito notai che era più grande della camera degli ospiti in cui avevo fin'ora dormito, arredata nel solito stile “country coloniale” in linea con tutto il resto della casa.
Sopratutto notai che il letto era più grande, per fortuna, di quello al piano di sotto.

MJ accese alcune candele e l'atmosfera divenne subito intima; mi sedetti su un vecchio cassettone, di fronte al letto e la guardai, in silenzio.
Alla luce delle candele, i capelli assumevano un color rame, quasi rossastro; io ho sempre avuto un debole per le donne coi capelli rossi; fin da piccolo, la mia prima compagna di “giochi” era una bella bambina dai capelli rossi e le lentiggini (avete presente Pippi Calzelunghe ?); avevamo 9 anni tutti e due, e fu lei che mi iniziò alla mia carriera di esploratore.... )

Dopo aver sistemato il letto, MJ venne a sedersi sulle mie gambe; guardò fuori e disse :
“Guarda che bello, nevica !”
Guardai anch'io, effettivamente la pioggia si era trasformata in fiocchi di neve; poi tornai a guardare lei; aveva addosso solo una camicia e un paio di jeans; dalla camicia in parte sbottonata, potevo vedere distintamente l'incavo dei seni.

Quando giocavamo in cucina, avevo potuto ammirarla, i seni anche se piccoli, erano molto ben fatti, in linea con il resto del corpo; e poi avevo anche scoperto che era solo leggermente depilata, e voi sapete come il buon Bigfoot ami questi particolari. )

Continuava a guardare fuori la neve che cadeva, affascinata come una bambina.
“Perchè non guardi la neve che cade ?”
“Perchè tu sei molto più bella della neve che cade....”
MJ si girò verso di me, vedevo il riverbero delle candele nei suoi occhi, pensierosi.
Fino a quel momento, non avevamo fatto sesso; quello che era successo in cucina non era molto diverso da quello che succede spesso nei college americani.

Non so a cosa stava pensando in quel momento, ma a quel punto decisi che era ora di issare la mia bandiera su Fort William Henry; la presi in braccio (è un classico per me) e la depositai sul lettone.
Iniziammo a spogliarci a vicenda, un capo per uno; poi mi stesi sul lettone, bello morbido (forse anche troppo per i miei gusti).

Mentre stavo decidendo se utilizzare lo “short program” o il “long program”, MJ si distese su di me e cominciò a baciarmi.
Poi però, si fermò subito; mi guardò e sorridendo mi disse :
“Ho voglia di fare un gioco.....”
“Come vuoi, a me va bene tutto”

M venne in mente l'episodio di Città del Messico; speriamo bene, mi dissi tra me e me. :

MJ si alzò e andò verso un mobile, dove inizio a rovistare in un cassetto.
Non potei fare a meno di ammirare il suo lato b; perfetto, misure “normali”, non potevo chiedere di meglio.

Come ho già scritto, quello che mi attira di più in una donna, e il lato b; quando è bello non mi stancherei mai di guardarlo, in tutti i suoi particolari.

Ci starei delle ore, in estasi, come davanti ad un bel quadro; spesso mi è capitato che alcune ragazze che avevano visto il mio comportamento, si erano precipitate davanti ad uno specchio, per controllare che fosse tutto a posto.
Tutti abbiamo delle debolezze, e io ho quella del lato b.

Pensai a Teresa, anche lei aveva questa caratteristica, fu la prima cosa che controllai quando ci presentarono ad una festa di comuni amici.

Ricordo che una volta mentre eravamo a letto, avevamo appena finito di giocare (per lei, per me era anche addestramento); aveva preso un libro dal comodino e si era messa a leggere supina sul letto; io invece mi era messo ad osservare il suo lato b; dopo un po' mi chiese, seria e un pò preoccupata, se era cambiato qualcosa dall'ultima volta che avevo guardato.......il resto poi, ve lo racconterò un'altra volta. )

Quando MJ ritornò sul letto, vidi che aveva in mano un paio di manette (come quelle della polizia).
Oibò, che gioco sarà ?

Guardandomi negli occhi e sorridendo, mi disse :
“Ora sei nelle mai della Legge”
E mi ammanettò alla spalliera del letto....


