Me car Fijol, t'ambrasu cume 't fuse me fijol verament!!!!!
Però pisa pì curt,
Ti sei sperticato oltre misura, non merito tanto, ovvio che l'anzianità fa grado... ed io in questo... hai voglia.
Però mi spiace di una cosa.... lassa perde, capisci ammè... 'nduma a pice ancura na volta e a pasa tutt!!! Lassaperde scuta 'l veij!!!
Poi Musica, anche ti.. lassaperde che suma tuti 'gnurant!!! Chi prima, chi dopu, chi durante... tranquil, è solo una maniera anzichè un'altra di combinare vocali e consonanti.. tu poi che sei musicante sappi che: tale combinazione non ha da essere dissonante... capì!!!
Infine l'avija prumettuve la storia del "Piciu 'd Nata"... eccola:
Sperando di non tediarvi troppo passerei ora a trattare l’argomento accennato giorni fa, la locuzione in lingua Piemontese: “PICIU &lsquo

NATA”. Vedrò di operare una relazione storica, culturale e delle tradizioni popolari dei nostri territori, oltre che a quella filosofica, del tipo: “cui prodest”, “cui legis”, anche per capire l’origine di questi detti (locuzioni), che sono giunte a noi grazie alla trasmissione orale de “Qunte”, che poi sono i racconti e le leggende.. popolari ovviamente!!!
Al riguardo dell’argomento cui trattasi, vi sono tre soluzioni, che le chiamerei: “scuole di pensiero”.
1) Siamo nelle Langhe, nel 1600, ai primordi dell’utilizzo dei contenitori di vetro, il primo grande utilizzo fu operato in Francia a Reims dall’Abate DOM Perrignon ( IDX21c6a9200b211e3f1a389135a19041f0 ), per la preparazione dello Champagne. Ebbene, tornando a noi, il figlio badola di un Langhetto, non riusciva a fermare la fuoruscita di vino da una pinta, frutto della fermentazione in pinta dello stesso, sentitosi perso, si rivolge al padre per chiedergli che cosa dovesse fare. Il padre incazzato nero lo apostrofa dicendogli: “Se ‘t l’as niente d’autr meij, stupa la pinta cun ‘l to piciu!!!”. Prontamente il ragazzo esegue bovinamente l’ordine, al che il genitore imbufalito lo apostrofa con un : “”‘t ses propi mac ‘n PICIU &lsquo

NATA””!!!
2) Qui invece passiamo ai primi del secolo scorso, in una mega stalla della piana Novarese, dove nascono Stracchino e Gorgonzola. E’ di sera tarda d’inverno e la stalla è piena di gente che “fa la vià”, passano il tempo riscaldandosi e anche: lavorando, cazzeggiando, leggendo il Vecchio e Nuovo Testamento, pregando.. ecc, come da tradizioni secolari delle comunità contadine. Un ragazzo un po’ falabrac, rannicchiato nella paglia, in disparte ed in un cono d’ombra di un angolino della stalla medesima, osserva una coppietta che amoreggia, come si faceva a quei tempi e, seppur la scena fosse casta, egli si eccita ugualmente ed anziché lavorare di mano, gli balena un’idea per lui luminosa…, infilarlo nel collo di una bottiglia da latte, per ottenere l’effetto “me t’infilo”. Quasi sul più bello, l’ingrossamento fu cotanto che il falabracotto , oltre al male boia, si sentì perso, si alzò, tutto lo videro ed il padrone di casa.. anzi: di stalla, intervenne con una secchiata d’acqua ghiacciata e tutto tornò normale, non prima d’aver apostrofato il ragazzo falabrac, con un “”E ‘t ses propi ‘n PICIU &lsquo

NATA””
3) Infine, la terza scuola di pensiero prende origine dopo la fine dell’ultimo conflitto mondiale, negli anni 50/60 del secolo scorso, a seguito dei primi corsi di “Assaggio Vino”, chiamati poi in seguito: corsi per “Someiller”, dove venivano prese in considerazione ed analizzate sempre nuove tecniche, relative al pianeta vino. Ebbene, poiché il tappo in sughero, al fine che rimanga sempre bello gonfio e turgido e quindi faccia da barriera al vino, che non venga aggredito dall’aria che lo ossiderebbe, deve stare sempre a contatto con il vino stesso, con bottiglia coricata. Per similitudine quindi, il “PICIU &lsquo

NATA”, è quel membro che è sempre in tiro, anche senza motivo. Non trattasi di priapismo ma, solo uno che non sa scegliere il momento per…. Allora nel dubbio, cerca di averlo sempre duro… Se non è “PICIU &lsquo

NATA” uno così!!!!
Tirando le fila delle tre scuole di pensiero, viene fuori un quadro completo, per definire il vero “Piciu ‘d nata” cha, non è che sia solo uno o solo l’altro ma, l’insieme ed il combinato disposto di tutte e tre le situazioni suddescritte.
Certo che alla base c’è sempre una persona… un po’falabrac, fabioc, fafiuchè, ‘nter, badola, terluc, ecc. il quale, frutto di comportamenti anomali e strani, alla bisogna, assume anche la definizione: “Honoris Causa” di: “”PICIU &lsquo

NATA””!!!