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
avogadro
Jr. Member (182 post)
K+ 24 | K- 16
L'attesa fra una puntata e l'altra è veramente uno stress!
Accedo continuamente alle "VARIE PIEMONTE" per vedere se c'è la continuazione....
COMPLIMENTI BF
TheFisher
Hero Member (668 post)
K+ 426 | K- 54
Hip hip.... Hurra!!
Bella bigfoot!
Ed ora tutti di nuovo in attesa....
bigfoot
Sr. Member (224 post)
K+ 370 | K- 130
Cap. VII - “Nelle mani della Legge”  6° parte

Fin da piccolo ho sempre avuto un sonno molto leggero; da grande, la cosa si è ancora più acuita, oramai sono in grado di percepire una mosca che cammina sul tappeto.

Questo può avere dei vantaggi, ma anche sopratutto degli svantaggi; il principale è che non riesci mai a riposare completamente, controbilanciato però dal fatto che poi riesco comunque “quasi a riposare” in qualunque condizioni mi trovi.
E quando sei sempre in giro per il mondo, è un vantaggio non da poco.
E' come avere una sorta di interruttore on/off che posso usare a piacimento, con la funzione off che in realtà corrisponde ad uno stand-by.

Quando sentii aprirsi la porta della mia camera, riattivai immediatamente le mie funzioni vitali; il tempo di girarmi verso la sorgente del rumore (minimo) che MJ alzò la coperta e si infilò sotto.

Col viso vicino al mio orecchio la sentii sussurrare : “Ho freddo...”
Dopo di che si aggrappò a me come una cozza al suo scoglio; guardai le lancette luminose del mio Citizen Promaster : 00:40.
Aveva resistito ben 45' da sola.

Purtroppo il letto non era molto grande, e cercare di dormire con una appiccicata addosso non era per niente facile; daltronde non mi sembrava neanche il caso di approfittare del momento e dare l'assalto finale al Forte William Henry.
Come il generale Montcalm, mi accontentai di essere arrivato sotto le mura, e cominciai quindi a studiare come sferrare l'assalto finale. :

Mentre il suo viso era appoggiato sul mio petto, cominciai ad inebriarmi del suo odore; sicuramente aveva fatto la doccia (o il bagno), perchè l'odore era quello che si sentiva in bagno, molto buono comunque.

Restaii immobile per parecchio tempo; da quando mi era entrata nel letto non si era più mossa.
Mi venne da ridere; stavo cercando di dimenticare Teresa, ed eccomi qui con un'altra donna che si comportava nello stesso modo.

Addirittura una volta ci litigai pure, perchè ero abbastanza stufo, quelle poche volte che ero a casa, di dormire con una sorta di “zaino” addosso, che ti impediva di fare qualsiasi movimento.

Lei si faceva una sonora risata, e poi si stringeva addosso ancora di più al suo “cucciolone”.
E adesso eccomi qui con un'altra che ha lo stesso vizio.

Ad un certo punto, nel sonno , spostò infilandola tra le mie gambe, la sua gamba sinistra; non so come, ma riuscii a resistere.........
Ma fu durissima, credetemi.

Alle prime luci dell'alba, ero già sveglio; e perfettamente immobile con lei sempre aggrappata.

A questo punto, pensai, potevo concorrere come “gentlemen dell'anno”; sono sicuro che mi sarei piazzato bene. )

Quando si svegliò, non so da quando la stavo guardando, gli dissi subito :
“Ciao, dormito bene ?”
Mi guardò un po' stranita, poi si rese conto di dove era, e del fatto che aveva ancora il pigiama addosso.
“Non mi sarei mai permesso …...” gli dissi sorridendo. )

“Lo sapevo che potevo fidarmi...” rispose subito; e sorrise.

Ah, che bella giornata mi si prospettava; avanzavo, lentamente, ma avanzavo. :

La situazione meteo sembrava migliorata, oramai eravamo quasi alla vigilia di Natale; durante la prima colazione decidemmo il programma della giornata.
Visto che, oltre la caccia, a me piace anche la pesca, decidemmo di provare a fare una battuta di pesca nei dintorni, lungo la costa.
Poi, quando saremmo rientrati,nel pomeriggio voleva che l'aiutassi a preparare una torta da portare poi il giorno di Natale alla Sheriff's Family.

Perfetto, tutte cose che mi piacevano assai; tutto sommato, anche se poi alla fine non avessi preso il Forte, avevo comunque fatto una bella vacanza i compagnia di una bella donna. :
In fin dei conti Bigfoot è uno che si adatta facilmente.... )

La battuta di pesca durò fino al primo pomeriggio, quando il tempo si guastò di nuovo; pescammo a spinning, lungo la costa verso sud, nelle piccole insenature tra gli scogli, sfruttando il cambio delle maree.
MJ fu più brava di me, prese diversi pesci, ma io fui più bravo di lei perchè riuscii a prendere il più grosso (un merlano) che essendo della famiglia dei merluzzi, ci portammo a casa per cucinarlo.
Peccato che il più grosso in assoluto, uno squaletto sul mt. di lunghezza, dopo averlo tenuto 2-3 minuti, mi tagliò la lenza portandosi via il pescietto finto con cui pescavo, e nonostante i consigli di MJ che saltava da uno scoglio all'altro per seguire meglio la lotta.

Mentre facevamo ritorno a casa, mi congratulai con lei, era veramente brava come pescatrice; mi spiegò che la sua bravura era dovuta tutta a suo padre ed al suo amico (lo sceriffo) che fin da bambina se la portavano dietro nelle battute di pesca.
Quella donna mi stava ammaliando sempre più, ora avevo scoperto che era amante anche della pesca (al contrario di Teresa); secondo il mio punto di vista era una “features” non da poco. :

Quando arrivammo a casa, erano da poco passate le 16; dopo una bella ripulita al pesce e a noi, decidemmo che era ora di iniziare a fare la torta da portare il giorno dopo dallo sceriffo e consorte.
Dopo aver visto cosa c'era in casa, lo chef Bigfoot decise :
“Tartufata !!”

MJ mi diede un gigantesco grembiule, e si mise ai miei ordini.
Intanto che preparavo gli ingredienti (ero curioso di vedere come sarebbe stata la torta usando la cioccolata con il peperoncino invece del cioccolato normale), lei si diede da fare a preparare la panna.

Poi fece un'errore, ne prese un po' con il dito e me la fece assaggiare.

Quel semplice gesto, fece scattare qualcosa in me; a mia volta, ne presi un po' con il dito e glielo porsi; lei prese la mia mano (con il dito ricoperto di soffice panna) tra le sue e, lentamente, se lo portò alla bocca.

Mentre leccava la panna (e il mio dito) mi guardava fisso negli occhi, divertita; poi quando ebbe finito di succhiarmi il dito, prese ancora un po' di panna, mi sbottonò la camicia e iniziò a spalmarmela sul petto.

Poi si avvicinò, e iniziò a leccare molto lentamente tutta la panna spalmata.

In quel momento, la carica erotica in quella cucina si poteva tagliare con il coltello; chiusi gli occhi e pensai al momento in cui l'avevo vista per la prima volta in quel bar, con la sua amica. :
Chi poteva immaginare che fosse così; ordinai ai mio equipaggio di innestare le baionette e di prepararsi all'assalto finale.
Ora o mai più.

Appena finì di leccarmi tutta la panna che mi aveva messo sul petto, decisi che era il mio turno; in pochi secondi la spoglia tutta, la presi in braccio e la depositai sul gigantesco tavolo della cucina.

Poi presi la panna e cominciai a spalmarla dappertutto, mentre lei osservava divertita.

E venne finalmente il mio momento, iniziai a ripulirla con la lingua.
Dappertutto.

Mi venne in mente Teresa, quando durante la solita cena del sabato con gli amici, ci spiegò i meccanismi che possono portare al piacere e poi all'orgasmo; meccanismi che non sono solo legati al sesso in senso lato; il piacere nasce nel cervello, l'orgasmo è una “delle conseguenze collaterali”, ma non il solo.
Ci possono essere tantissime cose che possono “portarci” in questa situazione: un odore, la vista di qualcosa che ci eccita, il suono o il rumore, etc.
Tutte queste cose portano il nostro cervello ha produrre delle sostanze chimiche che daranno il là prima all'eccitazione, poi al piacere e quindi all'orgasmo.

Teresa ci raccontò che spesso le sue clienti confessavano che l'unico modo per provare piacere era quello della auto-erotismo, in quanto con il proprio partner era impossibile provare qualcosa.
Ovviamente questo nessuna aveva il coraggio di dirlo apertamente (a parte con il proprio medico); in fin dei conti, se per un uomo è molto difficile nascondere l'eccitazione sessuale e il relativo piacere, per una donna è tutto molto più facile.
Ed è quello che facevano molte sue clienti, una bella recita e il proprio ometto se ne va gongolando. )

Quanti sono gli uomini che sanno riconoscere se una donna sta ricavando piacere da quello che stanno facendo assieme, ci domandava ?
Pochi, molto pochi; perchè se non sai cosa controllare, rischi di prendere fischi per fiaschi.

Bigfoot, grazie alla sua memoria di ferro, annotava tutte queste “lezioni” sul suo book personale; oltre la teoria, poi bisognava fare anche la pratica. :
E per fortuna gli undici anni trascorsi accanto a Teresa li avevo utilizzati bene. )

Quando finii di “ripulire” MJ, l'estasi dei sensi ci aveva avvinghiato tutti e due; dopo tanto “dolce”, passammo al burro di arachidi (salato) e poi l'apoteosi finale, il miele.

Quando finimmo, la cucina non era molto differente da quello doveva essere Forte William Henry quando finalmente le truppe francesi comandate dal generale Montcalm e gli Irochesi riuscirono ad entrare. :
Solo che lui ci aveva messo 6 giorni, Bigfoot solo 4...... )

Visto che oramai eravamo impresentabili, sistemammo la cucina e preparai in quattro e quattrotto una crostata di mele (anche perchè i miei propositi (e relativi componenti) erano andati a ramengo).

Poi, via di corsa a farsi una doccia (ovviamente assieme), visto che oramai avevamo fatto, come dice la Bibbia, conoscenza reciproca.

Fuori, tanto per cambiare, si era scatenata l'ennesima tempesta d'acqua e vento; mentre eravamo nel salone davanti al caminetto per l'ultimo bicchierino (bourbon invecchiato) della staffa, andò anche via la luce.

Per Bigfoot, non è che cambiasse molto; dopo tanti anni in giro per il mondo, con qualsiasi condizione climatica e non, per fare certe cose non gli serviva molto; oramai aveva una preparazione a livello di un “Golani” o di un “Seals”.

Mi offrii volontario per uscire nella tempesta ed andare fino allo sgabuzzino per avviare il gruppo elettrogeno; ma MJ disse di no subito :
“Sono le 11, domani mattina, se non è ancora ritornata, l'accendiamo. Adesso ho un'idea migliore.....”

Ci avviammo su per le scale, verso la sua camera.


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bigfoot
Sr. Member (224 post)
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In attesa della parte finale, grazie a tutti.

BF
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zimmerman2
Hulk (1948 post)
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Ecco adesso non dormirò tutta la notte a pensare a cosa successe
Bravo bigfoot
La figa e il ciuffetto e' un duo perfetto!!!
Eyjafjallajökull
Super Hero (943 post)
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Son rimasto sveglio tutta la notte a leggere i tuoi racconti di vita... Che dire. Ho già detto tutto... Altri commenti li faro quando avrò un po' meno sonno... Comunque semplicemente strepitosi. Sembra di leggere un romanzo avventuroso... Che mi fa evadere dalla mia vita monotona.
Ora posso dire buonanotte.
TheFisher
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oh madoi bifoot, che avventura interessante! e il prossimo capitolo quando arriverà? XD
K+ virtuale, x ora!
bigfoot
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Cap. VII - “Nelle mani della Legge”    5° parte

Erano anni che non facevo una simile abboffata di pesce; oltre a tutto a dei costi irrisori, tenuto conto che avevamo pasteggiato ad aragoste, scamponi e ostriche; ma era dovuto al fatto che da quelle parti questi crostacei sono diffusi come da noi le zanzare d'estate. )

Per smaltire, al pomeriggio facemmo il giro dei negozi nella zona del porticciolo, poi mentre ritornavamo verso il centro cittadino, MJ decise di farmi visitare l'orto botanico, dove alcune sue amiche coltivavano cose interessanti.
“Marijuana, coca, qat ? Gli dissi.
Mi guardò improvvisamente seria.
“Come mai conosci il qat ?”

Ahi, avevo voluto fare lo sborone e mi aveva subito preso in castagna.

Per fortuna ho sistema molto veloce nell'elaborazione dei dati e diedi subito la risposta (più logica, mai dare risposte fasulle, ma mescolare sempre in % variabili verità e menzongna di volta in volta, così mi era stato insegnato).
E ne ho fatto spesso buon uso.:

Gli risposi che, avendo lavorato spesso nei paesi arabi, l'avevo vista lì, dove è anche chiamata la “droga dei poveri”; ovviamente “dimenticai” che spesso anche gli occidentali ne facevano uso, perchè aveva degli “effetti collaterali” interessanti per noi ometti.
Per un attimo l'avevo vista preoccupata; ma poi tornò subito ha sorridere.

Qui non potei fare a meno di confrontarla col mio medico personale, ovvero Teresa; se ci fosse stata lei, si sarebbe subito lanciata in una spiegazione delle varie caratteristiche concludendo poi con una supercazzola finale sull'utilizzo delle droghe.

Ogni tanto mi capita di vedere un serial televisivo intitolato “Rizzoli & Isles”, il cui la dott. Maura Isles (medico legale della polizia di Boston) è la copia perfetta (non in senso fisico ovviamente) di Teresa; stesso modo di fare, da Miss Precision (come la chiamavo io qualche volta), pedante fino alla sfinimento (mio); doveva (e voleva) sempre spiegare tutto.
Certe volte era veramente insopportabile; per fortuna Bigfoot ha una pazienza inesauribile (e una testardaggine direttamente proporzionale).

MJ invece era completamente diversa da questo punto di vista; e per questo mi piaceva sempre di più.

Quando arrivammo all'orto botanico, c'era parecchia gente; facemmo un giro per vedere le cose interessanti che mi aveva detto, poi ci fermammo nella sezione dedicata ai bonsai; un paio di donne spiegava ad un gruppetto di persone tutto quello che c'era da sapere per poter tenere queste piante delicatissime in casa; i bonsai mi piacciono, ma in effetti, dovetti costatare che non erano adatti al mio stile di vita; troppo impegnativi.

Intanto, si era fatto buio, e visto che continuava ha cadere qualche goccia di pioggia mista a neve, decidemmo di ritornare a casa.
Appena fuori dal villaggio, il vento cominciò a farsi sentire; MJ, sarà stata abituata a quei luoghi, ma io ero più preparato (anche mentalmente, perchè se il cervello vuole resistere, tu resisti).
Così mi era stato insegnato; e parecchie volte mi era servito. :

Quando eravamo quasi arrivati, infilò il suo braccio sotto il mio; quel semplice contatto elettrizzò il povero Bigfoot che rispose cingendo le spalle della ragazza.
“Sai adesso cosa facciamo per scaldarci ? Ci facciamo una bella cioccolata calda”
Maledizione, e io che già pensavo a chissà che cosa.....
E poi aragosta + ostriche + cioccolata....... rischiavo di andarmi ha tuffare in mare per “raffreddarmi”. :

“Và bene” gli risposi; cosa non si farebbe per un po' di .....

Appena arrivati a casa, si scatenò una vera autentica tempesta, con vento e pioggia che bagnava i vetri della casa.
Mentre MJ preparava la cioccolata calda, io ne approfittai per farmi una bella doccia; qualcosa mi diceva era la serata giusta, e bisognava prepararsi bene. :

Quando arrivai in cucina, MJ mi disse subito :
“La cioccolata è pronta; prova ad assaggiarla se ti piace; l'ho presa in un negozio di dolci francese a Baltimora”.
L'assaggiai, era veramente bollente; poi ad un certo punto sentii un sapore strano :
“Scusa, ma c'è dentro del peperoncino ? “
Sapevo già comunque la risposta.
“Ti piace ?”

Pensai a Piccola Luna; se gli avessi fatto assaggiare una delizia simile, sarebbe rimasta sicuramente incinta.....” :

“Si, veramente molto buona.”

Intanto stavo pensando a come far star tranquillo Mister Dick, visto che cominciava ha risvegliarsi. :

Anche perchè MJ si era tolta gli scarponcini e i pantaloni (che erano un po' bagnati), rimanendo con un paio di calzettoni a righe molto buffi e con solo la camicia di flanella a quadrettoni.
Era sempre un “country woman” elegante, ma con quelle gambe nude, era decisamente sexy.

Non volevo essere io ha fare la prima mossa (cerco sempre di essere gentlemen), per cui decisi di andare ad accendere il caminetto (anche per calmare un pò l'equipaggio).

Stavo realizzando che un'altra giornta era passata; Teresa non aveva chiamato, con MJ eravamo ancora in stand-by.
Mi ritornava in mente la scena iniziale del nostro incontro in quel bar di Baltimora; sembrava un'avventura facile facile, ed invece.... :

Arrivò MJ, si era messa nel suo solito pigiamone, accese la televisione e cercò qualcosa di interessante da vedere; purtroppo la tempesta che imperversava fuori, aveva ridotto il numero di canali visibili; si fermò su un canale che stava trasmettendo un vecchio film in b/n con Tyron Power.

Che bella serata; in una casa sperduta sulle coste del Maryland, mentre fuori imperversava la bufera, con accanto una bella donna che mi piaceva moltissimo, un Bigfoot aspettava......

Seduti, anzi spaparanzati sul divano, guardavamo il film; MJ infilata nel suo pigiamone “invernale” interessatissima alla storia, io più prosaicamente, ero interessato a lei.
Anche con quella tenuta, restava comunque una bella donna, con le sue curve al punto giusto; in effetti il fatto che, quando era a Baltimora, andasse tutte le sere un paio d'ore in palestra con alcune sue colleghe (così mi aveva detto durante il pranza) giocava a suo favore; il fisico (per quel poco che avevo visto fin'ora era perfetto per una trentenne). :

Rispetto a Teresa, a parità di curve (che volte farci, a me piacciono le “curvy&rdquo era un po' più alta.
Già, Teresa, anche oggi non aveva chiamato.........

Il film finalmente finì; MJ mi chiese se mi era piaciuto.
“Molto...” risposi, sperando che non mi facesse altre domande (non l'avevo seguito molto).
A questo punto era ora di andare a nanna; augurandoci reciprocamente buona notte, MJ salì le scala interna per andare nella sua camera al primo piano; io invece mi avviai verso la camera degli ospiti che era al pian terreno, dalla parte opposta.

Mi spogliai velocemente e mi infilai nel letto; mentre fuori la tempesta aumentava d'intensità con violenti scrosci di pioggia contro le finestre, diedi il rompete le righe e la buona notte al mio equipaggio.

Chissà domani come sarebbe stato ? Mi domandai prima di addormentarmi. :

Invece nella notte.....


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GordonVega
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...mamma mia,ho l'ansia.....sei un grande,da piemontese a piemontese :-)
bigfoot
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Cap. VII - “Nelle mani della Legge”      4° parte

Quella notte dormii pochissimo; la casa era troppo calda, e il vento che sentivo fischiare fuori non m'invogliava ad aprire la finestra.

Alle prime luci dell'alba mi alzai; dopo aver fatto velocemente la barba, andai in cucina e mi diedi da fare; la sera precedente, mentre preparavo la cena, avevo visto in un armadietto una vecchia caffettiera moka; la presi e gli diedi una controllata; era ancora utilizzabile, previa pulizia e rimessa in funzione (acqua, sale, aceto e latte).
Mi diedi da fare, e in una mezz'oretta la vecchia moka era “combat-ready”; a quel punto, visto che a MJ piaceva la mia cucina, mi scatenai per preparare una prima colazione come Dio comandava.

Con del pane preparai dei crostini con burro salato che feci scaldare nel forno; un piacevole odore di “pane fresco” si sparse per la casa; quando a questo si aggiunse l'odore del caffè fatto con la vecchia moka, MJ scese in cucina a vedere cosa stava succedendo.

Appena la vidi, non potei fare a meno di fargli i complimenti per lo splendido pigiama(color pesca in morbida flanella, tipicamente “american country&rdquo e sopratutto per i due “orsetti” che aveva ai piedi.

Lei, appena vide tutto quello che avevo preparato, si illuminò e disse subito :
“Wow, ecco un bel modo di iniziare la giornata. “
Ci sedemmo ed iniziammo a fare colazione; i crostini con burro salato e marmellata di mele la mandarono in estasi (purtroppo non potevo preparare i classici “buondì” con “bagnèt verde” e acciughe del buon Gigggetto per mancanza di materia prima ); quando vide la vecchia moka, si stupì che fossi riuscito a rimetterla in funzione; quando poi assaggiò il caffe “espresso” (anche se la miscela non era granchè, ma sopratutto il “marocchino” che mi ero preparato si lasciò sfuggire, ridendo :
“Tu sei uno da sposare subito....”

Poi notando il mio “impercettibile” sobbalzo, aggiunse subito :
“Volevo dire, molte delle mie amiche vorrebbero avere accanto un uomo come te...” :

Bigfoot intanto , da dietro la sua tazza, osservava in silenzio sorridendo; pian pianino guadagnavo terreno; mi domandavo solo chissà quando cadrà il Forte. :

Mentre ci stavamo gustando la nostra prima colazione, sentimmo un leggero grattare alla porta.
“Questo è Bud, il cane dei miei vicini” disse subito MJ; visto che io ero già vestito e lei ancora in pigiama, andai ad aprire la porta.
Effettivamente c'era un bellissimo gordon-retriver color miele; appena mi vide mi fece subito festa, poi entrò e corse da MJ che era ancora in cucina, probabilmente guidato dal buon odore.

Intanto stavano arrivando una signora sui 35-40 anni e una ragazza più giovane; appena mi videro, rimasero un po' sorprese, poi quella più anziana mi chiese di MJ.
Gli dissi che stava facendo colazione, ma subito dopo MJ venne sulla porta, accompagnata dal cane; notai immediamente che tutte e 2 erano un po' sorprese del fatto che MJ era ancora in pigiama (e io quasi vestito). :

MJ, come al solito, fece le presentazioni; la coppia erano madre e figlia e abitavano in una casa sulla costa ad un paio di chilometri da noi; mentre portavano a spasso il cane, avevano visto il Cherokee di MJ ed erano passate quindi per salutarla e fare gli auguri di Natale (e anche per vedere com'era lo sconosciuto appena arrivato, pensai). :

Per fortuna, dopo un quarto d'ora di chiacchere, ripresero la loro passeggiata e noi potemmo finire la nostra prima colazione.
Era domenica, mancavano 3 giorni al Natale; ogni tanto guardavo il cellulare sperando che ci fosse almeno un messaggio dall'Italia, ma tutto taceva.

MJ fece una proposta : fare una passeggiata fino al villaggio, per farmi vedere delle cose interessanti e poi andare a pranzo in un ristorantino vicino al porto.
Accettai subito, il tempo di vestirmi ed ero pronto; intanto il tempo continuava a cambiare (da leggermente nuvoloso a molto nuvoloso con qualche goccia di pioggia).

Bigfoot aveva visto molto di peggio, e poi questa donna mi stava intrigando sempre di più; quando la vidi venir fuori dalla casa, ancora una volta mi sorprese; aveva addosso un vecchio Barbour “invernale”, pantaloni di velluto “kaky”,scarponcini Timberland da 8” in tinta e in testa un buffo cappello irlandese con pon-pon; vestita cosi, casual ma elegante, dimostrava anche qualche anno in meno dei 34 che mi aveva detto. :

Una perfetta “country woman”, proprio quelle che piacciono a me; peccato che i progressi erano troppo lenti, e il tempo scorre veloce.
Mi consolai comunque pensando che in fin dei conti anche il generale Montcalm impiegò 6 giorni a prendere Fort William Henry. :

Impiegammo circa mezz'ora per arrivare al villaggio; una delle prime case che incontrammo era quella dello sceriffo; tutta in legno e non molto grande, ma bellina e con il classico palo con bandiera americana nel giardino.
Mentre passavamo davanti, per andare verso il centro, la moglie dello sceriffo saltò fuori e venne a salutarci; non credo che fosse casuale l'incontro, probabilmente ci stava aspettando già da un po'; finalmente poteva soddisfare la sua curiosità direttamente.
Soliti 10 minuti per presentazione, qualche chiacchera ed invito finale; visto che le sue 2 nipotine avevano preferito fare le vacanze di Natale da un'altra parte, la signora sceriffo ci invitò per il pranzo.

MJ si girò verso di me con sguardo interrogativo; risposi che toccava a lei decidere, visto che io ero ospite.
Disse di sì (bè, almeno avevamo risolto il problema del pranzo, e poi non mi dispiaceva scambiare qualche parola con lo sceriffo). :

Riprendemmo la nostra strada; pur essendo una piccola cittadina, c'erano parecchi negozi, ed invariabilmente ogni volta che gli passavamo davanti, saltava fuori qualcuno che voleve salutarci (e conoscermi, oramai l'avevo capito).
Ad un certo punto, MJ si sentì obbligata a spiegarmi perchè facevano tutti così; la cittadina è piccola, e tutti si conosco; suo padre (medico) aveva fatto anche il sindaco per oltre vent'anni, mentre sua madre, insegnante elementare, aveva sempre insegnato in paese.
Lei era cresciuta lì, fino al momento del college e poi dell'università a Baltimora, dove si era laureata.

Fin'ora non l'avevano mai vista accompagnata da molti uomini; anzi, ma lo disse sorridendo, tu saresti il secondo......

Sentii distintamente un componente del mio equipaggio che diceva ai suoi compagni :
“Qui si và per le lunghe ragazzi, accendete il fuoco e preparate le tende....” :

La presi dolcemente per un braccio, la guardai negli occhi e gli dissi :
“Non possiamo continuare a voltarci indietro; il passato e passato; piuttosto guardiamo al futuro.....”

E lo pensavo veramente; ci guardammo negli occhi per alcuni secondi, e poi riprendemmo il cammino.

Finalmente arrivammo a destinazione; voleva farmi visitare il museo di storia locale; essendo domenica era aperto solo su richiesta, ma la “curatrice” (una ex-collega della madre di MJ) sembrava che ci aspettasse; pensai subito che le notizie volano veloci, sopratutto da quando esistono i cellulari. )

Oramai avevo capito che la privacy era andata a farsi benedire; dopo le presentazioni di rito, la vecchia signora iniziò ha farmi visitare le varie sale dedicate alla storia del paese; alcune mi colpirono più di altre; ovviamente quelle dedicate alla caccia e alla pesca, ma sopratutto mi colpì quelle dedicate alle popolazioni “native” del luogo.

C'erano diversi manichini, vestiti con gli abiti tipici; un manichino mi colpì in modo particolare : era una squaw vestita come Alzata con Pugno !

La direttrice mi spiegò sorridendo che quella era la riproduzione della principessa Pocahontas, la cui tribù era originaria di quelle parti.
E' vero che la questione è molto romanzata, come ammise subito la direttrice, ma la riproduzione era stata fatta a partire da vecchi disegni e/o dipinti dell'epoca (erano alle pareti); ed iniziò poi ha raccontare come venivano fatti quei vestiti in pelle di cervo, morbidissimi.

Ad un certo punto ci fece notare anche dei particolari, che però mi permisi di correggere; ad esempio le strisce in pelle che abbellivano la casacca, pantaloni e stivali, non erano un semplice abbellimento, ma servivano a non fare rumore mentre scivolavano attraverso i cespugli; idem per gli stivali senza suola e tacco che servivano a “sentire” rami e pietre sotto i piedi.
La direttrice fu sorpresa da queste mie osservazioni, per cui dovetti aggiungere che quello che sapevo lo dovevo alle mie esperienze di caccia con guide “native”.

Poi, la direttrice fece notare a MJ, che guardava e toccava i vari manichini, che i “nativi” non portavano biancheria intima, per il semplice motivo che non la conoscevano.
Evitai di approfondire, anche se avevo visto che comunque l'indispensabile lo portano; l'unica cosa che mi fece contento è che la riproduzione di Pocahontas era molto più brutta di Alzata con Pugno.

Finito il giro del museo, salutammo la direttrice e, visto che era giunta l'ora di pranzo, andammo al ristorante del porto.
Quando ci arrivammo, notai subito che era strapieno; ovviamente tutta gente del luogo, perchè in quella stagione non c'è flusso turistico; anche qui dovetti sottopormi alla solita trafila dei saluti e delle presentazioni, poi finalmente riuscimmo a sederci in un angolino e ordinammo.
Come tutti, optammo per il piatto unico a base di pesce locale; che voleva dire aragosta, striped-bass (spigola), ostriche, gamberoni, scampi, pesciame vario con contorno di patate e pannocchie di mais e salse varie, tutto cotto al vapore per conservare i sapori.

Ovviamente, grazie al fatto che come al solito MJ era conosciuta, il tutto ci fù servito usando come unità di misura una di quelle vanghe che i militari portano attaccata allo zaino.

Mentre stavo finendo la mia seconda aragosta (del resto avevo già perso il conto) e MJ la sua prima, dissi ridendo :
“Sai, se è vero che le aragoste e le ostriche sono afrodisiache, stasera faremo faville....” :

Ci guardammo negli occhi per alcuni secondi, poi iniziammo a ridere come matti, mentre tutti gli altri ci guardavano sorpresi. )

Sentii distintamente il solito membro del mio equipaggio dire :
“Forse è meglio che avvertiamo anche la Protezione Civile.....”


Ho bisogno di esplorare e di sapere.... sempre.
Wonderfulmagic
Sr. Member (319 post)
K+ 88 | K- 67
Interessantissimo racconto bigfoot!
Molto ben dettagliato e pieno di particolari, le ambientazioni uniche e le femmine americane sono ahinoi due spanne avanti alle nostrane come libertà mentale e consapevolezza della propria femminilità
"Papa' esistono gli idraulici gonfiabili?" "No!" "E perché stamattina la mamma ne ha gonfiato uno?"
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Moscarossa